Architetture

Nuovo Presidio socio-assistenziale per anziani in Ronco Canavese (Torino)

Le Comunità valsoanina d'oltralpe, legata per tradizione al mestiere di vetraio, è entrata nella importante storia degli emigrati piemontesi nel mondo. Il legame con la terra d'origine è, per molti di coloro che partirono, il desiderio di vivere ancora qualche anno della loro vita in Valle. L'Istituto è da oltre trent'anni l'unico presidio socio-assistenziale per anziani della Val Soana e l'incremento della popolazione anziana comporta sempre nuovi problemi per quella non più dotata di autosufficienza. Considerazioni quindi tutt'altro che retoriche esigono di ampliare ancora la struttura esistente, dotandola di una migliore funzionalità integrata nella Comunità locale.

[22jan2000]
Cristiano & Giovanni Picco Architetti. Cristiano Picco è nato a Torino nel 1964 e si è laureato in Architettura presso il Politecnico di Torino nel 1990 con relatore Aimaro Oreglia d'Isola. Dal 1992 è assistente incaricato in Tecnica Urbanistica presso il corso di Ingegneria Edile della Scuola d'Applicazione di Torino e dal 1994 al 1998 è Cultore della materia in Progettazione Architettonica presso la Facoltà di Architettura di Torino. Inizia l'attività professionale nel 1991 insieme con il padre Giovanni Picco, architetto, urbanista e professore associato in Progettazione Urbana al Politecnico di Torino. Tra i diversi progetti e le realizzazioni dello studio nei primi anni '90 è significativa la ristrutturazione con nuova destinazione ad uso uffici dell'Ex Hotel Vittoria-Roma in Sanremo (1992-94) oltre nuovi interventi nel campo residenziale e ricettivo. Tra i progetti e le realizzazioni dello studio nei primi anni '90 è significativa la ristrutturazione con nuova destinazione ad uso uffici dell'Ex Hotel Vittoria-Roma in Sanremo (1992-94). Cristiano Picco è risultato finalista al "Premio Nazionale di Architettura Luigi Cosenza" 1997-1998, riservato a giovani architetti under 40 ed al concorso Internazionale Aguirre Newman International Awards a Madrid nel novembre 1999 nella sezione Opere Realizzate. Attualmente sta elaborando il progetto della nuova chiesa al Colle delle Croci a Sioulai in Lituania. IL LUOGO. Il lotto del vecchio Albergo della Posta ormai abbandonato, che chiude con una curva ad angolo acuto il tessuto urbano sulla nuova provinciale è il luogo di utile mediazione tra pubblico e privato. Situato a ridosso della struttura esistente è a forma triangolare, perimetrato dalla Strada Provinciale, dalla strada di accesso al Centro Storico e da un edificio a quattro piani di altra proprietà.


Fronte verso valle

IL PROGETTO. L'ampliamento della struttura prevede un nucleo di Residenza Assistenziale Flessibile con 10 posti letto ed un nucleo di Residenza Assistenziale con 8, un nuovo ambulatorio e una palestra di riabilitazione funzionale. Queste strutture polifunzionali a disposizione della Comunità valsoanina, costituiranno un riferimento non solo assistenziale-sanitario ma anche riabilitativo e culturale. Il bivio delle due strade esistenti rimodella nel progetto della nuova struttura una nuova porta d'accesso al nucleo storico; ed è il vuoto del portico scandito da esili colonne ad esaltarne il ruolo ed i significati. Un'identità affidata quindi prevalentemente alle relazioni che il nuovo edificio stabilisce con lo spazio pubblico esterno. Il nuovo volume si sviluppa su tre livelli funzionali fuori terra, con un parziale volume interrato con locali di servizio (lavanderia) e centrale termica. Al primo livello il nuovo ingresso ed i locali di servizio alla struttura: l'ambulatorio, che costituirà il nuovo riferimento di assistenza medica per tutta la comunità, la direzione, la palestra di riabilitazione motoria, un soggiorno-bar anche per le visite e colloqui con i parenti ed amici, oltre a locali di magazzino e deposito attrezzature. Al secondo livello il nuovo nucleo R.A.F., per ospiti parzialmente non autosufficienti, con 10 posti letto in cinque camere doppie, una camera per il personale di piano ed un soggiorno-mensa con angolo cottura. Al terzo livello un piccolo nucleo R.A. per anziani autosufficienti con 8 posti letto (tre camere da 2 posti letto e due camere da 1 posto letto) con soggiorno mensa ed angolo cottura. Tutte le camere sono dotate di servizi igienici, dimensionati per l'accesso ai disabili, sono dotati di doccia posata a filo pavimento. L'ingresso del nuovo edificio fornirà l'accesso all'intera struttura, dotato di postazione d'accoglienza e di portineria. La passerella di collegamento con il volume della vecchia struttura, dove sopravviveranno altri servizi generali, dà completa funzionalità ed integrazione al nuovo.


Il fronte ovest: il nuovo terrazzo di attacco con il vicino edificio preesistente


Il fronte ovest verso il centro storico


Il portico di raccordo tra le diverse strade


Il portico


La passerella di collegamento con la struttura esistente

Fronte verso valle


Angolo sud
LO SPAZIO ESTERNO. Lo spazio pubblico lastricato delle borgate, avvolte nell'intensità delle loro sovrapposizioni, dei fienili vuoti, dei traguardi verticali che spaccano il cielo, ritrovano qui citazioni non casuali nei materiali del porticato e nelle falde aggettanti che circondano l'edificio. Le lunghe falde del tetto, realizzato con struttura in acciaio e tavolato di larice abbracciano volume chiuso e spazi esterni, porticato e terrazzo attraverso pilastri volutamente esili quasi a riproporre le immagini boschive dei luoghi circostanti.

I MATERIALI. La pietra di Luserna fiammata è posata senza giunti e riveste l'articolato "attacco a terra" dell'edificio ( passaggi e scale esterne, porticato aperto, muri controterra), il manto di copertura, gronde e pluviali sono in rame, mentre i serramenti sono in legno, così come la struttura del tetto ed il rivestimento della torre scala-ascensore; questi materiali hanno nell'edificio una non comune dimensione morfologica. La loro esaltazione non nasce da usi impropri ma dalla dialettica dei ruoli comuni propri della cultura e della tradizione alpina. La passerella di collegamento tra la struttura esistente ed il nuovo ampliamento è realizzata con struttura in acciaio verniciato bianco, controventi in acciaio cromato, tavolato in legno con manto in rame per la copertura e vetrata strutturale sulle pareti laterali realizzata con un sistema di fissaggio a bullone semplice "a brugola".

Cristiano Picco
piccoarc@libero.it




Cronologia:
progetto 1996-97
realizzazione marzo 1997-marzo 1999
Committente:
Parrocchia S.Giusto ed Istituto S. Giuseppe Ronco Canavese
Impresa esecutrice:
Vieta Quinto e C. - Rivara C.se
Progetto Architettonico e D.L:
Cristiano & Giovanni Picco Architetti - Torino
Progetto strutture c.a.:
Ing. Vittorino Recrosio- Torino
Progetto strutture acciaio:
Ing. M.Albera ed Ing. L. Truffa Giachet - Torino
Fotografie: Roberto Tealdi
 

per partecipare alla rubrica architetture
scrivete alla redazione di Arch'it
redazione@architettura.it


laboratorio
informa
scaffale
servizi
in rete