Architetture

PCA INT, VERDEROSA, CALABRESE, ARCHIDIACONO. Biblioteca nell'ex-area Breda a Pistoia





Stato attuale.
L'edificio da ristrutturare è una delle tante ex-unità Breda, in disuso, presenti nella zona est di Pistoia; è composto da tre navate di complessivi 4.000 mq. di superficie coperta. Il progetto, per norma di con-corso, prevede una superficie complessiva utile di 8.000 mq. da destinare a biblioteca comunale dotata di circa 350.000 volumi; sono previsti 600 posti lettura, 100 punti multimediali, 100 sedute nella sala convegni. Elemento caratterizzante la distribuzione interna è l'ampia navata centrale, lasciata a tutt'al-tezza, spazio di riferimento del nuovo organismo, caratterizzata dalla luce che piove sulle grandi alberature contenute e dagli spazi verdi contigui fino all'esterno.

[13aug2001]
Il piano terra della navata est, accoglie funzioni (spazio eventi, barristoro, sezione ragazzi) che si completano in spazi all'aperto. La Sala di lettura al piano superiore dispone di terrazze per la lettura all'aperto. Avendo evitato l'introduzione di nuovi pilastri, fasciando quelli esistenti e attrezzandoli con cavedi impiantistici, si sono determinati spazi ampi, adatti alle esigenze di uso, caratterizzati da elevata flessibilità e adattabilità a future esigenze funzionali.


Fronte sud.

La leggibilità dell'edificio fabbrica è salvaguardata; l'inserimento nel contesto della spina centrale dell'ex-Breda è vivacizzato dai nuovi elementi tecnologici.






Prospetto nord lungo la spina di collegamento dell'area ex-Breda.
ORGANIZZAZIONE FUNZIONALE. Al piano terra: Spazio eventi / conferenze a doppia altezza; Sezione Ragazzi, strutturata in sala lettura, emeroteca-ragazzi, ufficio, spazio bambini, con annessi spazi all'aperto; Bar-ristoro (anch'esso dotato di spazio all'aperto); Mediateca; Magazzino libri. Al 1° livello, accessibili tramite scala aperta pienamente visibile dal basso, l'Emeroteca e la Sala a scaffali aperti. Al 2° livello, la Sala di lettura, gli Uffici gestionali e amministrativi, il Centro di documentazione con i locali della relativa Associazione. Per quest'ultimo, quando opera in orari diversi da quelli della Biblioteca, sono previsti dispositivi di accesso che non impegnano l'intero sistema.

L'ingresso per il personale è autonomo: un nucleo di collegamenti riservato consente di accedere ad ogni zona funzionale, in particolare: al piano terra Prestito, Magazzino, Restauro e punto di arrivo libri; al 1° livello Ufficio addetto emeroteca; al 2° livello Uffici gestionali e amministrativi. L'Archivio Storico comunale costituisce entità separata, dotata di accessi protetti, distinti per il carico/scarico e per le persone.



ECOLOGIA DEI SISTEMI IMPIEGATI. Il sistema strutturale esistente (plinti, pilastri e solai di copertura) viene adeguato sismicamente e interamente riutilizzato. Materiali provenienti da scavi e demolizioni delle murature fatiscenti conformano gli spazi esterni (collinette e muri inclinati) su cui attecchiranno sistemi vegetali. Le acque piovane dalle coperture saranno accumulate e riutilizzate per alimentare il sistema antincendio, l'irrigazione di alberature e prato, il circuito indipendente di acqua non potabile per esigenze di servizio interne all'edificio; la vasca all'esterno, oltre a servire giochi d'acqua per una migliore gradevolezza ambientale, favorirà il sistema di raffrescamento naturale ventilato.


Prospetto ovest.
> ANIMAZIONE
Galleria centrale con patio interno.


La hall d'accoglienza con in alto il media-wall.

Elementi in pvc riciclato saranno utilizzati per realizzare i vespai di piano terra. Le ridotte altezze interne degli ambienti non consentono l'uso di canali d'aria; l'impianto di termoregolazione fa quindi riferimento a circuiti d'acqua e sistemi di ventilazione naturale non canalizzata; la galleria centrale a tutt'altezza, contrapposta alle zone laterali a più piani, si conforma come elemento base della ventilazione interna ed induce ventilazione naturale assistita nelle sale di lettura adiacenti. L'aria esterna penetrando nella galleria centrale dal basso mediante un sistema di ventilazione ibrida produce raffrescamento evaporativo indiretto integrato da un sistema ground cooling che utilizza il vuoto del vespaio; le sale lettura sono dotate di sistemi di ventilazione diversi (a miscelazione e per induzione data da un flusso d'aria che scorre nella parte alta degli ambienti) a seconda delle condizioni climatiche e delle condizioni di carico interno.


Galleria centrale.
I camini di sole innestati sulle volte di copertura permettono di illuminare naturalmente le superfici più lontane dagli infissi perimetrali; le lamelle esterne assicurano la rifrazione della luce solare garantendo il comfort illuminotecnico e ambientale interno alle sale lettura. Il tiraggio dei sistemi di ventilazione è garantito da dispositivi di estrazione collegati agli stessi camini di sole: entrano in funzione quando la differenza di temperatura non è sufficiente a garantire la portata d'aria richiesta e, d'estate, per permettere, con la ventilazione notturna, il raffrescamento della struttura. La permeabilità ambientale (continuità spaziale esterno/interno) incernierata sulla navata centrale porta le alberature al centro della nuova architettura (microsistema evaporativo, fotosintesi, alternanza di fogliame e colori durante le stagioni) e dichiara l'essenza dell'intervento progettuale utile anche a fini didattici.
Concorso di progettazione e realizzazione della Biblioteca nell'area ex Breda – zona est Pistoia. Progetto vincitore.


Planovolumetrico.
gruppo di progettazione: PCAint srl con

architettura: Massimo Pica Ciamarra (capogruppo), Luciana de Rosa, Claudio De Martino; con Angelo Verderosa, Federico Calabrese, Franco Archidiacono (architetti associati).
strutture: Giampiero Martuscelli
impianti, sicurezza: Antonio Dori 
manutenzione programmata: Mariano Pica Ciamarra 
botanica e verde: Fabrizio Cembalo Sambiase 
programmazione e costi: Pasquale Miele 

comune: Pistoia
area di progetto: area ex-Breda
concorso di progettazione: agosto 2000
premiazione: settembre 2000
mostra: ottobre 2000
incarico progetto preliminare: gennaio 2001
incarico progetto definitivo ed esecutivo: aprile 2001
PCA int presente sullo scenario internazionale. Nel 2000 lo studio PCA int ha vinto i concorsi per la riqualificazione urbana intorno la Fiera di Bari e per la Biblioteca Forteguerriana a Pistoia. Recenti i progetti di concorso su invito per Ponte Parodi a Genova, l'Università di Bologna, l'area Pellini a margine del centro storico di Perugia, la Facultade de Ciencias da Salude a Covilha - Universidade de Beira Interior (Portogallo). Il rapporto ecologia / architettura caratterizza da decenni ricerche ed esperienze: PCA è nel ristretto gruppo di architetti europei coinvolti nel programma Ecoville Europe (Ministère de l'Equipement / Ministère de l'Environnement - Secrètariat du Plan Urban - Paris). Emblematici, la sede dell'Istituto Motori del C.N.R. a Napoli (1988, finalist International Award for Innovative Technology in Architecture - Sydney) con la Piazza antistante (1990, premio Aragonese); gli uffici Teuco-Guzzini a Recanati (1998, premio ENEA); il progetto (1999) la Ludoteca nel centro storico di Cremona; quelli emersi dai concorsi per la facoltà di Medicina a Caserta (1997) e la Biblioteca di Pistoia (2000); la Città della Scienza, in costruzione lungo la costa fra Coroglio e Bagnoli.

Arch. Angelo Verderosa durante il corso di laurea in Architettura partecipa al concorso nazionale di idee per la ricostruzione del Palazzo Municipale di Lioni, vincendo il 1° premio, e al concorso per il restauro del Castello Candriano di Torella dei Lombardi.Frequenta i corsi tenuti da Massimo Pica Ciamarra, Donatella Mazzoleni, Riccardo Dalisi, Aldo L. Rossi, Lucio Morrica, Agostino Renna, Italo Ferraro, Roberto Di Stefano, Augusto Vitale, Francesco Forte, Renato De Fusco. Nel 1988 fonda Od'A, Officina di Architettura, con studio a Napoli; nel 1989 collabora intensamente con il WWF Italia per una serie di progetti ambientali sull' isola di Capri; nel 1991 riceve il Premio Inarch come progettista e direttore dei lavori del nuovo palazzo municipale di Lioni; successivamente, per la stessa opera, vince il Premio Andil, costruire in laterizio Opera Prima.E' stato tra i primi a parlare e a scrivere del telelavoro come occasione di sviluppo e ripopolamento delle zone interne; in occasione dell'inizio del terzo millennio sta orientando l'attività di costruttore anche verso i luoghi immateriali; la passione per il web è in crescendo.

Arch. Franco Archidiacono, Zurigo 1973. Laura in Architettura nel 1998 all'Università Federiciana. Con una borsa di studio della CEE “Leonardo da Vinci” svolta a Berlino, collabora con gli studi Stadt- Land–Fluss e Gruppe F a studi urbanistici e paesaggistici. Numerose sono le partecipazioni (in collaborazione con amici) a concorsi di progettazione: Riverberi un edificio per la musica 1° premio; riqualificazione di piazza dipendenza in San Giovanni Gemini Menzionato, proposte funzionali per le fermate della linea metropolitana 8 di Berlino lavori esposti al Deutsch Architektur Zentrum; architetto invitato al secondo seminario internazionale Architettura-Archeologia e Paesaggio tenutosi a Bacoli e allo stage di progettazione Manufatti di design tenutosi a Quindici nel 1998.
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