Architetture

SYNTAX [medi(a)rchitecture].
Marseille: "Les trois ìlots" Arenc



Ingresso est.

UNA PORTA URBANA: NUOVO INGRESSO ALLA CITTÀ. La proposta tenta di conciliare la ricerca di un'urbanità necessaria alla "mutazione progressiva" di un territorio di retro-porto obsoleto, con i criteri d'efficacia, indispensabili al funzionamento di un quartiere in cui convivono attività terziarie e habitat, che devono accompagnare la modernizzazione del porto di Marsiglia stabilendo una continuità col tessuto urbano esistente.

[19aug2001]



Inquadramento del sito.
Questo progetto, "Les trois ìlots", polo d'animazione vivace e attrattivo, aperto sul mare, parteciperà alla rivalutazione dell'immagine del quartiere (Arenc). L'ambizione è anche quella di riconciliare la città e il porto, miscelandone le attività, compenetrandone i territori, favorendone la permeabilità. Questa "porta urbana" che noi evochiamo è la riconciliazione dei contrari: tra storia e modernità, città e porto, nord e sud, alto e basso, dentro e fuori, il tema del "between", proposto dalla tematica generale del concorso, è affrontato nella ricerca di una spazialità "essenziale" intesa anche come nuova forma di consenso.


Torri.


Planimetria.

Sezioni trasversali.


Sezioni longitudinali.


Schema appartamenti.
LA TOPOLOGIA COME MODALITÀ DI STRUTTURAZIONE DELLO SPAZIO PIÙ BASILARE, RISPETTO ALLA GEOMETRIA EUCLIDEA E PROIETTIVA. Nel senso di genesi corporea, la topologia è in effetti più primitiva, più fondamentale (non più rozza o più semplice) delle geometrie euclidea e proiettiva, che operano ad una distanza visiva dal corpo. Il concetto di chiusura elaborato e generalizzato nel progetto è quello di un qualunque bambino che sa cosa vuol dire avere o mettere cibo nella propria bocca; avere due aperture nel corpo da dove escono sostanze (urine e feci) che prima erano dentro; avere male dentro (ad es. mal di pancia) rispetto a male fuori (un ginocchio sbucciato); afferrare qualcosa racchiudendola dentro la mano, e così via. Lo spazio progettato è comparabile, in questo caso, ad uno spazio corporeo definito dalla intrinseca spazialità della forma animata e dalle possibilità spaziali inerenti al corpo tattile-cinestetico. Anche il concetto di permanenza (conservazione qualitativa) e quello di vicinanza e separazione hanno le loro radici in un corpo che rimane fondamentalmente lo stesso (unità) e conserva le relazioni topologiche tra le sue parti (contesto) anche nel movimento, reale o presunto.




Vista dell'interno.


Pianta piano interrato.


Pianta piano terreno.


Pianta primo piano.


Pianta secondo piano.


Pianta terzo piano.
UN PROGETTO AUTONOMO E CONTESTUALE. L'unità del progetto è generata dalla grande superfice in rame pre-ossidato, che sviluppa una continuità fra le parti in modo da promuoverne delle "interrelazioni fluide": dispiegamento, riavvolgimento, differenziazione, proliferazione. Edificio autonomo perché deve creare le condizioni per lo sviluppo di un'architettura ambiziosa alla scala del progetto di metropolizzazione di Marsiglia (Euromèditerranèe); immediatamente riconoscibile per la "silhouette" fluente del basamento in contrasto con la volumetria imponente delle torri che si impongono per la loro autonomia e monumentalità. Edificio contestuale, perché deve potersi iscrivere nel tessuto urbano esistente, fondersi senza rotture nell'organizzazione urbana e rinnovare i legami tra l'antico quartiere di Arenc e gli edifici della nuova ZAC "Joliette".






Viste dell'interno e auditorium.
DINAMICA DEI MODI D'ABITARE. Il progetto deve contemporaneamente rispondere alla logica di diffusione dei flussi urbani e alla logica di circolazione più introversa dell'abitazione:
- l'organizzazione urbana impone di garantire la più ampia permeabilità pedonale;
- l'organizzazione delle residenze impone di garantire l'intimità degli spazi di vita.
L'organizzazione del nostro progetto, con due torri (IGH),costituite principalmente da abitazioni di piccola e media taglia (T2/T3), permette di conciliare queste due esigenze d'inserzione e di coerenza funzionale.

DINAMICA CULTURALE. Dare priorità all'uomo non significa privilegiarne l'individualismo; l'auditorium è uno spazio sociale la cui funzione è quella di favorire gli scambi, la comunicazione e le relazioni umane: è il cuore del progetto, il suo luogo funzionalmente e simbolicamente forte che ne fa dimenticare "i limiti". Potrà essere utilizzato per eventi culturali, proiezioni, rappresentazioni, esposizioni, concerti.

SYNTAX [medi(a)rchitecture], attivo dal 1999 composto da Gianluca Forlivesi, architetto (Ravenna 1963) e Fabio Forlivesi, media-designer (Ravenna 1975), si occupa di progettazione alla scala urbana e architettonica, con incursioni rivolte all'interior design e soprattutto alla comunicazione visiva intesa nella sua accezione più multimediale: web-sites, cd-rom, video-animations, installazioni e allestimenti.










Viste generali.
DINAMICA TURISTICA. Il progetto che ripropone il problema di Marsiglia e del suo rapporto col mare, induce a riconsiderare le relazioni esistenti fra la città e la costa. Ristrutturare il lungomare marsigliese dal "Vieux Port" fino alla "Gare D'Arenc" passando per "la Joliette" e "les Docks", ecco lo scopo:
- l'apertura di prospettive visuali sul porto dalla città;
- l'accesso dei pedoni al mare;
- l'uso misto dei domini portuari sia nel tempo che nello spazio (attività urbane o ludiche all'interno della Stazione Marittima).

DINAMICA DELLE FORME DI LAVORO. Ad Ovest il progetto, le cui estremità sono inclinate in modo da saldarsi naturalmente col suolo, si estende di fronte al mare fino al limite del dominio portuale: occorre conservare e rinforzare l'attività marittima all'interno del perimetro laddove tali attività siano compatibili con le funzioni urbane. La scelta poi di alloggi duplex, in cui zone giorno e zone notte sono nettamente separate asseconda la possibilità di sviluppare piccole imprese terziarie di lavoro a domicilio legate allo sviluppo delle nuove tecnologie (telelavoro): per larghi strati della popolazione il luogo di lavoro coinciderà con la propria casa.

DINAMICA DELLE RETI URBANE. La presenza di infrastrutture "aeree" pesanti di transito automobilistico è un elemento evidente di accessibilità al sito, ma esse costituiscono allo stesso tempo una preesistenza ingombrante che conviene trattare in maniera prioritaria, trasformandole in futuro in passeggiata alberata, disseminata di attività, come un belvedere dominante la città, il lungomare e più lontano le isole. Il trasferimento modale verso i trasporti collettivi è stato ricercato soprattutto per quanto riguarda gli spostamenti casa-lavoro: il percorso del tunnel "sospeso" che collega l'auditorium, gli uffici e il centro commerciale col nuovo polo "multimodale" (Tramway, TER, Bus, Parcheggio) è costituito da una successione di grandi "scaglie" telescopiche che diffondono la luce al suo interno. La qualità degli spazi pubblici coperti e protetti favorisce il camminare come scelta e non come costrizione per gli spostamenti all'interno del sito.

SYNTAX [medi(a)rchitecture]
http://web.tiscalinet.it/syntax-wolit 
syntax-wolit@tiscalinet.it
"Les trois ìlots" di Marsiglia _ FR

Progetto elaborato nel marzo 2001 in occasione del concorso Europan 6, sul tema: Intercittà.

Il programma prevede residenze (100 appartamenti), attività logistiche di retro-porto, uffici, spazi commerciali, auditorium, parcheggi e una stazione del Tram.
S.U. 35.000 mq.

progettisti:
architetto Gianluca Forlivesi
designer Fabio Forlivesi (3d modeling)



Gianluca Forlivesi è laureato presso la Facoltà d'Architettura dell'Università degli Studi di Firenze (1990). Dal 1991 al 1996 ha collaborato con diversi studi in Francia fra cui Architecture-Studio, lo studio parigino che ha progettato la nuova sede del Parlamento Europeo a Strasburgo. Dal 1997 svolge attività professionale in qualità di libero professionista. Ha partecipato a numerosi concorsi internazionali fra cui: Internationaler Stadtebaulicher Ideenwettbewerb Spreebogen (Bundeshauptstadt, BERLIN), Embarcadero Waterfront Competition (San Francisco, USA), Cardiff Bay Opera House Design Competition (Cardiff, GRAN BRETAGNA), International Port Terminal Design Competition (Yokohama, JAPAN), Concorso Per Il Teatro Nazionale dell'Opera (Pekino, CINA), Concorso Per Il « Guangdong Olympic Stadium » (Guangzhou Canton CINA), Europan 6 "in between cities" (Marseille, FRANCE). I suoi progetti sono stati pubblicati su riviste specializzate del settore (L'Arca n.85, n.86, n.101). Attualmente il suo lavoro si sviluppa su differenti campi di applicazione, urbanistica, architettura e design nel tentativo d'indagare i complessi rapporti fra reale e virtuale.

Fabio Forlivesi è diplomato presso l'Istituto d'Arte per la Ceramica di Faenza. Dal 1999 collabora con agenzie di comunicazione e marketing, con particolare riferimento al progetto e sviluppo di siti internet e produzioni multimediali. Nel 2000 è selezionato da Net Art di UnDo.Net. Workshop dell'UnDo_LAB. (sviluppo di un progetto collettivo in rete). Nello stesso anno partecipa all'OMC/MAGE di Sesto San Giovanni, nell'ambito della manifestazione "Sesto.com 2000 - La città della comunicazione". Altre rotte: un surfing attraverso sperimentazioni particolarmente significative che vivono al di fuori dei luoghi istituzionali. Il suo lavoro (http://www.pubblica.com) è stato pubblicato su numerosi portali dedicati alla grafica applicata al web: THREE.OH Inspirational Kingdom, CAFFEMOCHA* summer series, LINKDUP, GOUW.NU pixel farmer on dope.


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