SI.CAN.Plan
Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC)

DEMOLIZIONI

Data la particolare peculiarità e predominanza delle caratteristiche degli interventi di demolizione, gli stessi sono stati suddiviso in tre tipologie fondamentali:

  1. Intervento strutturale
  2. Intervento edilizio
  3. Intervento di restauro
L'individuazione di queste tipologie di lavorazione è avvenuta tramite un processo di analisi effettuato nelle diverse "Unità Ambientali" in cui è stato suddiviso il cantiere (cfr. il capitolo "Prescrizioni Operative), collocandole e connettendole omogeneamente all'interno delle previsioni di intervento individuate e definite dal progetto architettonico e dalla relazione tecnica.

Descrizione della fase lavorativa
 

PIANO INTERRATO

A. Interventi strutturali

B. Interventi edilizi C. Interventi di restauro PIANO TERRA

A. Interventi strutturali

B. Interventi edilizi C. Interventi di restauro PIANO PRIMO

A. Interventi strutturali

B. Interventi edilizi C. Interventi di restauro PIANO SECONDO

A. Interventi strutturali

B. Interventi edilizi C. Intervento di restauro PIANO TERZO

A. Interventi strutturali

B. Interventi edilizi C. Interventi di restauro TETTO

A. Interventi strutturali

B. Interventi edilizi: C. Interventi di restauro FACCIATE

Interventi strutturali

B. Interventi edilizi C. Interventi di restauro Collocazione temporale della fase di lavoro
Per la collocazione temporale delle diverse fasi lavorative prima descritte (da svolgere nelle differenti "Unità Ambientali"), fare riferimento al cronogramma delle lavorazioni.

Scelte tecniche e tecnologiche
Intervento manuale con ausilio di attrezzature.

Attrezzature
Le attrezzature necessarie allo svolgimento delle lavorazioni connesse alle demolizioni che si effettueranno nel cantiere sono quelle descritte successivamente.

A. Ponti di servizio, dal basso (come già descritti nella fase ponteggio). Necessità di agibilità su tutti i piani del ponte.

B. Gru a torre (come già descritta nella fase relativa) con caratteristiche minime di:

  1. Sovrastare il colmo del tetto di almeno 4 metri;
  2. Rotazione libera in condizioni di riposo;
  3. Non interferenza nel raggio di azione con linee elettriche nude a distanza > 5 m.;
  4. Portata 600 kg a 13 metri (movimentazione travi solaio e tetto);
C. Martelli demolitori ad aria compressa per effettuare le tracce dei cordoli e degli impianti, nonché per l’apertura delle sedi di travi e travetti.

D. Piccone, martello, mazzuolo, scalpello e subbie per i pavimenti da smontare.

E. Impianto di sabbiatura per scrostare.

F. Raschini, sgorbie e pennelli per stucchi, rosoni ed affreschi.

G. Ceste e cassoni per il contenimento dei materiali di risulta (macerie o recupero).

H. Canale di convogliamento dei materiali in elementi plastici tronco-conici.

I. Tramoggia di carico del canale di convogliamento.

Rischi risultanti
I rischi risultanti dallo svolgimento delle lavorazioni connesse alle demolizioni che si effettueranno nel cantiere sono i seguenti:

  1. Caduta dal ponteggio o collasso della struttura del ponte;
  2. Collasso della struttura della gru o rilascio improvviso del carico;
  3. Proiezione di materiali per uso del martello demolitore;
  4. Urto da piccone, martello e mazzuolo;
  5. Sabbia proiettata da ugello e proiezione di materiale rimosso;
  6. Proiezione di materiali da raschino e sgorbia;
  7. Caduta di materiali da ceste e cassoni e caduta della cesta o cassone;
  8. Zona di convogliamento delle macerie;
  9. Pulitura della zona di convogliamento;
  10. Caduta durante la demolizione di tramezzature o degli accecamenti in mattone pieno;
  11. Proiezione e caduta di materiale demolito leggero;
  12. Caduta durante la demolizione del solaio o del tetto;
  13. Crollo, anche parziale, del solaio del tetto o del controsoffitto;
  14. Crollo del muro per l’apertura della sede del cordolo;
  15. Crollo del solaio per apertura per la scala ed inversione dell’orditura;
  16. Caduta dalla falda scoperchiata;
  17. Caduta dalla mezzana rotta, durante la sostituzione;
  18. Polveri da maceria;
  19. Rumore;
  20. Tetano.
Misure di sicurezza e tutela della salute
Le misure di sicurezza e tutela della salute necessarie allo svolgimento delle lavorazioni connesse alle demolizioni che si effettueranno nel cantiere sono quelle descritte successivamente:
  1. Ponteggio in buono stato di conservazione e protetto contro la corrosione.

  2. Ponteggio regolamentare, autorizzato, montato conformemente allo schema tipo e secondo il disegno esecutivo.
    Il ponteggio dovrà essere montato a regola d’arte e da personale pratico e fornito di mezzi adeguati.
    Il ponte deve essere controllato ogni qualvolta risulti necessario e comunque:
  3. Idonea gru a torre con le caratteristiche tecniche minime descritte nel capitolo relativo alla stessa.

  4. La gru deve essere montata da persona esperta, conformemente alle norme e secondo le indicazioni della ditta costruttrice.
    A questo scopo il montatore deve rilasciare bolla di intervento di montaggio, per gli obblighi che a lui derivano dall’articolo 6, comma 2 del Dlgs 626/94 (progetto del ponte redatto da ingegnere o architetto abilitato per presenza contemporanea di mantovana, sbalzi e montante ravvicinato).
    La gru deve essere dotata di: Gabbie, cassoni e secchioni devono essere idonei a non permettere la fuoriuscita, anche minima, di materiale.
    Inoltre, l'apertura, non deve consentire il rilascio improvviso del carico ma permettere lo scarico o il rilascio progressivo.
    Gru e contenitori dovranno essere in buono stato di conservazione e manutenzione.
    I carichi sospesi dovranno seguire percorsi determinati affinché non sovrastino postazioni di lavoro.
    E’ fatto divieto assoluto fuoriuscire, con il carico, dall’area recintata del cantiere.
    Del montaggio della gru deve essere fatta comunicazione anche al Sindaco.
    Il posto di lavoro fisso, alla betoniera, deve essere protetto da solido impalcato.
  5. L’operaio addetto al martello demolitore deve fare uso di idonei dispositivi di protezione individuale quali scarpe, guanti, casco con visiera.
  6. Debbono essere presenti idonei manici agli utensili manuali.
  7. Debbono essere presenti idonei D.P.I come scarpe, guanti, casco.
  8. Sabbiatura, in solitario, con idonei D.P.I. quali: scafandro aperto leggero, scarpe.
  9. Protezione al piano del ponte con telo in plastica in caso di trattamento in facciata.
  10. Ripulitura con sgorbia e raschino con idonei guanti e occhiali chiusi.
  11. Misura già descritta alla lettera B., ultima parte.
  12. La zona di convogliamento delle macerie, è stata prevista in prossimità dell’angolo del fabbricato, nel lato di via Gazzei (cfr capitolo "Allestimento del cantiere").

  13. Il materiale verrà convogliato tramite idoneo canale ad elementi tronco-conici alimentati da tramoggia.
    L’ultimo elemento del canale non disterà da terra più di due metri ed avrà sempre, sotto, in posizione di carico, il camion.
  14. In caso di necessità di pulitura della zona di convogliamento il lavoratore deve accedere alla zona previo avviso a tutti gli addetti e previo accecamento con botola inchiodata all’imbocco della tramoggia.
  15. Tramezzature ed accecamenti devono essere demoliti, previo accertamento della loro stabilità dall’alto verso il basso usando idoneo ponte su cavalletti, senza accumulo di materiale.
  16. Al rischio di proiezione e caduta di materiale demolito leggero, fanno fronte idonei D.P.I. quali: scarpe, guanti e casco con visiera.
  17. +M.+N.+O. Per ovviare ai rischi menzionati in questi punti occorre un accertamento preventivo della solidità delle strutture e del loro stato di conservazione.

  18. In caso di dubbio occorre sempre puntellare da sotto (anche fino a terra).
    Le modalità di intervento dovranno essere decise dopo l’indagine e formalizzate su apposito programma e firmato dall’imprenditore e dal direttore dei lavori (obbligo del datore di lavoro).
    Il coordinatore per l’esecuzione si accerterà della veridicità dell’accertato.
    Allo stato attuale non emergono elementi che possano far ritenere queste strutture pericolanti anche se oggetto di demolizione.
  19. Si dovrà avere cura di procedere con l’intervento dall’alto verso il basso, per settori specifici, previo puntellamento da togliere via via che si avanza nella demolizione. Per la demolizione del solaio al piano primo si potranno puntellare da terra i travi al centro con un rompitratta unico, che irrigidisca.

  20. Si procederà successivamente togliendo il pavimento, il massetto per circa un metro di orditura, usando un tavolone da sopra (l’orditura fatta da travetti e pianelle ancora in sede garantisce la stabilità).
    Occorre quindi realizzare un impalcato di due metri di altezza, da sotto, e da qui procedere allo smontaggio delle pianelle da recuperare, avendo cura di non accumulare troppo materiale, né di recupero, né di risulta sopra l’impalcato.
    Si procederà successivamente togliendo l’orditura ed i travi.
    Si effettuerà anche la demolizione della controsoffittatura, al piano secondo lato via Garibaldi, con impalcato o ponte di servizio su cavalletti.
    Verrà demolita la controsoffittatura ad arco del secondo piano lato via Gazzei, utilizzando impalcato alto due metri, previo saggio che ne accerti la stabilità.
    Per il piccolo solaio sotto il colmo verrà usato il sistema già descritto per il solaio al piano terra, previo accertamento di stabilità.
    Per la demolizione del tetto occorrerà realizzare un impalcato in tavoloni che accechi completamente, a livello dei travi, il piano di sotto, in modo da costituire elemento di sicurezza per i lavoratori che, dal tetto lavorano alla demolizione. I materiali smontati dovranno essere portati via con ceste e quelli di risulta con casse per mezzo della gru a torre.
    L’accesso alla falda scoperchiata avverrà solo attraverso camminamenti realizzati in tavoloni.
  21. In caso di sostituzione delle mezzane rotte, da sotto, il lavoratore dovrà far uso di casco di protezione.
  22. Per evitare il sollevamento di polvere, le macerie verranno bagnate prima di essere scaricate nella tramoggia.
  23. Verrà acquisita la valutazione 277/91 effettuata dalla ditta appaltatrice.

  24. In ogni caso è previsto l’uso di un compressore insonorizzato per l’alimentazione del martello pneumatico, nonché dello stesso martello pneumatico di tipo insonorizzato. In base ad una valutazione per tipologia di utensile, lo stesso lavoratore non potrà usare il martello per più di due ore al giorno non consecutive, per cinque giorni la settimana (se pure dotato di cuffie audioprotettive).
  25. Tutti i lavoratori dovranno essere sotto l’effetto della vaccinazione antitetanica.
D.P.I. da utilizzare
I DPI necessari allo svolgimento delle lavorazioni connesse alle demolizioni che si effettueranno nel cantiere sono i seguenti: Requisiti di idoneità personale (F.A.I.)
I requisiti di idoneità personale necessari allo svolgimento delle lavorazioni connesse alle demolizioni che si effettueranno nel cantiere sono i seguenti: Manutenzione
Le attrezzature devono essere oggetto di manutenzione, per mantenere un buon grado di sicurezza e di efficienza.
Conseguentemente, di questi interventi verrà chiesto, periodicamente, notizia alla impresa appaltatrice ed ai lavoratori autonomi.

Valutazione economica
La stima del costo della sicurezza delle attrezzature è già compresa nella valutazione economica del costo dell'opera non essendo tecnicamente possibile diversificarla dalla parte funzionale, e non avendo fornito la legge criteri di scorporo.
La valutazione economica della sicurezza prevista dalla normativa risulta quindi non necessaria, in quanto ritenuta non scorporabile.


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