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Architetture

GLASERWORKS. The Cincinnati Zoo Kids' Shop



[in english]
"In natura non esistono angoli retti", è un aforisma dalle origini incerte. Deve aver cominciato ad avere un forte significato dopo Buckminster Fuller. Detto dalla voce autorevole del direttore dello Zoo e Giardino botanico di Concinnati aveva il significato di un'istruzione precisa relativa ai parametri formali del progetto di cui stavamo discutendo: il Kids' Gift Shop dello Zoo.


Vista da Nord-Est.

L'architettura dello zoo è stata tradizionalmente relegata in un ruolo di secondario, come le costruzioni aborigene di fronte ad un'intensa vegetazione.

[29oct2001]

Vista posteriore (Nord-Ovest.


Dettaglio della parete Nord-Ovest.


Dettaglio della parete Est.
Fin dalle prime elaborazioni del progetto, la soluzione al problema era secondo noi legata alla nostra capacità di proporre un'architettura come una forma organica che non contrastasse le regole di un ambiente naturale. La cosa curiosa è che uno zoo, con la sua attenta organizzazione degli ambiti espositivi, la sua scientifica e rigorosa programmazione giornaliera, stagionale ed annuale, assomiglia più ad una impresa indistriale che ad un habitat originario. È il modo in cui l'Occidente vede la natura; diverso dal vero ambiente naturale.


La vecchia struttura dello zoo e la nuova (in primo piano il  tetto della stazione del treno).

La richiesta prevedeva un semplice ma davvero contorto programma dovuto all'immediata vicinanza degli altri eterogenei elementi dello zoo. Le aree di vendita e di magazzino erano il perno intorno al quale ruotavano altre attività ed i servizi, con le loro relative infrastrutture. Prendendo a prestito un trucco in stile Disney, l'edificio avrebbe dovuto essere anche un luogo di passaggio; doveva ospitare l'ingresso ed offrire l'uscita del Children's Zoo, un'area riservata e protetta dal complesso dello Zoo. La biglietteria d'ingresso doveva essere incorporata al volume. Un'affollata, frazionata e confusa zona di attesa per il treno si è venuta a configurare sul fronte anteriore, precedentemente irrisolta. Un altro difetto della vecchia struttura adibita a Kids' Shop era l'assenza di aperture. L'esigenza di attrarre il pubblico di passaggio era in cima alla lista delle priorità del nostro committente.

Siamo giunti ad una definizione morfologica ricercata in seguito ad un'indagine compiuta su diversi mezzi. Il gioco fluido di due volumi interagenti, originariamente realizzati in creta, è stato successivamnete controllato con curve quadratiche su un modello digitale. Abbiamo dato al progetto una connotazione biologica, adottando come paradigma la reazione istintiva degli animali agli stimoli, la loro relazione dinamica con l'esterno, catturata in una sorta di immagine congelata. Abbiamo ricercato e fatto dell'astrazione sul movimento animale, pur cercando di non emulare nessuna specifica forma biologica. L'improvvisa convulsione reagisce alle tensioni del luogo provocando una curvatura che forma la parte posteriore di una piazza ovale, che ridefinisce l'area di attesa del treno. Nella relazione tra le due curve opposte abbiamo trovato il sistema che regola i parametri formali delle opposizioni trasparenza-opacità e liscio-ruvido.


Morfogenesi.

Sezioni trasversali e longitudinali.


Piante del primo e del secondo piano.
Il voler catturare la sottigliezza delle dinamiche corporee ha richiesto sistemi evoluti e geometrie non lineari. Questo comportava che la traduzione in termini di tecnologie costruttive fosse immediata, molto accurata, e controllabile. Il modello digitale realizzato con FormZ ha permesso un altrimenti impossibile controllo della geometria, demistificato il processo progettuale, e permesso l'interazione diretta ed inequivocabile con i numerosi consulenti. Ci ha offerto un algoritmo pe la produzione di oltre 150 differenti componenti della gabbia strutturale in legno lamellare, senza debordare al di là del nostro misuratissimo budget.

La scelta delle specie di legno tanto per la struttura che per il rivestimento esterno ha conservato la consistenza del nostro scenario. La metafora biologica, emersa nei modelli in creta, si è sviluppata attraverso la stratificazione delle superfici di chiusura in modo tale da mostrare l'interna stratificazione dei corpi. La liscia, leggera epidermide si desquama per progressivamente mostrare uno strato più scuro e scabroso; lo strato sottostante mostra tracce dell'articolazione interna; da ultimo, un sottile tessuto permette di gettare uno sguardo sugli organismi interni: vetro. Abbiamo utilizzato differenti tagli di cedro e simili elementi in legno dipinto con vernici semitrasparenti per evidenziare la leggibilità della scelta.



La finestratura del lucernario.

La sottile, liscia, squamosa membrana di copertura in rame, ha già cominciato ad assumere la patina definitiva. Fa parte della composizione sia come suo limite verticale, sia come fattore morfogenetico principale. Ripetizioni ed intersecazioni delle superfici di copertura dei due corpi produce la varietà geometrica che dà forma e collocazione alle strutture dell'edificio.

L'interno dello spazio di vendita raggiunge, con la sua ondulazione, l'altezza di 8 metri. La copertura, supportata da una struttura nervata in legno lamellare a vista, fa sentire il pubblico all'interno di un ventre animale. La superficie vetrata al secondo livello consente precise aperture accompagnate dalla curvatura della copertura, mentre viene lasciata oscurata la vista del magazzino e della sua confusione. A differenza di come si usa fare negli spazi di vendita c'è un'abbondate ricorso alla luce naturale che viene sia dal lucernario sia dalle finestre lungo il perimetro. Queste ultime distinguono inoltre il fronte ed il retro dell'edificio.


Vista dell'interno e del banco cassa.

glaserworks. Il gruppo è stato fondato nel 1958 con il nome Glaser and Meyers, cambiato in Glaser Associates nel 1992, ed infine in glaserworks in 2001. Ha sempre realizzato progetti urbani ed architetture a Cincinnati, Ohio. Fanno parte di glaserworks circa 25-30 persone molto motivate ed unite dal gusto per la sfida e per i temi non tradizionali. Il gruppo è stato coinvolto in progetti pubblici diversi, come il Bengals stadium (con NBBJ Sports and Entertainment) recentemente realizzato, ed il masterplan dello Zoo di Cincinnati, oltre a numerosi suoi edifici. Ha realizzato inoltre diversi progetti per i Riverfront Parks di Cincinnati, il teatro del Parco e l'Art Museum, ed è stato coinvolto in vari progetti relativi alla University of Cincinnati.

Il banco cassa di notte.

Il banco della cassa è una follia. Una specie di creatura che somiglia ad un serpente che scende dalla trave, realizzata in legno compensato e fibra di vetro.

Si tratta di un Kids' Shop, dopo tutto.


Raffi Tomassian

tomassian@glaserworks.com

GLASERWORKS. The Cincinnati Zoo Kids' Shop


Site plan.
Gruppo progettuale
Art Hupp: Principal in Charge
Paul Duffy: Project Manager 
David Schmidt: Project Architect
Raffi Tomassian: Designer

Collaborazioni
Structural Engineer: Steven Schaefer Associates
MEP Engineers: CDS Associates
General Contractor: Turner Construction Co., Special Projects Division 
Glu-lam fabricator: Timber Systems, Toronto, Canada 

Fotografie
J. Miles Wolfã
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