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A.POLIS+ARC-LAB. The Future and the City of Verona |
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La zona in questione è fondamentale per lo sviluppo di Verona in metropoli. La città si divise in due quando crebbe oltre il nucleo urbano e la zona industriale. Quest'ultima assunse la funzione una volta esercitata dalle mura di cinta, quella della separazione. Quartieri satellite isolati, come Borgo Roma e Golosine - S. Lucia, si sono trasformati in ibridi urbani. |
[26jan2001] | |||
A.polis, creato nel
1999 da un incontro creativo tra due architetti europei (Paola Giaconia, italiana, e Grogory Taousson, francese), è nato come sforzo collaborativo e laboratorio d'innovazioni impegnato nel design sperimentale, orientato inoltre verso una vasta gamma di temi: la complessità della città, i limiti sociali, economici e storici di ogni progetto, la dimensione umana e le emozioni. Paola Giaconia, architetto (Ordine Milano), ha studiato al Politecnico di Milano. Dopo aver ottenuto una borsa di studio Fullbright, ha conseguito un master presso la SCI-Arc. Ha collaborato con numerosi studi di architettura, come il Morphosis (Thom Mayne) e il RoTo (Michael Rotondi). Gregory Taousson, architetto D.P.L.G., ha studiato in Francia presso la Scuola di Architettura di Languedoc-Roussillon e in Quebec all'Università di Laval. Dopo un ampio lavoro di ricerca presso il CNRS francese, si è trasferita a Los Angeles. Arc-lab è stato fondato nel 1999 da Erik Dodge (1967), e da John Mitchell (1974). Arc-lab è un gruppo multidisciplinare, punto d'incontro per persone dai molteplici interessi e visioni. Arc-lab è semplicemente il nome per identificare un collaboratore. È un laboratorio di architettura. Un contenitore dagli ingredienti indefinibili. Arc-lab crea architettura contemporanea. |
La zona industriale periferica, una volta il luogo di lavoro della maggior parte dei residenti, si è definitivamente spostata fuori città. Dal nostro punto di vista, occorre interrogarsi su come una città possa ricongiungersi a se stessa e tornare a essere un elemento di continuità senza rinunciare alla propria complessità, anzi nutrendosene. Siamo giunti a credere che, tramite la riorganizzazione delle strutture esistenti e l'inserimento di nuove costruzioni, sia possibile collegare elementi urbani decadenti ad altri in pieno sviluppo. |
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I Magazzini Generali sono all'apice di varie tipologie urbanistiche. Facilitando i collegamenti tra strutture urbane simili, vengono a crearsi collegamenti tra tipologie residenziali, civili, commerciali, parcheggi e la stessa fiera. La città ora può essere vista come un continuo di tipologie particolari e può essere sperimentata in quanto tale. La complessità e la ricchezza della condizione metropolitana sono amplificate nei punti di intersezione, sovrapposizione, e adiacenze dei collagamenti. Viale del Lavoro, il cordone ombelicale della città, è sommerso dalla fiera e dai Magazzini Generali. A.polis+Arc-lab paola_giaconia@hotmail.com |
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