Architetture


Gruppo Suburbia. Lo spazio delle relazioni


DESCRIZIONE DELL'AREA D'INTERVENTO. L'area d'intervento si trova lungo confini comunali di Corsico, definendo una delle "frontiere" che caratterizzano il rapporto che la città di Milano ha stabilito con i comuni limitrofi. In seguito ad un reciproco processo di espansione, lungo questa frontiera le diverse città della metropoli milanese sono andate a collocare alcune delle funzioni ritenute tradizionalmente marginali, come gli insediamenti residenziali pubblici, i complessi produttivi, i servizi di scala regionale, gettando così gli inconsapevoli presupposti per la configurazione di nuove centralità.


Vista a volo d'uccello.


Il centro espositivo, sezione prospettica longitudinale.

Queste condizioni sono ulteriormente rafforzate dal ruolo che alcune direttrici di traffico hanno assunto all'interno dell'organizzazione urbana e dal rafforzamento dell'assetto infrastrutturale di questo territorio, come le previsioni della ATM per la realizzazione di una nuova linea metropolitana. Nonostante la presenza di un certo numero di funzioni di carattere metropolitano e la pesante dotazione infrastrutturale, all'interno di quest'area sono ancora presenti una serie di risorse ambientali, come un tratto superstite di uno dei navigli maggiori ed una serie di spazi liberi, attrezzati e non.



[06giu2000]

Prima tavola di concorso, l'inquadramento territoriale ed urbano.


Seconda tavola di concorso, l'articolazione del progetto alla scala urbana.
PRESENTAZIONE DEL PROGETTO. L'intervento adopera il concetto di "centralità" intesa come rete di relazione tra gli spazi e le funzioni esistenti e quelle di progetto. In un contesto così fortemente strutturato sia dal punto di vista funzionale che infrastrutturale il nuovo intervento si svolge all'interno di una trama di percorsi pedonali e spazi pubblici che trattengono i centri di servizio, il centro espositivo, il ristorante, la multisala cinematografica, l'auditorium alla stazione della linea tranviaria, alla futura stazione della nuova linea metropolitana ai parcheggi interrati, al naviglio e alle due aree a parco esistenti, attribuendo ad ogni singolo luogo la maggiore permeabilità possibile.


Terza tavola di concorso, l'articolazione del progetto alla scala architettonica con planimetrie e sezioni prospettiche del centro espositivo.


Quarta tavola di concorso, planimetrie e sezioni prospettiche del centro culturale, del cinema multisala e del ristorante.
Il segno proposto a rappresentare questa area di nuova centralità è stato individuato nella sottolineatura del LIMITE, nella lunga fascia di parco attrezzato che taglia trasversalmente la Vigevanese indicando la separazione del tessuto urbano in questa area della regione milanese e consentendo allo sguardo di sostare e cogliere le differenze e le specificità, le qualità di luoghi che la norma vuole attraversati con disattenzione. La fitta fascia di verde ritmata dalle alte "lame" delle torri per uffici affida alla ripetizione ed all'estensione la capacita di marcare il passaggio tra ambienti urbani diversi.




Impianto planovolumetrico.

Il centro culturale, planimetria del secondo livello.


Il centro culturale, sezione prospettica longitudinale.

IL SISTEMA DELL'ACCESSIBILITÀ. ACCESSIBILITÀ, CIRCOLAZIONE, SOSTA. L'insediamento è reso accessibile attraverso la realizzazione di un sistema di relazioni pedonali tra la principale direttrice di accesso veicolare, rappresentate dalla "Vigevevanese", la stazione della linea tranviaria 14 e la futura stazione della nuova linea metropolitana MM4. I percorsi pedonali sono concepiti come un sistema complesso che attraversano tutta l'area d'intervento collegando tra loro le nuove funzioni previste e incontrando nel loro svolgimento aree per attività di orticoltura, aree sportive scoperte, aree per il tempo libero, piccole attrezzature coperte. Due sottopassi assicurano il superamento delle barriere veicolari, consentendo a questi di svolgersi senza soluzione di continuità, mentre i parcheggi sono interrati e si concentrano in corrispondenza delle due torri di servizi.




Il cinema multisala, planimetria del secondo livello.


Il cinema multisala, sezione prospettica longitudinale.

LA RETE DELLE RISORSE AMBIENTALI. CONTINUITÀ, RELAZIONE, FUNZIONE. La rete delle risorse ambientali è costituita dall'ampio parco di progetto che si svolge lungo tutta l'area d'intervento, da un giardino pubblico esistente ma non completamente attrezzato, ricavato dall'area di pertinenza dell'ex cascina Travaglia, da un giardino di progetto ricavato dall'area di pertinenza della cascina a nord. Viene inoltre recuperato il tracciato del naviglio sia con un intervento di bonifica sia di demolizione delle coperture esistenti, realizzando in corrispondenza della stazione tranviaria un parco acquatico. La matrice compositiva degli spazi aperti si articola in parti diverse. Lungo i margini dell'insediamento sono state previste una serie di alberature di dimensioni maggiori per la costituzione di una macchia arborea piuttosto consistente. Una volta superato questo fronte si accede a dei prati alberati disegnati dal reticolo dei percorsi pedonali pavimentati e sterrati dove sono individuati dei giardini tematici sia di carattere agricolo che decorativo. All'interno la composizione individua una zona più tranquilla: un luogo ludico polivalente destinato al gioco libero e alla passeggiata.




Veduta prospettica dal naviglio.


Veduta prospettica dalla vigevanese.

Il ristorante, sezione prospettica longitudinale.

IL PROGRAMMA FUNZIONALE. IMMAGINAZIONE, ARTICOLAZIONE, FLESSIBILITÀ. Le funzioni proposte sono:
- un centro culturale, costituito da due sale conferenze e da una serie di spazi minori per la formazione;
- un centro espositivo, organizzato su due livelli;
- una multisala cinematografica
- due torri di servizio alle imprese, dove insediare un "telecentro", un "incubatore" d'impresa ed altre attività di servizio;
- un ristorante e un circolo nautico
La compresenza di attività legate alla produzione con attività maggiormente legate al tempo libero attribuisce all'insediamento una funzionalità estremamente articolata in grado di configurarlo come una "centralità" vera e propria, capace di fornire un'offerta diversificata e riguardante ogni fascia oraria.

Gruppo Suburbia
suburbia@city.it






Il gruppo SUBURBIA è una struttura costituita nel 1999 per studiare la città ed il territorio contemporaneo. Ognuno dei quattro membri del gruppo si è interessato all'approfondimento della ricerca sullo strumento del progetto urbano come chiave d'intervento per la realtà complessa, avvicinando ambiti disciplinari diversi e complementari, dall'urbanistica degli aspetti economico-finanziari alla progettazione esecutiva di dettaglio. Dopo le lauree, avvenute tra il 1996 ed il 1998 con tesi in progettazione urbana a conclusione di un percorso di studi che ha visto alternarsi periodi di riflessione teorica a momenti di esperienza nella pratica progettuale, la volontà di proseguire la ricerca collettiva ha dato luogo alla fusione delle individualità nel gruppo di lavoro che ha scelto il nome a sottolineare la condizione di suburbanità nella quale il progetto si esplica, caduti nella condizione metropolitana i tradizionali riferimenti derivanti dalla chiara dicotomia città/territorio.

Lo spazio delle relazioni. Progetto vincitore della prima edizione del concorso nazionale d'idee Nuovi Segni, bandito da Il Sole 24 Ore in collaborazione con il Comune di Milano e dedicato ai giovani talenti nel campo dell'architettura.

Composizione della giuria:
- Presidente Onorario: Renzo Piano, Architetto
- Coordinatrice della Giuria: Anna Detheridge, Giornalista de Il Sole 24 ORE, Domenica

Giurati:
- Salvatore Carrubba, Assessore alla Cultura del Comune di Milano
- Paolo Fabbri, Professore di Semiotica dell'Arte al Dams di Bologna
- Massimiliano Fuksas, Architetto, Presidente della Sezione Architettura della Biennale di Venezia
- Fulvio Irace, Architetto e Storico dell'Architettura alla Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano
- Maurizio Lupi, Assessore all'Urbanistica del Comune di Milano
- Guido Martinotti, Sociologo e Docente di Sociologia Urbana all'Università degli Studi di Milano






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