Architetture


darò&darò ACA. Note sul Padiglione Alenia Spazio al "Futurshow 3000"



Particolare.
Quest'anno Alenia vuole parlare di ambiente. La conoscenza tecnologica maturata nel corso di realizzazioni sofisticate e complesse può essere uno strumento per la conservazione dell'ambiente: si vuole evidenziare l'aspetto "soft" della tecnologia. La sensibilità per l'ambiente e quella per il progresso tecnologico finalmente si alleano per un progetto comune. La ricerca scientifica e tecnologica viene in aiuto alla civiltà per curare le ferite che la specie umana ha inferto a quest'antica e meravigliosa astronave che da millenni vaga nell'universo e che si chiama terra. L'idea progettuale verte attorno a questo tema e si materializza in un grande giardino o serra ecologica, composto di prato verde, canne di bambù e rocce, controllato dall'alto dai satelliti e gli ultimi derivati della tecnologia che orbita nello spazio. Questa scatola delle sorprese (circa 10.000mc.) custodisce dentro di sé un futuro che rivela l'attaccamento dell'uomo alla sua radice primitiva ma anche la sua capacità di innovare i mezzi per conservarla.

[09apr2000]

Postazione.


Cannocchiali.
Mediante postazioni videotelematiche si può anche dialogare con i visitatori per illustrare le attività in corso e future della rete satellitare di monitoraggio e telecomunicazioni in continuo sviluppo intorno al nostro pianeta, oppure, attraverso dei cannocchiali, scoprire il fascino di vedere dall'alto le capitali europee della cultura. Nascosto da un mucchio di canne si scopre un'ennesima sorpresa: la video-istallazione di Studio Azzurro, che ci conduce verso Marte, tramite proiezione e fasci luminosi che interagiscono con i nostri movimenti, in una sorta di possibile viaggio spaziale. Di fronte, invece, ci troviamo di nuovo davanti al ricordo di un passato, che forse sembra anche un nuovo futuro, e cioè, un enorme dinosauro (scala uno a uno). Futuro e arcaico si fondono insieme e un susseguirsi di suggestioni stimola la nostra fantasia e creatività. Il progetto di quest'ambiente esalta l'idea, mentre le strutture-traliccio si intravedono dietro ad un telo bianco (tipo tulle teatrale) su cui corrono immagini di astronauti, navette spaziali ecc.


Ingresso.
L'effetto scenografico è ostentato all'esterno, come se ci trovassimo dietro ad un palcoscenico teatrale, mentre un taglio sulla tela ci conduce in questo habitat iper-reale e fantasy. Questo padiglione, che vede per il terzo anno consecutivo la partecipazione di Alenia Spazio al Futurshow di Bologna con progetto firmato dalla struttura progettuale darò&darò A.C.A., è divenuta una reale occasione per sviluppare idee di architettura "altra", che usa l'allestimento come veicolo nuovo ed efficace per lanciare nuove idee e nuove strategie d'architettura: oggi, sempre più questi lavori si impongono all'attenzione di chi non si accontenta del già tanto costruito (bello e brutto che sia) ma ha voglia, invece, di nuove idee, nuovi stimoli e, soprattutto, nuove possibilità.

darò&darò ACA
daroandaro@hotmail.com





darò&darò ACA
. La struttura di progettazione darò&darò A.C.A. nasce a Roma nel 1998 quando Bruno Darò, architetto, coinvolge il figlio Mattia Darò, ancora studente d'architettura, nella progettazione dello Stand Alenia al Futurshow 1998. Il periodo di grande crisi attraversato dall'architettura italiana e nuovi committenti, disposti ad investire non più sulla professionalità tecnica ma sulla professionalità creativa, stanno radicalmente modificando concetti, contenuti, forme, obiettivi della disciplina. Attitudine accentuata dalla rivoluzione informatica che diviene l'unico mezzo a disposizione dei giovani per trovare sbocchi professionali nei grandi studi. Proprio su quest'accordo si basa la darò&darò. Accordo che si fonda sulle diverse competenze nello svolgimento del lavoro ma che apporta anche nuovi contenuti alla fase creativa.
Bruno Darò, (Roma, 1943), laureato in architettura all'Università "La Sapienza" di Roma nel 1969. Socio fondatore della Tecnark Italia S.p.A. dal 1970, con la quale ha redatto numerosi progetti edilizi e urbanistici pubblici e privati, svolgendo anche numerose direzioni dei lavori. Ha progettato e diretto la realizzazione di scenografie per il cinema e numerosi stand espositivi in Italia e all'estero. Ha svolto attività didattica alla facoltà di architettura dell'Università La Sapienza di Roma. Progetti e scritti sono apparsi su alcune tra le maggiori pubblicazioni del settore. Suoi lavori sono stati esposti in importanti mostre di Architettura.
Mattia Darò, (Roma, 1973), laureando in Architettura all'Università "La Sapienza". Fondatore del Progetto AzzerO, gruppo di lavoro sull'architettura, nato nella facoltà di Roma per la realizzazione della rivista di studenti "IntegrA", che si occupa di vari progetti creativi: immagini, istallazioni, allestimenti, concorsi di architettura e design, pubblicazioni di riviste, presenti sull'Expo On Line della Biennale d'Architettura di Venezia 2000. Ha partecipato a numerosi concorsi d'architettura nazionali ed internazionali e ha pubblicato articoli su diverse riviste. Ha diretto la sezione progetti della rivista Multisala International.





Padiglione Alenia Spazio al "Futurshow 3000"
Progetto: darò&darò ACA
Committente: Alenia Spazio
Allestimento: Sabatini Stand Up
Collaborazione artistica: Studio Azzurro
Forniture tecnologiche: Euphon
Luogo: Futurshow 3000 a Bologna
Data: dal 31 Marzo al 3 Aprile 2000







architetture

Esterno.
 

per partecipare alla rubrica architetture
scrivete alla redazione di Arch'it
redazione@architettura.it


laboratorio
informa
scaffale
servizi
in rete








© Copyright DADA architetti associati
Contents provided by iMage