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Architetture

Candidato da ARCH'IT alla Medaglia d'Oro all'opera bandita dalla XX Triennale di Milano
DAP STUDIO/ELENA SACCO, PAOLO DANELLI. Ferretti International




L'intervento è inserito in un contesto tipico di molte città europee: tra città storica e la città moderna estesa (lottizzazioni, grandi impianti industriali) esiste una fascia intermedia, ormai consolidata, che rappresenta una sorta di "città nella città". Questo tipo di contesto è spesso indifferenziato e caratterizzato da insediamenti produttivi e da edifici per uffici di bassa qualità architettonica: il nostro impegno, con questo progetto, è stato quello di creare una nuova tensione architettonica all'interno di tale 'paesaggio'.

[16sep2001]






L'edificio è collocato a Dalmine, una città molto industrializzata tra Milano e Bergamo: le acciaierie Dalmine hanno creato la città attraverso gli anni e all'interno dei loro spazi industriali dismessi stanno nascendo un polo universitario e un polo tecnologico. Il nostro progetto si colloca in quello che è il vero cuore della città, un cuore molto diverso da quello della maggior parte delle città storiche italiane, un cuore 'industriale' in profonda trasformazione. Il compito dell'architettura è quello di rafforzare l'identità di questi luoghi per adattarli alla trasformazione in atto.

Questa realizzazione ha richiesto un totale ripensamento di una preesistenza che è stata sopraelevata e completamente trasformata. L'intervento è stato impostato sulla progettazione del 'vuoto' intorno all'edificio: la relazione con il contesto è stata creata interrompendo l'omogeneità del paesaggio industriale circostante. L'edificio originario, di recente edificazione, era costituito da una zona a uffici e un capannone retrostante: quest'ultimo non è stato modificato mentre si è intervenuti sul volume uffici per ampliarlo e adattarlo alle esigenze funzionali e di immagine della società Ferretti.





Il progetto ha previsto l'eliminazione di un volume triangolare in aggetto al primo piano e il rivestimento di parte delle vecchie facciate con un rivestimento in vetro opalino, al fine di regolarizzare la notevole complessità architettonica che caratterizzava l'edificio preesistente. Il committente è un collezionista di arte contemporanea e il vetro bianco di rivestimento è stato pensato anche in funzione di proiezione di immagini e video in facciata.







Nei due piani intermedi un volume in doghe di legno aggetta rispetto al fronte principale. Tali doghe, distanziate tra loro, hanno una funzione frangisole in corrispondenza del retrostante balcone (creando, dal punto di vista percettivo, la sensazione di un volume), mentre diventano rivestimento continuo di facciata sul lato che fiancheggia il vano scale. Un ascensore panoramico in acciaio e vetro trasparente è stato collocato esternamente al perimetro della palazzina. Il volume all'ultimo piano è un 'pieno' intonacato che appare 'sospeso' rispetto a quello in vetro sottostante: si tratta dell'ultimo livello, destinato agli uffici direzionali che sono illuminati principalmente da ampi lucernari.

La copertura in lamelle forate di alluminio, ad una quota ancora superiore, si sovrappone alla composizione dei volumi quale elemento unificante e segnalatore rispetto alla strada. l'edificio è una composizione di volumi in materiali diversi (vetro opalino, legno, cemento, alluminio sul retro) che sono stati pensati come forme scultoree. Le finestre, i balconi e altre connotazioni funzionali sono inseriti mimeticamente all'interno dell'architettura. La sistemazione esterna è stata organizzata in modo da avere due ingressi dalla strada: uno carrabile e destinato al negozio, l'altro pedonale riservato agli uffici. In corrispondenza di quest'ultimo, è stato realizzato un percorso in doghe di legno segnato lateralmente da una vasca d'acqua e da un sistema di muri bassi che conducono visivamente alla zona ascensore e ingresso all'edificio.

Dap studio

dap@newmedia.it
DAP STUDIO. Ristrutturazione ed ampliamento di Ferretti International, Dalmine (BG)

Progettisti
Elena Sacco architetto 
Paolo Danelli architetto

Collaboratori
Carmen Chiminazzo 
Carlo Parisi 
Yuko Wakasa

Luogo
Dalmine (BG)

Date
Progetto: 1999/2000, Milano
Realizzazione: 2000/2001, Dalmine

Foto
Paola De Pietri

Elena Sacco nasce a Canelli (Asti), il 09 03 1965, si laurea in architettura al Politecnico di Milano nel 1991, vive e lavora a Milano come libero professionista dal 1993. Paolo Danelli, nato a Milano il 28 06 1963, si laurea in architettura presso il Politecnico di Milano nel 1989; vive e lavora a Milano come libero professionista dal 1991.

Dap studio nasce nel 1992 dalla collaborazione tra Elena Sacco e Paolo Danelli. Fin dall'inizio, i punti focali del loro lavoro sono la ricerca di un nuovo modo di abitare e di vivere lo spazio senza confini, alla scoperta di un nomadismo domestico e l'idea del progetto quale generatore di sensazioni. In questi anni il percorso teorico di Dap studio è stato sviluppato attorno ad alcuni fondamentali concetti chiave: la forma quale elemento in divenire, progettualmente instabile; l'interesse per la materia e le qualità sensoriali e percettive che la caratterizzano; i luoghi come episodi, frammenti di un insieme, fotogrammi che generano il film delle città… Dap studio partecipa a concorsi e lavora per privati ed enti pubblici: la 'pratica del fare' costituisce un momento di fondamentale verifica della riflessione teorica.

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