Architetture

MKT.A. Centro culturale, nuova biblioteca civica e sala teatrale a Torino



Il punto di partenza nella progettazione del centro culturale è stato innanzitutto il luogo: Torino. Ci è sembrato doveroso inserirci in questa città rispettando e amplificando le sue caratteristiche. Volevamo creare un edificio all'avanguardia sì, ma discreto, semplice, di chiara immagine.



Un centro culturale che potesse all'improvviso accendersi e brillare,come accade per Torino quando un raggio di sole che filtra dal cielo accende la città. Un diamante. Immagine semplice, ma forte al tempo stesso e soprattutto che fosse un segno ben visibile nello skyline di Torino andando ad aggiungersi agli stupendi orizzonti con le Alpi sullo sfondo. Si trattava quindi di valorizzare l'area del progetto mettendo in evidenza la grande zona verde e costruendo un edificio che sviluppandosi in verticale potesse inserirsi nel paesaggio dal punto di vista panoramico.

[10apr2001]






Il progetto si compone di tre grandi temi. Il VERDE, La BIBLIOTECA, Il TEATRO. Per ogni uno di questi sono stati studiate sviluppate soluzioni per la Struttura, le Tecnologie e la Funzionalità.



IL VERDE. Abbiamo cercato di espandere il più possibile la zona di verde fino a farla entrare nel nostro progetto, anzi è la biblioteca che viene quasi estratta dalla terra come avviene per i sondaggi di terreno. Abbiamo conservato tutti gli alberi esistenti e in più sono stati piantati 121 nuovi alberi. Tali alberi sono stati scelti cercando di dare un colore diverso al parco secondo le stagioni.

Un'area verde quindi che muta in continuazione rivelando mille sfaccettature colori e luci proprio seguendo l'esempio della città. La geometria e il modo in cui sono stati piantati si inserisce bene con la linearità degli alberi preesistenti e va a contrastare il movimento e la casualità del prato verde che è stato creato con opportune aggiunte di terra (scavi per la biblioteca).

Anche il prato quindi con le sue rugosità, colline, crea delle ombre cangianti che contribuiscono a creare un'atmosfera sempre nuova e interessante. Pochi percorsi lineari in pietra tagliano la superficie sempre per contrasto -linearità su rugosità- e suggeriscono percorsi indimenticabili.

LA BIBLIOTECA. Il verde alzandosi dalla quota +0.00 fa posto a tutte le funzioni più propriamente a carattere pubblico. Abbiamo creato due ingressi principali, dalla facciata preesistente e dal parco. Si ha così una grande permeabilità: la zona sotto il verde e il verde si compenetrano a vicenda.

Tutte le funzioni più propriamente della biblioteca: sale lettura e uffici si trovano in un edificio alto 76m che sovrasta la piastra verde. La torre è strutturata come segue: vi sono 4 blocchi strutturali e di servizio che racchiudono i libri e gli scaffali proteggendoli dalla luce. A sud i blocchi sono più grandi lasciando passare meno luce. La circolazione e la lettura si svolgono invece all'esterno dei grossi blocchi, che lasciano dei grandi spazi di 7.20m a contatto con le vetrate esterne. La facciata principale per la lettura è quella a nord; questo, sia per la vista sul verde e di Torino che per avere un'ottima illuminazione naturale. La struttura senza pilastri consente di avere enormi spazi liberi e permette una grande flessibilità.



Al centro dei grossi blocchi abbiamo un grosso vuoto centrale, completamente vetrato. Tale tubo verde circondato dai libri è il simbolo della biblioteca sempre presente a tutti i piani. Esso agisce sulla nostra immaginazione e dà una chiara personalità al progetto. Ci ricorda sempre dove siamo e ci invoglia a scendere nel verde o a salire lì dove si libera per ammirare il paesaggio fantastico.Il tubo comunque ha un'altrettanto grande funzionalità tecnologica. Permette, infatti, una circolazione naturale dell'aria, favorendo un notevole risparmio energetico.

L'aria, infatti, passando nell'intercapedine della doppia facciata attiva, arriva ai grossi solai e viene espulsa, tramite valvole chiudibili, nel grosso camino. La combinazione, quindi, del tubo, della facciata attiva e di un sistema di pannelli radianti nel controsoffitto, permette di dimezzare i costi di gestione. La facciata Active Wall ha anche un sistema automatizzato di veneziane mobili in funzione della radiazione solare.



Studio MKT.A è stato fondato da Michele Cro' (Roma, Italia 31.05.68), Kristian Sullivan (Cork, Rep. of Ireland 09.03.74) e Takumi Saikawa (Niigata, Japan 17.07.74) nell'ottobre 2000. I tre soci si sono incontrati nel 1998 lavorando nello studio dell'architetto Massimiliano Fuksas a Roma dove passarono un periodo di due anni partecipando ad una grande varietà di progetti. Progetti: concorso per la Galleria Comunale di Roma -selezione- novembre 2000; concorso per un centro culturale, biblioteca e sala teatrale Torino -2a fase, 3° premio- aprile 2001; concorso una scuola per il terzo millennio, Lavis, Trento -menzione onorevole- aprile 2001.








IL TEATRO. Il teatro si trova tutto sotto terra e si espone alla città sbucando dal terreno con l'alta scatola scenica, che si contrappone con un rivestimento in ardesia al volume trasparente della biblioteca. La facciata preesistente dà le dimensioni al tutto e la contrapposizione dei due volumi è strettamente legata al tipo di cultura che rappresentano.

Paradossalmente, ad un tipo di cultura altamente espressivo e comunicativo come il teatro, corrisponde una rappresentazione chiusa, celata, mentre ad un tipo di cultura intimistico e contemplativo corrisponde un volume completamente trasparente e permeabile che si apre al mondo.

Due inviti diversi alla cultura dunque: uno di tipo celato, il mistero, l'occultamento che incuriosisce, ed uno di tipo visivo, comunicativo. Approccio sempre per contrasti, volumi opposti che reagiscono alla luce in modo sempre diverso e mai uguale fra loro.

MKT.A
mkt.a@tiscalinet.it
Il progetto è stato realizzato in occasione del concorso internazionale per la progettazione di un centro culturale comprendente la nuova biblioteca civica centrale e una sala teatrale per la città di Torino. Passato in seconda fase, il progetto ha vinto il Terzo Premio.
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