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in english | ||||
Time
Sections, Abstract Machines |
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CONDIZIONE
antiche rovine casualmente scoperte in un substrato della città contemporanea,
discontinuità spazio-temporale nella griglia urbana irriducibile alla logica, fondata su
norma e differenziazione funzionale, dell'urbanistica contemporanea, necessitano di un
surplus di informazione (un'interfaccia) che li relazioni alla loro nuova condizione. |
[15jan2000] | |||
ARKHAM Project Resource opera nella zona di margine tra
pratica professionale e ricerca sperimentale. Forme di collaborazione strategica tra il
gruppo di progettazione interno e risorse esterne (grafiche, informatiche, strutturali)
vengono organizzate in un flusso di lavoro evolutivo ed adattivo rispetto alla
complessità, in grado di rivelare in ogni vincolo una nuova opportunità. Fondato nel
1998 come laboratorio all'interno dello studio Ambrosini Miyajima Architetti, ARKHAM è
attivo in molteplici campi, dall'elaborazione teorica agli allestimenti, alla
progettazione d'interni. Tra gli ultimi lavori: concept image per Radio Montecarlo e
Studio 105, Milano (progetto); casa G sul lago di Como; Y2K, negozio multibrand a Jesolo
Lido, Venezia; Box1, appartamento a Como; Iconica, immagini-suoni-azioni in memoria di Ico
Parisi, Casa del Fascio, Como (progetto). |
Fotogrammi dell'animazione per l'inserimento ambientale del progetto DIAGRAMMI diversi stadi cronologici dell'evoluzione urbana vengono mappati sull'area; le sovrapposizioni storiche, lette come molteplicità di segni, diventano il materiale di elaborazione per la macchina astratta. Lo spazio della città romana risulta essere guidato da una metrica, un sistema di misura sovrapposto al paesaggio, in contrapposizione alla continuità spaziale medioevale, dove relazioni più fluide tra gli stessi elementi urbani, forme mutate per adattamento, creano configurazioni differenti, invocando una diversa geometria. |
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Sezioni trasversali e assemblaggio dei diagrammi ASSEMBLAGGIO (TIME SECTIONS) una superficie, dislocata automaticamente a partire dal diagramma medioevale, si sposta lungo l'asse z, la direzione della stratificazione storica, intersecando in vari, imprevedibili, modi una serie di percorsi; questi, dall'iniziale andamento parallelo che permette un accesso indifferenziato all'area, mutano poi lungo la loro direzione di sviluppo, incrociandosi e fondendosi l'un l'altro. Aperture lineari (del calibro di un muro) sono intagliate sulla superficie seguendo la griglia romana nel ritmo e nella misura; la luce connette virtualmente i due livelli, ristabilendo allo stesso tempo un sistema di relazioni (fatto di assenze) tra le rovine e la città romana. Proiettata sul muro laterale, la cadenza degli elementi orizzontali e verticali diviene un diagramma temporale del processo di progettazione. MOVIMENTO il tempo diventa parte del processo attraverso due tipi di movimento: il primo, fermato quando raggiunge i migliori risultati in termini di complessità, è dato dal mutuo intersecarsi della superficie con i percorsi tubolari; il secondo si svolge lungo le vie multiple attraverso cui si può fare esperienza del progetto (in assenza di ogni oggettivo, prefissato, punto di vista, il movimento diventa l'unico modo per comprendere le relazioni); un leggero sfalsamento tra le quote e i percorsi di accesso e di uscita agli scavi indica la direzionalità del tempo (non ricorsività). I limiti tra tipiche categorie architettoniche (interno-esterno, oggetto-paesaggio etc.) vengono sciolti in favore di una più fluida condizione, un altro tipo di continuità (ri)appare, come un nuovo media, tra i diversi livelli storici della città. |
Visualizzazione wireframe della topologia Animazione: studio delle modalità di relazione dei percorsi |
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ARKHAM arkham@tin.it Time sections, abstract machines Proposta di intervento per l'area degli scavi romani, viale Lecco, Como, Novembre 1999. Gruppo di progettazione: Luca Ambrosini, Marco Longatti, Hajime Miyajima. Committente: Comune di Como, Assessorato agli Eventi Culturali Progetto presentato a Generative Art '99, 2nd International Conference, Politecnico di Milano, 1-3 Dicembre 1999. |
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