Architetture

LSB. La nuova stazione di Mendrisio



/…/ european contemporary cities need winning development projects.

The cities (poles) have to be related to a grid (net) of activities in order to keep relationships with same urban identities (such as trans-regional or trans-national exchanges). Land, policies, cultural affinity, same identity, same language or traditions are some of the factors which contribute to relate the cities to each others on the contemporary development debate.

Mendrisio is geographically sited on the southern extension of the Cantone Ticino: the swiss wedge towards Italy. This narrowing caused by the design of the swiss-italian border ideally refers to the phisical theory of the Venturi’s tube. Through the Venturi’s tube idea - so across Mendrisio - swiss connection with Italy get several positive accelerations. The infrastructural development programs of the Cantone Ticino today bet on Mendrisio. Mendrisio will be crossed by new, fast and modern links, most of them eco-compatibles, like railway crossings: a new station will be built. New vibrations will flow into the site close to the station and consequently on the surrounding land. 




Actually the railway cuts the Mendrisio city centre away from the case study area. Following these presuppositions the designers impress an increase of speed to Mendrisio life: the formerly hidden dynamics, once liberated, will provide new job opportunities, new habits and ways of living in the city. The first design project action is to set the new station on the opposite site of the actual railway seating. This means: provide, to the case study site, a development mechanism capable of an “explosion” of opportunities. The second design project action is to elaborate precise structural principles. These principles find their reason of existence from two spatial typologies: the connection spaces (net) which permit the increase of the speed of human activities e the relation spaces (poles) which provide an increasing of the exchange activities.

Following the speed suggestion, the net, the trains… it has been located a profile section (laying on a X-Y cartesian axis system) which, once extruded along the equation of a curve on the Z axis, defines the connection spaces. Spaces in tension which orientate: everybody knows from where he lives and where he arrives. Concerning the design project proposals for the relation spaces, the X, Y or Z axes will be employed to generate the relation spaces (like railway stations, petrol stations, commercial centres, in according to the non-site theory of the antropologist M. Augé). Spaces which de-orientate and re-orientate: where one could get lost and/or have fun, enjoy the place, take a break. An opened design project programme which, following the suggestion of a train running, makes the air vibrate with new synergies: a diffused thematic park made by fisical and virtual nets, made by spatial and social relationships. All these tensions taken out from the site, caught and caged by the project, will be transformed in new dynamics which allow production, displacements, work and nomadism. Mendriso thanks to new communication links such as AlpTransit or Malpensa Express, will find an improvement between its historical centre and the rinnovate railway. This new suburbian development will get a new identity capable to establish a functional dialogue with the old city - which actually presents a defined character.

Once re-difined in according with the new station building, the railway will contribute to identify the case study area as an incubator capable to impress a further push to the whole city (the actors will be the new economy, the students, the youngs, dynamic activities, sustainable ecologies…) All these activities will be not such long-permanent activities to sustain the development of the city. The proposal is based on a opened idea which permits a step-by-step development and provides a made-on-construction through phases in according to the varieties of the modular assembled elements (such us train coaches) which constitute the project.





DESCRIZIONE DEL PROGETTO.

[05jul2001]





Oggi le relazioni sociali, economiche, culturali, informatiche cambiano sempre più rapidamente. La città cambia, diventa un luogo multiplo sempre più complesso fatto di infrastrutture materiali e immateriali in cui razionalità ed inconscio si confondono sempre più e i modi del vivere sono in continua evoluzione. L'architettura è parte di un sistema di rappresentazione più ampio e complesso, la sua forza rappresentativa autonoma è stata superata dai media, dai luoghi della nuova socialità (ipermercati, parchi di divertimento, luoghi per i grandi eventi).

L'uomo del nuovo millennio in questi scenari è sempre di più un nomade, un free lance in continuo spostamento e alla ricerca di sensorialità nuove, di stimoli da cogliere in una dimensione urbana il più possibile varia e diversificata. Lo spirito che guida il nostro progetto è quello di creare un ambiente adatto a quest'uomo, sia esso in attraversamento o in sosta nell'area interessata dall'intervento. Lo studente, la giovane coppia, l'anziano, la famiglia, l'uomo d'affari, il turista, sono tutti abitanti di questo quartiere dinamico e vivo che offre loro la possibilità di soddisfare la loro esigenza di vivere un ambiente urbano con una alta qualità. La buona qualità del nuovo ambiente urbano è favorita dalla prossimità alle infrastrutture, dalle barriere ai rumori, dalla presenza del verde e di spazi pubblici ampi, ma in cui ci si possa facilmente orientare e relazionare, dai collegamenti semplici e veloci con il mondo e con la città storica di cui sentirsi la naturale continuazione
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LSB. Studio di architettura attivo dal 1991, composto dagli architetti Giuseppe dell'Aquila (Torino 1965), Luca Pugno (Torino 1970) e Simone Pugno (Torino 1969) laureati presso il Politecnico di Torino, con esperienze di studio rispettivamente in Inghilterra, Spagna e Portogallo. Si occupa da sempre di progettazione dalla scala urbana alla scala architettonica con un particolare interesse rivolto all'interior design (negozi, uffici e musei) e alla "comunicazione urbana" (installazioni urbane e comunicazione visiva di grandi cantieri). Durante gli anni di attività ottiene diversi riconoscimenti in concorsi di progettazione nazionali e internazionali. Dal 1999 assisting professor presso il Politecnico di Torino _ sede di Mondovì. Nel corso degli anni i componenti di LSB hanno accompagnato il loro lavoro di progettazione con l'attività di editorialisti nel dibattito culturale contemporaneo per la divulgazione dell'architettura. 
LSB è composto da: 

Giuseppe dell'Aquila: Nel 1987 si iscrive alla Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino. Nel 1990 frequenta la Bartlett School di Londra (University College London). Dal 1991 svolge attività progettuali con Simone Pugno e Luca Pugno. Si laurea in progettazione architettonica presso la Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino con un progetto per una centrale idroelettrica ubicata presso il lago di Ceresole Reale nel Parco del Gran Paradiso. Dal 1999 svolge l'attività professionale in qualità di libero professionista e l'attività di assistente presso la 2^ Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino.

Simone Pugno. Nel 1988 si iscrive alla Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino. Nel 1992 frequenta la FAUTL facoltà di architettura di Lisbona (Portogallo). Dal 1991 svolge attività professionali con Giuseppe dell'Aquila e Luca Pugno. Si laurea in progettazione architettonica presso la Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino con un progetto di spazio per i bambini. Dal 1998 svolge l'attività di libero professionista.

Luca Pugno. Nel 1988 si iscrive alla Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino. Nel 1992 frequenta la Esquela Politecnica de Valencia (SP). Dal 1991 svolge attività professionali con Giuseppe dell'Aquila e Simone Pugno. Si laurea in architettura presso il Politecnico di Torino con un progetto di riqualificazione urbana di un'area mercatale di Torino.





La nuova stazione viene posizionata all'interno del sito di progetto tramite il suo spostamento dall'attuale lato est al lato ovest dei binari, essa è pensata come un grande organismo vitale in cui attività molteplici e servizi convivono e garantiscono una continua evoluzione. È un nuovo tipo di stazione che si presenta come un centro polifunzionale, una via di mezzo tra un aeroporto, un centro commerciale e una stazione della metropolitana. Il riposizionamento della stazione ci ha permesso di studiare la nuova piazza non più solo come un semplice incrocio tra strade, ma come uno spazio pubblico di relazione sociale. Posta sotto la sede dei binari propone un nuovo collegamento sia fisico che psicologico tra le due parti di città annullando l'ostacolo rappresentato dalla ferrovia e costituendo un passaggio necessario di riconnessione del sito con il sistema città. Il nuovo carattere innovativo e vitale dell'intervento si pone come elemento di completamento della città storica, polo direzionale e produttivo a supporto di un centro consolidato ma anche alternativa e nuovo modo di abitare per abitanti con esigenze nuove. È un quartiere dal carattere multiplo e certamente meno comune. Gli spazi privati sono pensati come aggregazione di cellule funzionali: spazio per dormire, mangiare, riposarsi, spazio per il tempo libero - zona hobby, spazio per il ricovero auto, spazio per lavorare, spazi aperti privati. Gli spazi pubblici (luoghi di lavoro, di relazione, di svago) sono aree in tensione, strettamente connesse tra loro a formare un insieme fluido fatto di spazi chiusi o aperti, artificiali e naturali in cui ognuno può rappresentare il proprio sé.






Il quartiere della stazione di Mendrisio si presenta come un'area-frammento urbano cresciuta senza una logica di pianificazione, collocata tra due reti di comunicazione: l'autostrada e la ferrovia. Dovendo proporre una nuova logica di sviluppo si è immaginato un intervento che potesse favorire legami decisi con il territorio circostante da cui attingere energia per il nuovo sviluppo. Abbiamo pensato ad un luogo complesso, denso, multiplo, fatto di livelli che interagendo possano garantire la crescita dell'insieme e la sua autoalimentazione. Un polo di scambio multinodale, che si identifica con la nuova stazione, si propone come motore del nuovo intervento, la cui struttura è generata da nuove dinamiche sociali e spaziali. In questo sistema i luoghi di lavoro (terziario, artigianato, industria) sono strettamente innervati e serviti da collegamenti fluidi a diversi livelli (pedonali, carrabili) così come le residenze esistenti e di nuovo impianto che si presentano non come settori isolati ma come poli in sequenza dinamica e fluida abitati da un'utenza molto varia che permette di costituire un terreno sociale molto stimolante.

Gli spazi pubblici: il parco, i giardini, i luoghi del tempo libero costituiscono un tessuto connettivo che permette uno standard di vita di alto livello sia per chi abita che per chi utilizza occasionalmente o saltuariamente il quartiere. Essi si presentano con un carattere diversificato per permettere una varietà di utilizzo; sono giardini urbani, parchi a tema acquatico o naturalistico, aree attrezzate per il gioco o la sosta in cui è sempre presente il rapporto natura/città.



I LIVELLI DI INTERVENTO







le reti 
una bretella attraversa il quartiere da nord a sud, una strada di servizio al nuovo insediamento attraversa la lunga pensilina dei bus e serve la stazione, una nuova strada di accesso ai parcheggi interrati.

gli edifici 
l'edificio della stazione viene spostato sul lato ovest del sedime ferroviario; 
la piazza della stazione sotto la sede dei binari come prolungamento del centro storico della città; una nuova manica destinata a multisale per spettacoli; quattro nuovi edifici per il terziario avanzato e residenze; una nuova manica per residenze multiple e artigianato.

i percorsi 
agevolare i pedoni per migliorare la fruizione e i collegamenti tra l'edificato e il parco e agevolare la riduzione del traffico su via Franscini. 

gli spazi pubblici 
i viali alberati, come previsto dal piano di comparto del PR 1997 che s'insinuano attraverso la nuova piazza della stazione verso il nuovo parco; rapporto verde/costruito: parco in espansione con vibrazioni che si propagano nel territorio edificato e non, a farne parte integrante. Parco ecotecnologico: lago di fitodepurazione, barriere verdi antirumore, dislivelli di convogliamento acque.





IL LAY-OUT GENERALE 

Il vecchio piano regolatore destinava questo quartiere all'artigianato e agli alloggi, il nuovo piano in via di approvazione prevede di dotare l'area di un nuovo ordine in cui le residenze siano separate dall'artigianato e dai servizi.

La nuova proposta di sviluppo prevede la realizzazione di un piano che superando l'idea di zonizzazione favorisca l'insediamento di diverse attività nello stesso sito senza dividerle ma rendendole correlate tra loro per stimolarne una crescita dinamica.

Elementi caratteristici che danno nuova unitarietà e omogeneità multipla all'area:
- Sistema-stazione elemento che non divide, ma unisce. 
- Nuova Piazza della Stazione come luogo di transito e relazioni sociali al fine di eliminare l'effetto di separazione costituito dalla linea ferroviaria e inclusione del quartiere nel prolungamento della città storica.
- Ristrutturazione della rete stradale.
- Valorizzazione degli spazi pubblici esistenti e nuovi inserimenti, la natura entra nella città per mezzo di un parco ecotecnologico.
- Residenze per coppie giovani, studenti, anziani.
- Artigianato, negozi, centri commerciali nei pressi delle abitazioni.

Il piano esposto potrà essere sviluppato e modificato secondo le e dinamiche di sviluppo del locale mercato fondiario e in relazione alle linee strategiche di marketing urbano promosse dall'amministrazione pubblica.

LSB
lsb@arealsb.it



La nuova stazione di Mendrisio _ CH

Progetto elaborato nel marzo 2001 in occasione del concorso Europan 6, sul tema: Intercittà.

progettisti:
architetto Giuseppe dell'Aquila
architetto Simone Pugno
architetto Luca Pugno

collaboratori:
Giorgio Chiosso (3d modelling)
Marco Bozzola (3d modelling)
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