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DARÒ&DARÒ ACA. Terra Marte |
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Bruno e Mattia Darò presentano il grande percorso espositivo, dal titolo Terra Marte, realizzato per conto di Alenia Spazio in occasione del FuturShow di Bologna (19-21 Aprile 2002). Ispirato dalle utopie degli Archigram e dall'universo figurativo di Yves Klein, è un progetto che, con le sue suggestioni futuristiche, assume l'illusione di un viaggio dalla Terra fino a Marte, tutto ambientato in spazi di un avvolgente blu elettrico. |
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La cultura degli anni '60: Yves Klein, i POP, l'Optical, gli Archigram sono stati i nostri riferimenti figurativi per la grande installazione che abbiamo avuto l'opportunità di curare per Alenia Spazio con Eutelsat, ESA, Marsh Assicurazioni, Air One, Galileo Industries, Agusta, Fondazione Marconi e RAI Sat Art al FuturShow 3002 di Bologna. Vista la grande area a disposizione (quasi 3000 mq) e i diversi temi che dovevano comporre l'allestimento, abbiamo pensato più ad un insediamento complesso che ad un edificio singolo, come una micro-città composta di eventi dove il colore blu diventa l'elemento unificante. Le aree sono disposte secondo una serie di temi strutturali: Stato del Pianeta, Sicurezza del Pianeta, Telecomunicazioni, Scienza ed Esplorazioni Planetarie, Fantascienza e la Galleria degli Eroi. |
[10jun2002] | |||
Tutto inizia con il Tunnel di Proiezioni lungo 40 m in cui si proietta un filmato di montaggio realizzato con materiali della Biennale d'Architettura del 2000. Usciti dal Tunnel ci si trova nella prima area dedicata all'ambiente, un rettangolo di metri 16x19,50 attraversata da una struttura metallica alta 7 metri su cui sono appese le grafiche e incastrati i modelli dei satelliti progettati per il monitoraggio dell'ambiente. La struttura contiene anche uno schermo a led, in cui i visitatori si vedono tra i ghiacci o nella savana mediante il procedimento del chroma-key. In un angolo un enorme cesto metallico di rifiuti tecnologici ci ricorda il problema dello smaltimento.
Al di là della struttura metallica è parcheggiata la Biga, la piccola vettura ecologica che Giugiaro ha studiato per il Comune di Torino. |
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La seconda area dedicata alla sicurezza troviamo un relitto di automobile completamente dipinto di bianco, il fantasma degli innumerevoli incidenti stradali, allude alla possibilità di avere i traffici stradali, marittimi e aerei assistiti dal satellite (Galileo); un muro crollato dipinto di blu (altro elemento pop-didascalico) chiama l'attenzione sulla subsidenza che può essere monitorata dal satellite. Sulla struttura metallica sono i satelliti della sicurezza Galileo e Sicral. L'eliambulanza dell'Agusta per la sicurezza medica. L'apparato Marconi Mobile per le comunicazioni militari da campo. |
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La terza area, quella delle Telecomunicazioni, ospita uno spazio Eutelsat, la piattaforma satellitare e a seguire la postazione dj di RadioVitaminic e una piccola arena dedicata alla didattica via satellite (l'e-learning). Dopo aver analizzato e conosciuto i contributi che la tecnologia spaziale apporta alla terra si inizia l'esplorazione del sistema solare. Sulla struttura metallica, sono appesi i modelli delle sonde spaziali e quindi la ricostruzione del modulo che Alenia Spazio costruisce per la Stazione Spaziale Internazionale. Saliti nel modulo inizia il viaggio simulato verso Marte, prima tappa la Stazione Spaziale, quindi la discesa sul suolo marziano ricostruito nella grande sfera di alluminio trattato. |
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Il passagggio dalla Scienza alla Fantascienza avviene tramite la Macchina del Tempo, quella del film "Back to the Future" (design Giugiaro), che si trova all'entrata dello Sleeping Cinema, un grande contenitore dove si può assistere sdraiati ad un filmato ottenuto montando spezzoni di film di fantascienza (Mars Attacks, La Guerra dei Mondi, Total Recall ecc.). L'allestimento finisce con la celebrazione degli Eroi dell'Umanità e del Progresso, simbolizzata dalla ricostruzione della macchina volante, di proprietà della Finmeccanica, che Leonardo progettò per permettere all'uomo di volare e dall'aquilone che Marconi usava per alzare l'antenna delle sue prime trasmissioni radio. Infine la Galleria degli Eroi, con i monumenti video dedicati a molti degli Eroi dell'Umanità (Prometeo, Ulisse, Archimede, Marco Polo, Cristoforo Colombo, Leonardo da Vinci, Galileo Galilei, Guglielmo Marconi, Marie Curie, Rita Levi Montalcini, Albert Einstein, F.lli Wright, Yuri Gagarin, Laika, Neil Armstrong). Tutta l'area dell'istallazione è arricchita da elementi di arredo: postazioni computer bianche e blu, cubi destinati ad uffici e regie tecniche, realizzati in pannelli blu e pannelli in policarbonato alveolare, il TV-lounge (postazione video con seduta), aiuole di fiori blu (omaggio ad Yves Klein, le sue "foreste di spugne" monochrome). |
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L'installazione evoca un futuro in cui i sogni del progresso più spettacolari (l'esplorazione spaziale, la scoperta di nuove creature o addirittura la possibilità di viaggiare nel tempo) convivono con le nuove potenzialità che la tecnologia dello spazio permette di dedicare alla conservazione del nostro pianeta (tutela dell'ambiente, la sicurezza e la facilità nelle comunicazioni), tutto in una sorta di atmosfera giocosa, effimera e diffusa. darò&darò ACA daro.daro@flashnet.net |
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DARÒ&DARÒ ACA. Terra Marte |
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Progetto: darò&darò A.C.A. Collaboratori: Annalisa Curreri e Diego De Conca Allestimento: Sabatini Group Viaggio Virtuale: NoloStand Tecnologie: Euphon |
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La struttura di progettazione
darò&darò A.C.A. nasce a Roma nel 1998 per iniziativa di Bruno e Mattia Darò. Essa si lega da subito all'Alenia Spazio, con la quale inizia un rapporto continuativo di progettazione degli stand per le fiere internazionali. Rivolge la sua attenzione principalmente alla realizzazione di architetture effimere e progetti d'immagine, credendo nel valore della costruzione temporanea e alla sua attualità. Gli stand realizzati hanno girato le più importanti fiere internazionali (Futurshow a Bologna, Telecomp al Cairo, SMAU a Milano, IBC ad Amsterdam, IAF di Rio de Janeiro, International Space Symposium a Washington) dove hanno ottenuto importanti attenzioni e riconoscimenti ufficiali. Hanno lavorato anche per IBM, Telecom, Enel, ASI, ESA, Eutelsat, RAI. Bruno Darò. Nato a Roma (1943), laureato in architettura all'Università "La Sapienza" di Roma nel 1969. Socio fondatore della Tecnark Italia S.p.A. dal 1970, con la quale ha redatto numerosi progetti edilizi e urbanistici pubblici e privati, svolgendo anche numerose direzioni dei lavori. Ha progettato e diretto la realizzazione di scenografie per il cinema e numerosi stand espositivi in Italia e all'estero. Ha svolto attività didattica nella Facoltà di Architettura dell'Università La Sapienza di Roma. Progetti e scritti sono apparsi su alcune tra le maggiori pubblicazioni del settore. Suoi lavori sono stati esposti in importanti mostre di Architettura. Mattia Darò. Nato a Roma (1973), laureato in architettura all'Università "La Sapienza" di Roma nel 2000. Fondatore del progetto AzzerO, gruppo di lavoro sull'architettura, nato nella facoltà di Roma intorno alla redazione della rivista di studenti "IntegrA", che si occupa di vari progetti creativi: immagini, installazioni, allestimenti, concorsi di architettura e design, pubblicazioni di riviste. Ha partecipato a numerosi concorsi d'architettura nazionali ed internazionali e ha pubblicato articoli su diverse riviste. Nel 2000-01 ha lavorato per Zone Attive all'organizzazione del Premio Internazionale d'Architettura "Francesco Borromini", istituito dal Comune di Roma. |
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