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Allestimenti

Genova del saper fare

Studio Cerri & Associati, Pierluigi Cerri Alessandro Colombo architetti + N!03



In vista della conclusione delle numerose iniziative che si sono tenute quest'anno a Genova, capitale europea della cultura per il 2004, abbiamo pensato di dare la testimonianza di questa interessante mostra, il cui progetto di allestimento è a firma dello Studio Cerri & Associati, Pierluigi Cerri Alessandro Colombo architetti, già incaricato della definizione della corporate identity delle manifestazioni tenutesi quest'anno nella città ligure. L'attenta scrittura della mostra da parte dello studio ha dato luogo a una sensibile narrazione spaziale, una sorta di ipertesto all'interno del quale il visitatore si muove in un costante rapporto di interazione. Il sapiente e delicato uso delle tecnologie multimediali, la cui configurazione è a cura dello studio N!03, consente vari livelli di lettura. L'impianto allestitivo attiva il visitatore, che non è più solo spettatore, ma attore egli stesso al centro della rappresentazione. [PG]



LE RAGIONI DI UN PROGETTO DI ALLESTIMENTO. Possiamo definire la mostra "Genova del saper fare – lavoro, imprese, tecnologie" come un laboratorio ove si è sperimentato un nuovo modo di progettare.
In realtà "nuova" è tutta la metodologia di costruzione dell'iter progettuale.
La tradizionale sequenza che vede l'individuazione dei contenuti espositivi da parte dell'ordinamento, la loro traduzione in un elenco di materiali espositivi, la risposta in termini di organizzazione spaziale calata in un progetto per uno spazio dato, non ha qui avuto alcuna ragion d'essere.

[05oct2004]
L'attività scientifica di scrittura della mostra si è infatti costantemente rapportata, in uno scambio dialettico reciprocamente costruttivo, alla ricerca delle soluzioni spaziali di narrazione del racconto nello spazio prescelto, i Magazzini dell'Abbondanza al Porto Antico.
La portata innovativa sta nel superamento del rapporto "frontale" fra spettatore ed oggetto esposto grazie alla concezione di una mostra che non vede "oggetti" presentati a raccontare loro stessi in una sequenza preordinata.
Ciò che si vuole offrire allo spettatore è l'esperienza di un "viaggio" attraverso lo spazio ed il tempo delle vicende che hanno visto la Genova del saper fare protagonista della storia che va dalla fine dell'Ottocento a oggi, con uno sguardo sul domani. Volendo usare una metafora possiamo immaginare il percorso della mostra come un "ipertesto" in cui il visitatore si muove costruendo il proprio cammino in un costante rapporto di interazione. Lo strumento per costruire una siffatta mostra risiede nelle tecnologie multimediali oggi disponibili. Ovviamente si tratta di un uso non ostentato e non gratuito della tecnologia, una tecnologia che è al servizio del racconto.

Le ragioni di queste scelte stanno nella natura degli argomenti trattati: la storia di un'attitudine al saper fare che si dipana strettamente connessa alla storia della città attraverso l'opera di uomini ed imprese che portano Genova ad una dimensione internazionale anche attraverso l'affermazione di nuove tecnologie. Una storia così fatta, una storia di idee, difficilmente si rappresenta attraverso l'esposizione di oggetti che, per quanto ricchi ed interessanti, si rivelano sempre di contorno, di commento al nucleo centrale delle idee. Di qui perciò la scelta, e la sfida, di una mostra che si configura come un viaggio fra le idee.

Trattandosi di un ipertesto vari sono i livelli di lettura possibili: da un primo approccio quasi totalmente ludico, permesso dall'interattività semplice della tecnologia di allestimento, ad un approfondimento scientifico spinto reso possibile dalla ricchezza dei contenuti, passando per una visita colta e consapevole di una sezione di pubblico, genovese e non, che forse potrà riconoscere anche brani della propria vita nelle vicende narrate.
L'allestimento ha anche una sua ciclicità: lo spettatore, preso dalla sua dimensione reale dell'oggi, viene condotto attraverso passato, presente e futuro per ritornare, arrivato alla sommità delle torri dei Magazzini dell'Abbondanza, all'oggi che si presenta attraverso l'affascinante visione del Porto Antico, felicemente ritrovato.
Il linguaggio di questo allestimento è costituito giocoforza da elementi lievi e significativi. La forte architettura dei Magazzini non è mai negata, ma anzi sottolineata nel suo ospitare le installazioni che si snocciolano sala per sala.

Le installazioni "occupano" lo spazio privilegiando una tecnologia che permette alle immagini di "volare", di materializzarsi su supporti i più diversi, dalle vele alle ruote dentate, dai tessuti di maglia di acciaio agli schermi sospesi.
La comunicazione si bilancia fra il mezzo multimediale e la propria rappresentazione grafica permettendo sempre allo spettatore di orientarsi nel virtuale partendo da informazioni scritte di inquadramento.

Alessandro Colombo (Studio Cerri & Associati, Pierluigi Cerri Alessandro Colombo architetti)
 
Allestimento multimediale

La mostra è dedicata al tema del lavoro, delle imprese e delle nuove tecnologie nel passato e nel presente di Genova ed è stata realizzata nell'ambito di Genova 2004.
Lungo il percorso, che si snoda sui cinque piani dell'edificio dei Magazzini dell'Abbondanza, il visitatore attraversa dieci sale ognuna delle quali dedicata a un tema, a un particolare aspetto dell'identità di Genova. In una continua tensione tra passato, presente e futuro la mostra si articola come racconto polifonico che intreccia immagini di repertorio storico con immagini del presente e con sofisticate tecnologie interattive per la realizzazione delle videoinstallazioni.
L'impianto allestitivo della mostra si basa su un tipo di fruizione suggestivo e di forte impatto visivo che accosta alla volontà di coinvolgere lo spettatore attraverso i sensi e le emozioni una attenta e precisa articolazione del materiale presentato.
Gli spazi sono ambienti avvolgenti in cui le videoproiezioni mettono lo spettatore al centro di una rappresentazione: il pubblico è invitato a compiere un'azione per poter accedere a diversi livelli di lettura rispetto alla scena in cui è immerso.

PERCORSO ESPOSITIVO. SALA 1 – INGRESSO. Un percorso sonoro lungo la scala conduce alla prima sala suggerendo idealmente l'arrivo a Genova dal mare: un breve viaggio che porta la nostra immaginazione sotto la superficie dell'acqua, dentro la stiva di una nave. Alla potenza evocativa del suono è affidato il compito di suggerire l'attracco di un bastimento all'antico porto di Genova: scivolamenti di oggetti, flussi d'acqua dai quali emergono voci in varie lingue, comandi di manovre portuali, rumori di catene e di merci che vengono scaricate. Il visitatore, da un mondo subacqueo, esce nel rumore e nella confusione tipica del porto.


Sala 2. Un mare di navi.

SALA 2 - UN MARE DI NAVI. Tre vele sospese a grosse gomene accolgono il visitatore mentre su di esse immagini suggestive evocano l'atmosfera che si respira e si percepisce nel porto di Genova. Quando il visitatore tocca le corde, presenti nella stanza, le proiezioni sulle vele si animano raccontando episodi significativi legati alla storia del porto e delle attività che in esso si svolgono: carico e scarico merci, riparazioni, il ciclo della nave (dalla costruzione fino al rito del varo), le trasformazioni del porto nel tempo e la dimensione internazionale del porto stesso.

 

Sala 2. Un mare di navi.


Sala 3. Ferro e acciaio.


Sala 3. Ferro e acciaio.
SALA 3 - FERRO E ACCIAIO. La ruggine e il fuoco, superfici corrose, il ritmo meccanico del lavoro, il bagliore accecante della fornace, oggetti e forme in geometrie astratte, il ferro e l'acciaio travolgono lo sguardo del visitatore. Nella sala un rumore sordo sembra essere imprigionato dietro la cortina di immagini proiettate su tre grandi schermi. Quando il visitatore si avvicina alle immagini attiva un dispositivo e libera il suono: la stanza si riempie improvvisamente di un nuovo elemento che diventa fisicamente tangibile.


Sala 4. Macchine.

SALA 4 – MACCHINE. Di ferro e acciaio sono costituiti i meccanismi che si trovano in questa sala: ruote e ingranaggi che raccontano la loro storia, la storia dei prodotti che sono serviti a produrre, i marchi e le aziende che hanno servito. Una storia lunga, dall'Ottocento a oggi, percorsa da imprese e imprenditori, da manager, tecnici e operai di varie generazioni.
Come parti di una grande macchina multimediale queste macchine rotanti, da noi stessi messe in movimento, pongono il visitatore a diretto contatto con le macchine costruite a Genova ed esportate nel mondo: le macchine per l'energia, per il trasporto (dalle locomotive ai treni ad alta velocità, dai tram e filobus alle metropolitane, agli aerei), le macchine per la guerra e la difesa, per i controlli di precisione, fino ai sistemi elettronici e informatici.


Sala 4. Macchine.


Sala 4. Macchine.


Sala 5. Energia e movimento.

SALA 5 - ENERGIA E MOVIMENTO. Questa sala rappresenta le maggiori imprese di Genova, i loro prodotti e la loro presenza nel contesto internazionale. In uno scenario tridimensionale due parole chiave sono proiettate sul pavimento: energia e movimento. Al passaggio del visitatore le parole si scompongono e ricompongono, dando il via a grandi proiezioni che, come in un gioco di specchi, raccontano, attraverso l'uso di grafica e di immagini video, alcune delle principali peculiarità delle aziende.


Sala 5. Energia e movimento.


Sala 6. Impresa lavoro cooperazione.

SALA 6 - IMPRESA LAVORO COOPERAZIONE. Un'incursione nel mondo dell'impresa e del lavoro cooperativo, attraverso la voce e le immagini dei protagonisti. Testimonianze, non solo interviste, storie di esperienze professionali presentate in maniera interattiva attraverso una semplice interfaccia che presenta direttamente le figure degli uomini e delle donne che lavorano in queste realtà. A fianco, il variegato scenario del lavoro, o meglio dei lavori è rappresentato in una sinfonia di immagini che mostrano profonde trasformazioni e novità ma anche insospettate continuità nelle culture, nei contenuti, nelle figure ed esperienze professionali dei diversi settori.

SALA 7 - TECNOLOGIE IN GIOCO. Uno spazio di riposo e di riflessione all'interno della mostra arricchito dalle immagini e dai suoni di cartoon d'epoca che illustrano ironicamente il tema del lavoro e dell'industria.

 

Sala 8. Verso una città postindustriale?


Sala 8. Verso una città postindustriale?


Sala 8. Verso una città postindustriale?

SALA 8 - VERSO UNA CITTÀ POSTINDUSTRIALE? Uno skyline della città prende forma su due grandi schermi: è il paesaggio del Ponente industriale oggi. Al centro della stanza, agganciate a delle funi, si trovano delle torce che servono a scavare metaforicamente nel passato della città: illuminando dettagli del paesaggio proiettato si rivelano scenari altrimenti invisibili.
Un confronto serrato tra passato e presente che evidenzia trasformazioni recenti, nel paesaggio e nella società urbana del Ponente industriale genovese.


Sala 9. La città futura.

SALA 9 - LA CITTÀ FUTURA. L'ultima sala è dominata da una grande struttura cilindrica praticabile all'interno. Proiettata sulle pareti di questa struttura, la videoproiezione di una gigantesca lavagna avvolge lo spettatore.


Sala 9. La città futura.

Al centro, circondato da alcune sedute, è posizionato un cilindro sul quale sono presenti delle scritte luminose, quando lo spettatore passa la mano su una di esse la figura di un attore-presentatore entra in scena e accompagna il visitatore in un ideale riflessione su temi importanti per il futuro di Genova: dai grandi fenomeni migratori al profilo di una società multietnica, dalle trasformazioni nel trasporto e nell'utilizzo dell'energia all'evoluzione nei trasporti delle merci e nella logistica, al futuro delle nuove tecnologie.

N!03

Sala 9. La città futura.

Nel 1974 Pierluigi Cerri è partner fondatore della Gregotti Associati. Con la Gregotti & Associati ha vinto numerosi concorsi di Architettura fra i quali il Centro Culturale di Bélem a Lisbona, la trasformazione dell'area Pirelli alla Bicocca, Milano, la sistemazione dell'area per l'esposizione universale a Siviglia. Nel 1998 Pierluigi Cerri dà vita, con Alessandro Colombo e Ivana Porfiri, allo studio Cerri & Associati che svolge la propria attività di progettazione nei campi dell'architettura, dell'industrial, graphic e interior design, e della progettazione navale.

N!03 è uno studio di produzione video e multimediale, nato nell'ottobre 2003 dall'unione di diverse competenze nell'ambito della ricerca visiva e sonora. N!03 si propone come laboratorio di ricerca sull'immagine con particolare attenzione alla progettazione di ambienti video interattivi e immersivi. La ricerca artistica e tecnica di N!03 si muove in diversi ambiti e spazia dalla progettazione di allestimenti multimediali per mostre e musei alla realizzazione di programmi video sull'arte, il teatro, il design, dalla ideazione e realizzazione di videoproiezioni per spettacoli teatrali e opere liriche alla produzione di documentari promozionali e didattici. Grande attenzione è dedicata alla creazione di ambienti e scenari video, interattivi e non, che abbiano un forte potere evocativo, in cui immagini, suoni e rumori seducano l'attenzione e la partecipazione dello spettatore. L'immagine video, unitamente al suono e alla progettazione architettonico-spaziale, è indagata ed elaborata per trovare nuove possibilità di comunicazione e di interazione con il pubblico nel tentativo di creare un luogo che abbia una sintassi definita ma flessibile e aperta a differenti interpretazioni da parte dello spettatore.
Le fotografie pubblicate in questa pagina sono di N!03 - Federico Ambrosi fotografo.
Genova del saper fare. Lavoro, imprese, tecnologie

Genova, Magazzini dell'Abbondanza, 25 aprile - 25 luglio 2004

promossa da:
Comune di Genova – Assessorato alla Cultura scientifica del lavoro

con:
Provincia, Università, Associazione degli industriali, Camera di Commercio, Lega delle cooperative e mutue, Organizzazioni sindacali (Cgil, Cisl, Uil) di Genova

ideazione e curatela della mostra e del catalogo:
Paride Rugafiori

progetto dell'allestimento e della grafica:
Studio Cerri & Associati, Pierluigi Cerri Alessandro Colombo architetti

ideazione, progetto e realizzazione multimediali:
N!03

allestimento audio e video:
235 Media

> GENOVA DEL SAPER FARE

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La sezione Allestimenti
è curata da
Paola Giaconia


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