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Architetture

GIOVANNI VACCARINI. Centro commerciale a Jesolo



L'area si presenta come un sito complesso in cui si intrecciano i segni della città -o meglio delle due città di Jesolo Lido e la parte "storica"- a quelli della partizione agricola e di bonifica ed a cui, inoltre, si sovrappongono i nuovi tracciati infrastrutturali (sp. 42, sp. 43, rotonda Picchi - nuovo progetto di metropolitana). Tutta la città di Jesolo, così come la maggior parte delle città costiere Adriatiche, si organizza per fasce, il cui disegno e geometria è generato dalla reiterazione del disegno della linea di costa e la cui densità edilizia è in funzione delle dinamiche socio-economiche di gerarchizzazione del territorio.


Vista da rotonda Picchi.

L'area studio rappresenta in tal verso uno spaccato significativo di queste dinamiche insediative in cui interi brani di città si sono sviluppati per accostamento di fasce successive parallele alla costa con una densità crescente nei punti notevoli (attacco al mare, via Bafile).

[24nov2001]
Con ogni probabilità la crescita del tessuto urbano nell'area studio avrebbe seguito queste linee di crescita per fasce, se queste non fossero inevitabilmente de-formate ed in-formate ad altre geometrie e giaciture che, come in una funicolare delle forze, generano risultanti che corrono secondo nuove geometrie.


Esploso.


Percorsi tematici.


Pianta dei parcheggi.


Planivolumetrico.


Pianta piano terra.


Pianta parco commerciale.


Schema aggregativo delle residenze.


Sistema ecologico-ambientale.



Viste del mdello.
L'idea di progetto tenta di gestire questa ipotesi "genetica" di sviluppo urbano per fasce, le quali si deformano, si piegano, come a sentire e registrare le nuove geometrie presenti nell'area ed indotte dalle nuove infrastrutture viarie. Un "tessuto nuovo" composto dal sovrapporsi delle volumetrie residenziali che si riallacciano e continuano il tessuto urbano esistente ad un nuovo suolo che si piega ed innalza disegnando una nuova orografia nel paesaggio orizzontale della laguna ed una nuova topografia che connota decisamente il paesaggio identificandolo come la "collina di Jesolo".


Vista dalla via pedonale interna.

La costruzione di questo nuovo tessuto -parco/urbano- definisce tutti gli spazi di relazione pubblici e privati configurandosi come una infrastruttura verde che borda le parti residenziali e che nell'innalzarsi diventa il tetto verde del "parco commerciale", tetto che termina (esattamente come in una collina tagliata da una infrastruttura viaria) con un belvedere sulla Rotonda Picchi, nuova piazza della città di Jesolo e del suo territorio.

L'idea progetto e l'idea immagine sono legate all'idea che l'intero lotto, aree aperte e parti in cui si definiscono volumi, realizzano un continuum progettuale tra pieno e vuoto, superficie coperta ed aree scoperte; un continuum in cui il disegno del suolo, del verde, i movimenti di terra costituiscono una sorta di nuovo tessuto connettivo.


Vista da via Equilio.

Il parco commerciale, oltre ad essere un sistema ambientale ed ecologico singolare, fornisce un'immagine estremamente efficace e dirompente, tale da porsi come un vero e proprio parco a scala territoriale, luogo di incontro e di leisure oltre che come area commerciale. Il sistema delle risorse ambientali è sempre presente in tutte le fasi di ideazione, costruzione e gestione dell'intero complesso. La terra l’ impianto del cantiere con tutte le opere di scavo è studiato come un sistema a pareggio del bilancio. Esattamente come per una progettazione stradale si tende ad un’eguaglianza tra scavi e riporti; la terra di scavo viene utilizzata per modellare l’intero suolo del lotto, in modo da avere una sorta di superficie naturale, artificiale segnato da piccoli dislivelli e pendenze che ne individuano le parti funzionali.








Viste del mdello.
Il tetto verde è l'elemento comunicativo ai diversi livelli di fruizione, all’ utente delle arterie di comunicazione il tetto si presenta come una grossa collina verde distintiva di un nuovo modo di insediare il territorio in cui naturale ed artificiale si combinano. L'arrivo sulla rotonda Picchi è uno dei punti cruciali di tutto l'intervento, il sistema commerciale che in gran parte si auto rappresenta come una grossa collina verde, nell'affacciarsi sulla rotonda si innalza disegnando un ampio spazio esterno coperto, sormontato da un belvedere traslucido in cui i vari livelli dell'intervento si mettono in scena insieme al sistema della mobilità veicolare della rotonda.


Sezione parco commerciale.

L'intero della rotonda è compresa all'interno del progetto come un collettore che smista il flusso pedonale proveniente dalla città; flusso dapprima drenato direttamente dalla via Bafile e le sue parallele, successivamente convogliato nella galleria del parco commerciale da cui attraverso uno scavo sottopassa la rotonda e raggiunge uno spazio ipogeo, una piazza in trincea in cui confluiscono i collegamenti per la città della musica, il Luna Park, la città dello sport e l'attuale stadio Picchi.

Giovanni Vaccarini
giovannivaccarini@tin.it
GIOVANNI VACCARINI. Centro commerciale a Jesolo

Progetto vincitore del concorso ad inviti "La porta di Jesolo".

Progettisti
Giovanni Vaccarini (capogruppo)
Daniela Brascugli
Romina Eusebi
Michele Lucatuorto
Alessandra Marsili
Danilo Romani

Ingegneria
Pierantonio Cascioli

Collaboratori
Francesca Cardelli
Gabriele Troia
Oriana Ulissi

Segreteria operativa
Rosanna Di Biase

Dimensioni
Estensione: circa 14,6 ettari
Nuova costruzione: 216.000 mc (55.000 residenziale e 161.000 commerciale/direzionale)
Giovanni Vaccarini (1966) si laurea nel 1993 con lode in Architettura presso l'Università degli Studi "G. D'Annunzio" di Pescara. Nel 1994 segue il perfezionamento post laurea in architettura del paesaggio presso la Waterloo University - Canada. È dottorando di ricerca in Composizione Architettonica XIII° ciclo presso la Facoltà di Architettura di Pescara. Ha partecipato a diversi concorsi di architettura nazionali ed internazionali conseguendo premi e riconoscimenti. Svolge l'attività di architetto in associazione sotto la sigla ESA studio con cui ha in corso attività di ricerca e di progettazione.
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