home

Architetture

KOHN, AR THEME, LSB. Torino Porta Susa



0. INTRODUZIONE. Le infrastrutture pubbliche, gli edifici e i servizi civici esprimono e rappresentano lo stato sociale, culturale e politico di una nazione. Attraverso le epoche ogni civiltà ha infatti pensato di riflettere la propria cultura nella propria "architettura" e nelle proprie "opere pubbliche". In ciascun caso ci sono state rappresentazioni di interessi diversi e ovviamente ci possono essere più affinità con alcune culture rispetto ad altre. Mohenho Daro, Atene, Roma, Machu Pichu, sono tutti luoghi ben noti per i loro spazi pubblici espressione delle istituzioni collettive.




Prospettive lato nord.

Furono tutti sforzi volti a legare l'idea di "bellezza" all'idea di "costruito", una qualità questa che oggigiorno è spesso sacrificata. Noi come progettisti abbiamo il compito di comprendere che nel progetto non esiste necessariamente solo una componente di funzionalità. Alcune città contemporanee hanno lentamente perso il desiderio di migliorarsi, sacrificando presuntuosamente la bellezza al beneficio dell'efficienza. Ovviamente non si può confondere la bellezza con la semplice decorazione. Essa è una risposta sensibile all'intrinseco "significato" di ogni progetto in ogni istituzione e diventa l'ambiente in cui le persone si identificano. L'orgoglio pubblico è una componente essenziale per le opere pubbliche. In una società democratica, il sistema dei trasporti, l'alta velocità prelude a una nuova era di scambio e ad una nuova idea di comunità, espressione dell'identità europea. La nuova stazione di Torino Porta Susa è perciò la manifestazione della vitalità e del dinamismo del Piemonte.

[15mar2002]



Prospettive lato sud-ovest  e sud.
Il progetto che presentiamo è stato fortemente influenzato dal nostro desiderio di esprimere, architettonicamente parlando, sia simbolicamente sia funzionalmente l'entusiasmo civico con un nuovo edificio la cui presenza e bellezza vuole diventare una parte di città in cui i cittadini di Torino possano trovare la propria identificazione e il proprio orgoglio. Lo spazio pubblico in una società democratica è ovviamente uno dei pilastri per il benessere di tutti i cittadini. I grandi edifici a volte diventano spazi di difficile vivibilità. Infatti, alcuni luoghi pubblici invece che essere ambienti gradevoli per i loro utenti ne accrescono il livello di ansia e di tensione. Come architetti, pianificatori e ingegneri siamo chiamati a focalizzare tali problematiche per individuare soluzioni progettuali che siano capaci di apportare benessere. Ci è sembrato importante allora che nel progetto lo spazio pubblico risultasse in equilibrio tra gli aspetti di "monumentalità" e di "informalità". Vi sono altri aspetti, non meno importanti, che nella nostra proposta progettuale contribuiscono all'idea di spazio pubblico e sono:



Principio funzionale.


1. un semplice sistema di percorsi "aperti", ossia le alternative dei percorsi
2. una chiara identificazione della struttura dell'edificio
3. un'attenta scelta dei materiali, che siano al contempo "caldi" e "comunicativi" 
4. la presenza della luce naturale e l'attenzione al trattamento della luce artificiale
5. la presenza di viste "diagonali"
6. il rapporto di dialogo tra l'edificio e l'esterno e viceversa



Atelier Bernard Kohn + ar. theme associés (Paris). Architetto franco-americano, Bernard Kohn nato a Nogent sur Marne (Francia) 20 09 1931 emigra negli Stati Uniti dove frequenta il liceo e l'università e dove ottiene il suo bachelor ed il suo master in architettura lavora in Florida per quattro anni, poi in Carolina del Nord e nuovamente in Pennsylvania, nella divisione d'urbanistica dell'Università di Yale. Si trasferisce in India nel 1962 e crea il suo studio d'architettura. Realizza diverse costruzioni pubbliche e private a New Delhi, a Ahmedabad. Nello stesso periodo fonda con l'architetto B. V. Doshi la scuola d'Architettura d'Ahmedabad di cui è uno dei direttori dal 1962 al 1969. E' membro dell'Indian Institute of Architects. Nel 1969 è chiamato in Francia dal Ministero della Cultura come consigliere pedagogico. Con l'architetto C.N. Douady, concepisce l'unità pedagogica di Cergy Pontoise: un centro di divulgazione dell'architettura ed urbanistica per politici, cittadini, professionisti e amministratori pubblici. E' stato consigliere per l'architettura al Ministero dell'Urbanistica e della Costruzione. Nel 1996 Bernard Kohn fonda con l'architetto Jean Pierre Vaysse nato a Parigi il 11 02 1956 lo studio Ar.Theme associati. Tra i progetti di Ar.Theme associati, l'ambasciata francese e Città del Messico (1996); la progettazione del Meteor-RATP a Parigi 1992-1996; il palazzo di giustizia di Clermont-Ferrand; il palazzo di giustizia di Montpellier; la programmazione per la stazione Chatelet-les-Halles a Parigi e la redazione della carta dell'architettura della nuova Metropolitana di Torino.

LSB architetti associati (Torino). Team progettuale attivo a Torino dal 1991, composto dagli architetti Giuseppe dell'Aquila nato a Torino 10 07 1965, Simone Pugno nato a Torino 01 06 1969 e Luca Pugno nato a Torino 09 10 1970 laureati presso il Politecnico di Torino, con esperienze di studio rispettivamente in Inghilterra, Spagna e Portogallo. Si occupa di progettazione dalla scala urbana alla scala architettonica sui temi degli spazi pubblici, delle infrastrutture e della movimentazione delle persone. Durante gli anni di attività ottiene diversi riconoscimenti in concorsi di progettazione nazionali e internazionali. Lavora in partnership con diverse realtà progettuali nazionali ed internazionali. Da sempre i componenti di LSB accompagnano il loro lavoro di progettazione con attività editoriali e di ricerca nell'ambito del dibattito culturale contemporaneo per la divulgazione dell'architettura. Da diversi anni LSB, in occasione di importanti lavori e di concorsi di progettazione imposta il lavoro attraverso un team progettuale denominato AREALSB. In occasione del concorso di Torino Porta Susa, l'AREALSB era costituita anche da:
> Giorgio Chiosso (nato a Mantova 16.09.1965)
> Marco Bozzola (nato a Torino 15.05.1972)
> Michele Gueli (nato a Torino 01 12 1975) 
> DDT studio - Claudio D'Addato (nato a Torino 07.12.1978) Tommaso Delmastro
(nato a Torino 25.01.1979) e Massimo Teghille (nato a Giaveno 01.03.1976) 
> Marco Testore nato ad Alessandria 08.06.1978 

RFR - SA (Paris). La società di ingegneria RFR fondata a Parigi da Peter Rice ha per obiettivo la concezione e la realizzazione di strutture eleganti rigorose e innovative. Questo tipo di lavoro, elaborato dopo svariati anni di esperienza, si colloca sulla linea di demarcazione tra l'architettura e l'ingegneria e ricerca una coerenza profonda tra le due discipline. L'equipe di RFR comprende attualmente una trentina di ingegneri e architetti appartenenti a diverse nazionalità. Questo ricco "mix" di esperienze fa si che i progetti affidati siano sempre ricchi di diversità tipologica: dai viadotti, ponti e passerelle alle sculture giganti come per la collaborazione con l'artista Frank Stella. Il campo di competenze iniziale di RFR è stato il concepimento di strutture in vetro e di coperture vetrate. Questa esperienza, unica, ha condotto RFR alla realizzazione del sistema di vetrature per le serre della Cité des Sciences alla Villette. RFR ha poi brevettato il sistema adottato assieme all'architetto I. M. Pei per la realizzazione della Piramide inversa al Carosello del Louvre. La stessa struttura brevettata è stata poi impiegata sulle facciate della stazione dei TGV dell'aeroporto Charles de Gaulle - Roissy. Parallelamente RFR ha contribuito allo studio e alla concezione dei sistemi sospesi in tela realizzati presso La Grande Arche alla Defense di Parigi. Tra gli altri progetti che hanno visto il contributo di RFR vanno annoverati: la stazione TGV di Lille, le facciate in vetro strutturale dell'aeroporto Kansai International progettato a Osaka da Renzo Piano e le vetrate sospese dell'edificio di Channel 4 a Londra. RFR partecipa regolarmente alle grandi consultazioni e ai concorsi internazionali. RFR ha preso parte al concorso di Porta Susa nelle persone di Henry Bardsley (ingnegnere e direttore di RFR) e di Niccolò Baldassini (ingegnere e architetto di RFR).

Planivolumetrico.

1. L'ARTICOLAZIONE DEL PROGETTO.

Considerazioni legate alle interrelazioni e al contesto urbano: Questa analisi implica l'ipotesi di lavorare seguendo due assi: uno longitudinale ed uno trasversale, ciascuno dei quali si colloca in uno spazio tridimensionale e si muove verso l'alto e verso il basso. L'asse longitudinale, esprime la lunghezza e la "dinamicità" della Spina Centrale. La nuova stazione di Porta Susa si estende dal fronte degli edifici della "città storica" (corso Bolzano) al fronte degli edifici situati verso la "periferia" (attuale corso Inghilterra) comprendendo il nuovo viale della Spina Centrale. Tuttavia, pur essendo una proposta "lineare", il progetto presenta una serie di elementi "curvi" che modulano lo spazio attraverso la loro ondulazione così come la sequenza dei portici (caratteristica distintiva dello spazio pubblico di Torino) modula le vie del centro storico della città.





Prospetti ovest e est.

In relazione agli standard urbanistici di copertura del lotto destinato al Fabbricato Viaggiatori la proposta progettuale valorizza al massimo il concetto di comunicazione dello spazio stradale della Spina Centrale e di corso Bolzano, ai corpi di fabbrica perimetrali situati sotto la copertura ed a quelli situati al piano stazione interrato. L'estesa copertura dell'area di accesso e di transitabilità pedonale, assicurata dalle ampie pensiline trasparenti, costituisce una soluzione flessibile in relazione alla previsione di un'ampia quota di spazio attrezzato all'aperto, in quanto capace di offrire minore dispersione distributiva rispetto alle possibili articolazioni funzionali del Centro servizi e del Terminale di trasporto, maggiore potenzialità di interfaccia dell'utenza, con il contesto di servizi offerto nel perimetro della stazione, accessibilità pedonale più ampia ed agevole, ambiente più razionale e confortevole e complessivamente più fruibile.




Viste dell'interno.


Studio della sezione tipica

1.1. SOLUZIONI STRUTTURALI DEL PROGETTO DEL FABBRICATO VIAGGIATORI. La copertura della stazione è costituita da tre gusci vetrati e due semi gusci di estremità. Ciascun guscio è costituito da: archi in mattoni pretensionati, da una struttura secondaria in legno che rilega arco ad arco,da una "pelle" vetrata (posta sui correnti secondari in legno) da un sistema di controllo nonché di schermatura della luce. La forma articolata dei gusci è solo apparentemente libera, essa invece rappresenta la sintesi fra i differenti parametri che caratterizzano la progettazione di una struttura leggera, trasparente e di media portata ed integra sinergicamente geometria, funzionamento strutturale, funzionamento architettonico e materiali.





Studi sulla distribuzione.
1.2. LA GEOMETRIA DEL FABBRICATO VIAGGIATORI. La geometria di ciascun guscio fa riferimento ai solidi di rivoluzione e nel caso particolare ad un toroide orizzontale da cui viene tagliato un pezzo secondo un piano verticale sulla Spina Centrale e secondo un piano orizzontale su corso Bolzano. Ciò genera le estremità rialzate lungo la Spina Centrale che permettono sia una visione dell'interno della stazione, dal livello marciapiede, sia una ampia superficie aperta per il ricambio dell'aria. Inoltre genera l'andamento ondulato in pianta lungo corso Bolzano che evidenzia funzionalmente i punti di ingresso della stazione. Infine la superficie, essendo il risultato di un processo di rivoluzione geometrica, risulta essere perfettamente standardizzabile: tutti gli archi hanno lo stesso raggio, tutte le intersezioni fra i correnti in legno e gli archi hanno lo stesso angolo, la superficie del guscio è suddivisibile in pannelli trapezoidali, tutti i pannelli -livello per livello- sono uguali.



2. DISTRIBUZIONE E PROGETTO FUNZIONALE.

2.1. STRUTTURA DISTRIBUTIVA DEL FABBRICATO VIAGGIATORI. Fulcro della funzionalità del complesso edilizio della nuova stazione di Porta Susa è il Fabbricato Viaggiatori, la cui centralità nell'organizzazione del comprensorio deriva dal fatto che la nuova stazione non si presenta solo come un complesso organico capace di regolare la circolazione dei treni in entrata ed in uscita ed il relativo flusso dei viaggiatori in un determinato punto della linea ferroviaria, ma anche come complessa struttura intermodale del territorio, integrata con attività commerciali e terziarie, in grado di assumere un ruolo dominante all'interno di un più vasto contesto urbano.


Pianta quota dei mezzanini.


Pianta quota atrio e biglietterie.

Il modello organizzativo cui fare riferimento per l'area di stazione va basato su opportune logiche di impostazione e di espletamento del servizio di trasporto, nell'ambito della nuova concezione commerciale del prodotto-viaggio visto come servizio integrato, offerto e distribuito sull'intero ciclo di viaggio dell'utente, costituito dalla componente di trasporto ferroviario in combinazione con altri vettori urbani ed extra-urbani, nonché da servizi complementari ed accessori. Un parametro fondamentale per il raggiungimento dello scopo è il contenuto di servizio che dovrà esprimere la nuova stazione di Porta Susa in relazione alla sua allocazione nel contesto territoriale e trasportistico, tenendo conto, in particolare, della notevole peculiarità che presenta la nuova stazione come terminale A.V. costituita dalla fusione dei ruoli di "stazione porta" e "stazione urbana", i quali, in molte città europee, sono distinti ed alternativi. Sotto questo aspetto, le prestazioni di servizio della Stazione dovranno soddisfare sia il viaggiatore che tenderà a trascorrere solo il tempo necessario all'interscambio e per il quale saranno molto importanti le dotazioni di servizi di mobilità per il collegamento con l'area urbana e con i terminali di altri vettori di trasporto, sia l'utente al quale si adegua meglio il modello di stazione come "centro di servizi" aperta ai visitatori e con notevoli dotazioni non strettamente legate al viaggio, a cominciare dai servizi commerciali.



Schemi della mobilità.
2.2. INTERRELAZIONI FUNZIONALI. Nel Fabbricato Viaggiatori, le interrelazioni sono complicate dall'applicazione del moderno concetto di Stazione aperta, in cui coesistono le esigenze estremamente contrastanti:
A. dell'utente viaggiatore in senso stretto, che ha un ciclo di attività ben preciso da compiere nei tempi più brevi possibili lungo percorsi preferenziali, ottimizzati in termini di minore lunghezza e che richiede una serie di servizi di viaggio, accessori ed opzionali sempre più completa distribuiti nello spazio e nel tempo secondo logiche standard.
B. dell'utente visitatore che invece ha un ciclo di attività assolutamente imprevedibile, che oltre ad essere il fruitore programmato di uno qualsiasi dei servizi presenti nel contesto della stazione, è attratto dalla prospettiva di trovare nel centro servizi annesso alla stazione continue novità di tipo intrattenitivo e commerciale. Per tale tipo di utente, la molla ideale per la fruizione è rappresentata dal layout mobile e continuamente variabile, dalla mostra permanente, dall'attrazione culturale e folkloristica, nonchè da un palinsesto pubblicitario ed informativo il più completo ed articolato possibile.

Il soddisfacimento di esigenze così opposte non è agevole e può essere conseguito solo attraverso un progetto estremamente razionale e flessibile della Stazione. Gli spazi d'impiego sono stati localmente modulati in relazione alle specifiche esigenze funzionali, ma al tempo stesso si è fatto in modo di seguire andamenti distributivi coerenti con le articolazioni richieste dalle diverse tipologie di utenti. A tale scopo, le aree corrispondenti ai nuclei funzionali sono state appositamente concentrate o distribuite ai diversi livelli del complesso in modo da applicare razionalmente i criteri di fondo e raggiungere i migliori risultati in termini di implicazioni interrelazionali. Nella Torre, le problematiche di relazione tra le varie funzioni previste dal programma d'uso sono legate alla molteplicità delle tipologie di servizio (due alberghi, residence, uffici, commercio…), all'autonomia distributiva e gestionale richiesta per tali tipologie, ai rapporti dimensionali. Dette problematiche sono state risolte ricorrendo all'articolazione strutturale dell'edificio che si presenta estremamente flessibile, con una suddivisione dei volumi in tre parti sia in planimetria che in senso verticale che predispone al superamento di tutti i problemi di relazione sotto i vari aspetti dell'architettura, della distribuzione funzionale e della sicurezza.



KOHN, AR THEME, LSB. Torino Porta Susa

Concorso internazionale per la progettazione del nuovo fabbricato Viaggiatori FS di Torino Porta Susa e di una Torre da destinare a servizi. Torino, settembre 2001

Composizione del TEAM Progettuale "MULTITECH"

Progetto architettonico:
atelier Bernard KOHN - Villeneuvette (capo gruppo)
arch. Bernard Kohn

Con:
AR THEME associés - Parigi 
arch. Jean Pierre Vaysse
LSB architetti associati - Torino
arch. Giuseppe dell'Aquila 
arch. Simone Pugno 
arch. Luca Pugno 

Team dell'AREALSB
Giorgio Chiosso (collaboratore alla progettazione architettonica e cad designer)
Marco Bozzola (collaboratore concept designer e cad designer)
Michele Gueli (cad designer) 
DDTstudio (3d modeling designer)
Claudio D'Addato, Tommy Delmastro, Massimo Teghille, Marco Testore (cad designer)

Partner strutturali:
RFR SA - Parigi
ing. Henry Bardsley e ing. Niccolò Baldassini

Partner impiantistici:
GEODATA SpA - Torino (per la parte di competenza geotecnica)
ing. Piergiorgio Grasso
ENGECO Srl - Napoli (trasporti e impianti elettrici)
prof. ing. Luigi Battistelli 
PRODIM Srl - Torino (impianti HVAC)
ing. Matteo Bo
CSST SpA - Torino (simulazione flussi e circolazione persone e cose)
ing. Roberto Garino
ing Giuseppe Amaro - Torino (impiantistica antincendio)
> LSB
> RFR SA
> ARCHITETTURE

per partecipare alla rubrica architetture
scrivete alla redazione di Arch'it
redazione@architettura.it


laboratorio
informa
scaffale
servizi
in rete








© Copyright DADA architetti associati
Contents provided by iMage