Architetture

ARATA ISOZAKI. La nuova uscita degli Uffizi



Uno spazio metafisico e fuoriscala caratterizzerà piazza Castellani, futura uscita degli Uffizi. A due anni dal risultato della consultazione internazionale, che proclama vincitore il progetto dell'architetto giapponese, finalmente l'incarico per la progettazione esecutiva che, in un anno, porterà alla gara di appalto e di seguito alla realizzazione. Dopo decenni di frustrazione e di silenzio l'architettura torna a parlare anche a Firenze, con linguaggio chiaro e idee forti. [Nicola Santini]



[23feb2001]
INTRODUZIONE. Le intenzioni di progetto per la nuova uscita degli Uffizi su piazza Castellani consistono nel creare una struttura che permetta al museo di interagire con la città offrendo non solo attrezzature per il museo ma anche nuovi spazi di rinnovamento urbano. L'idea cioè di progettare la nuova uscita del museo non vuole solo creare raffinate soluzioni di arredamento urbano, ma definire un progetto che traduca le semplici esigenze funzionali richieste in forme di spazio e di architettura.

Il fatto che tale soluzione debba rapportarsi ad un importante edificio come quello del Vasari non permette di creare un progetto a sé stante, ma di definirlo memore di ciò di cui viene a far parte, cercando di proporsi come il nuovo volto verso il futuro di un edificio rinascimentale. Trattandosi inoltre di un'area al centro di una delle più importanti città storiche dell'arte italiana, oltre che tener conto dell'adiacente edificio vasariano, era interessante rapportarsi anche alla tradizione storica fiorentina e toscana, sia nelle forme di spazio che nell'uso dei materiali.





DISTRIBUZIONE FUNZIONALE. Il progetto di riqualificazione di Piazza Castellani, si compone di una parte piana e di una parte inclinata. La parte piana, adiacente all'uscita dal museo ed alla stessa quota, si offre come il prolungamento di Vicolo dell'Oro. Ciò permette di connettere il museo direttamente con la serie dei vicoli interni recentemente restaurati e di offrire uno spazio piano largo circa otto metri per l'immediata uscita dei visitatori. Da questo, per connettere la quota museo con la quota strada, si passa alla parte inclinata, ottenuta dal mantenimento della rampa in cemento armato già esistente, realizzata da Malchiodi, eliminandone i parapetti ed ampliandola ai lati per creare una Piazza con pendenza dell'8%. L'area sotto la Piazza viene utilizzata per realizzare nuovi vani tecnici di servizio e per creare le uscite di sicurezza dai servizi igienici del museo, disposti nell'interrato. Una Loggia copre interamente la Piazza per creare uno spazio coperto, sempre fruibile dai visitatori e lo spazio tra essa e le uscite del museo è coperto con una pensilina in acciaio e vetro.



LA PIAZZA. L'attuale Piazza Castellani viene rinnovata a creare non solo una rampa, ma uno spazio urbano. L'attuale rampa in cemento armato viene mantenuta, come richiesto dal bando, ed ampliata lateralmente con nuovi solai in c.a. per creare una Piazza in pendenza. Le facciate adiacenti, rispettivamente della Loggia degli Stipendiati e della Biblioteca dei Granduchi, vengono salvaguardate, con due spazi laterali di rispetto. La pavimentazione è completamente in pietra serena, come anche degli spazi laterali e della parte piana. La Piazza ospita una serie di quattro statue, utilizzando sculture della collezione Uffizi, o loro riproduzioni, disposte in allineamento alle quattro uscite del museo, per richiamare il disegno della facciata. La Piazza fa memoria delle antiche piazze fiorentine, come Piazza della Signoria con un'ampia serie di sculture esterne, o della Loggia dei Lanzi. Esse permettono in tal modo di conferire alla Piazza un valore simbolico a livello urbano.





LA LOGGIA. Ai vertici della Piazza, si alzano quattro pilastri per creare una Nuova Loggia, a coprire completamente tale spazio urbano. Di questi, i due lungo via Castellani, sono disposti sui prolungamenti dei prospetti, lungo la via, degli edifici a fianco. I due retrostanti corrispondono alla controfacciata in pietra serena che riveste le quattro uscite del museo. La copertura della Loggia consiste in una serie di travi, solo longitudinali, disposte radialmente dalla facciata retro degli Uffizi. Queste sottendono una serie di lucernari trasparenti per l'illuminazione della Piazza. La struttura è pensata in acciaio con rivestimento in pietra serena, mentre i lucernari sono in policarbonato sagomato.

In questo modo la Piazza può essere sfruttata indipendentemente dagli agenti atmosferici, evitando congestioni di pubblico al piano terra degli Uffizi in caso di maltempo. La Loggia permette anche di ospitare nella Piazza strutture temporanee, come ad esempio allestimenti per pubblicizzare gli avvenimenti e le mostre, come avviene ormai nella maggior parte dei, musei. Come la Loggia dei Lanzi era la struttura con cui la Signoria comunicava con la città per gli avvenimenti pubblici, così la Nuova Loggia per gli Uffizi può diventare lo strumento con cui il museo comunica con la città.





LA FACCIATA DEGLI UFFIZI. La facciata retro del museo viene valorizzata con il rivestimento in pietra serena, dello spessore di 50 cm, delle quattro porte di uscita. La forma di tale controfacciata, accentua il ritmo dell'orditura delle porte allungate con le relative finestre disegnate dal Vasari. Una pensilina in acciaio e vetro, sospesa alla struttura a Loggia, permette di accedere alla Piazza con continuità anche in caso di maltempo. La struttura in acciaio, disposta a intervalli regolari di 90 cm, richiama le travi longitudinali della Loggia, disposte con la stessa orditura. La serie dei tiranti di sospensione ne accentua il rapporto e crea il disegno di facciata. Le uscite così accentuate, portano la facciata del museo a mantenersi come il punto di attenzione principale della Piazza, integrandola con gli Uffizi.



I VANI INTERRATI. Lo spazio laterale sul lato verso la Biblioteca dei Granduchi, consente l'accesso ai vani sottostanti alla Piazza. Ciò permette di creare le uscite di sicurezza dai servizi igienici del museo, disposti nel piano interrato e di sfruttare lo spazio disponibile sotto la rampa per ulteriori spazi tecnici di servizio a discrezione del museo. La tavola del piano interrato mostra tale disponibilità di spazi, per circa 300 mq utili, con il suggerimento di una griglia strutturale generica a estensione di quella esistente, modificabile dal museo a piacimento a seconda dei vani tecnici che vorrà porvi e della loro più opportuna distribuzione. Per la quota di calpestio dei vani interrati (-1.20m ) ci siamo riferiti alle sezioni longitudinali ricevute per il concorso. La larghezza dello spazio laterale alla Piazza verso la Biblioteca ne permette anche un accesso carrabile, fino alle uscite di sicurezza, per eventuali necessità di trasporto.





LA STRUTTURA. La struttura della Piazza consiste anzitutto nel mantenimento della rampa del Malchiodi, ampliandola con solai laterali in cemento armato. I pilastri sottostanti esistenti vengono mantenuti, come richiesto, nei vani tecnici interrati. A questi si aggiungono nuove murature perimetrali e una nuova orditura di pilastri a sostegno dei nuovi solai e della rampa esistente. La struttura della Loggia è in acciaio rivestito in pietra serena, sia per la struttura principale, di 1.2 x 1.2 m di sezione, che per la serie delle travi longitudinali di copertura. La Loggia copre una luce di 30 metri circa lungo via Castellani, e varia in profondità verso gli Uffizi a seconda della forma, vedi planimetrie allegate.

Le travi longitudinali di copertura sostengono una serie di lucernari trasparenti, realizzati in policarbonato sagomato, per non utilizzare altre strutture trasversali. La sagoma dei lucernari permette lo scarico delle acque piovane nei canali di gronda lungo le travi longitudinali e lungo le travi della struttura principale, per defluire poi nei condotti entro i quattro pilastri della Loggia. Il rivestimento in pietra serena della facciata del museo è anch'esso con struttura principale in acciaio rivestita, con canali di depluvio per gli scarichi dalla pensilina sovrastante.



I MATERIALI. In riferimento alla tradizione storica fiorentina, la pietra serena costituisce il primo materiale utilizzato nel progetto. Le pavimentazioni della parte piana, inclinata e delle parti laterali sono pensate in pietra serena levigata, disposta come nel disegno allegato. Anche le murature laterali e la scala a fianco sono rivestite in pietra serena. La Loggia è realizzata con struttura in acciaio rivestita in pietra serena, come la controfacciata delle uscite del museo. La pensilina sovrastante è in acciaio e vetro, mentre i lucernari della copertura sono in policarbonato sagomato.



L'ILLUMINAZIONE. La serie dei lucernari permette l'accesso costante della luce naturale per mantenere la sensazione di Piazza e non di porticato. L'illuminazione notturna potrà essere realizzata con apparecchiature di illuminazione disposte entro le travi longitudinali, in modo da non essere visibili e da creare una luce diffusa. Ciò permetterà di valorizzare la Piazza come spazio completamente illuminato di sera, a servizio del pubblico e per poter ospitare eventi temporanei del museo. Tale illuminazione valorizzerà non solo Piazza Castellani, ma anche la facciata del museo, Via dei Castellani e gli edifici prospicienti, come il Cinema Capitol, che ospiterà le nuove attrezzature del museo.

Arata Isozaki
(tratto da La nuova uscita degli Uffizi a cura di Antonio Godoli, Giunti-Firenze Musei 1998)
La nuova uscita degli Uffizi

Progetto: Arata Isozaki & Associates
Collaboratore: Andrea Maffei
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