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Architetture

MKT.A. Stazione, albergo e uffici per Porta Susa



CONCETTO. Il punto di partenza nella progettazione del centro culturale è stato innanzitutto il luogo: Torino. Ci è sembrato doveroso inserirci in questa città rispettando e amplificando le sue caratteristiche. Pensando alle città di oggi, pensando a Torino e alla sua stratificazione storica, pensando alla destinazione del progetto; ci è venuto naturale operare un processo di immaginazione a ritroso nel tempo.





[13aug2002]
Abbiamo immaginato le trame scavate, che nella città sono rappresentate dalle strade, dalle piazze, dalle trame di nessuno, come solchi erosi da fiumi di traffico o dall'incuria umana. Abbiamo visto i crateri lunari aprirsi e richiudersi, abbiamo scavato, scomposto e ritrovato le tracce, abbiamo felicemente abbandonato la città dell'ultimo secolo e faticosamente ci siamo incamminati in un disordine dall'ordine sottile e straordinario.

Ecco dunque formarsi una piattaforma, una striscia verde, paesaggio incontaminato, lunare, che pian piano si muove, si piega fino ad alzarsi e a creare un incidente. Il luogo ideale dove un'architettura può esistere è quello dove si determina un'interruzione, un incidente appunto, un momento di sospensione del metabolismo urbano. Il cielo di questo nuovo millennio ci dà la possibilità di ritrovare architettura, arte, paesaggio, spiritualità, poesia, motivazioni.


Il progetto si può riassumere in tre elementi.
1. IL VOLUME ORIZZONTALE – 2. LA STRISCIA VERDE – 3. IL VOLUME VERTICALE.

Abbiamo scelto di caratterizzare la Stazione con una forte orizzontalità e dinamicità, che si contrappone alla verticalità della torre creando una tensione che la superficie verde unisce e concilia.



Naturalmente tutte le scelte espressive derivano da necessità di carattere funzionale.
STAZIONE: Orizzontalità – Dinamicità – Trasparenza
ALBERGO: Verticalità – Facciata Verde – Esposizione Sud – Scultura - Simbolo
UFFICI: Verticalità – Trasparenza – Segnale urbano – Skyline
VERDE: Funzionalità tecnologica – Confort ambientale – Simbolo – Scultura
Per ogni uno di questi sono stati studiate e sviluppate soluzioni per la struttura, le tecnologie e la funzionalità.





LA SUPERFICIE VERDE. La superficie verde è un sistema che unisce gli elementi del progetto. Essa muove come unonda verde, comincia dal livello stradale salendo sulla stazione, dopodiché ritorna a quota 0.00 per poi risalire seguendo la verticalità della torre. Tale superficie è un grande parco nella città, un giardino orizzontale, momento di pausa, di respiro, nel cuore di Torino, che quando comincia a salire in verticale perde alcune delle peculiarità tipiche di un’area verde per acquisirne altre che sono proprie di una scultura, una scultura del verde; simbolo immagine che agisce sull'immaginario collettivo, del passante, del viaggiatore.






La superficie verde conferisce una forte identità al luogo che permette al fruitore di vivere un'esperienza, un'emozione indelebile. La Stazione di porta Susa non è solo un nome ma è una precisa immagine incisa nel nostro inconscio. I viaggiatori e gli abitanti camminano nel verde guardando il giardino verticale o subendone la sua presenza. Questa striscia verde inoltre permette di dividere funzionalmente e compositivamente le varie parti del progetto: stazione – albergo – uffici.



IL SISTEMA DEL GIARDINO PENSILE (TETTO VERDE). La parte orizzontale del verde sarà quindi un giardino pensile. Le peculiarità dei tetti d'erba sono notevoli. Permettono anzitutto un notevole risparmio energetico abbassando notevolmente i costi di gestione. In generale un tetto di cemento riflette il 20/35% dell'energia termica del sole, i restanti 65/80% passano invece nel solaio. Viceversa, un tetto verde lascia passare nel solaio solo l'8/10% dell'energia termica del sole, questo a causa dell'evaporazione dell'acqua dal suolo e del notevole effetto isolante della terra. Su un tetto d'erba la temperatura estiva in genere non supera i 25°, contro gli 80° di un tetto tradizionale. In inverno, il giardino pensile avrà un effetto contrario a quello estivo; la terra tratterrà l'energia termica al suo interno ed inoltre diminuirà gli effetti devastanti che la pioggia acida ha sul cemento permettendo così di allungare la durata ottimale della struttura. In più erba, alberi, arbusti riescono a trattenere una parte considerevole delle polveri sottili che vagano nell'aria, e che sono le più pericolose per la salute.

Abbiamo cercato di espandere il più possibile la zona di verde fino a farla entrare nel nostro progetto. Abbiamo piantato nuovi alberi ed essenze scelti cercando di dare un colore diverso al parco a seconda delle stagioni. Un'area verde quindi che muta in continuazione rivelando mille sfaccettature colori e luci proprio seguendo l'esempio della città. La geometria e il modo in cui sono state piantate si inserisce bene con la linearità degli alberi preesistenti e va a contrastare il movimento e la casualità del prato verde. Anche il prato, quindi, con le sue rugosità, colline, crea delle ombre cangianti che contribuiscono a creare un'atmosfera sempre nuova e interessante. Pochi percorsi lineari in pietra tagliano la superficie sempre per contrasto -linearità su rugosità- e suggeriscono percorsi indimenticabili.


TORRE. La torre dell'altezza di 100 m. è divisa in due verticalmente. Una parte è costituita dagli uffici, l'altra parte è l'albergo. La parte degli uffici si trova a sud, ed ha una doppia facciata attiva basata su un sistema di oscuramento automatico con cui controlla la luce del sole. La parte dell'albergo si affaccia principalmente a nord ed ha una parete di verde, un giardino verticale. Abbiamo quindi un grosso contrasto espressivo in facciata che dipende dalla funzione della torre. Le facciate est e ovest sono come sezioni che scoprono la relazione tra la torre e il verde, tra lo stretto volume di vetro degli uffici e la scultorea forma verde dell'albergo. Questa torre mette in relazione due funzioni diverse sottolineate da due proposte espressive contrastanti, ma fuse insieme per creare un'immagine che fa del contrasto la sua forte identità. Luci e ombre, linee rette e curve, volumi snelli e tozzi, materialità ed immaterialità, tutti questi contrasti creano sempre una diversa reazione alle grande varietà delle luci del giorno e della notte riuscendo così ad avere un risultato espressivo cangiante e con una forte identità. Questa torre sarà come una scultura che simboleggerà Torino; la natura e la città, realtà quanto mai a stretto contatto in questa città, sempre pronta ad accendersi con riflessi sempre nuovi al primo raggio di luce del sole. Nonché nuovo Landmark per viaggiatori ed abitanti.








LA FACCIATA UFFICI. La facciata degli uffici è una doppia facciata attiva con un vetro singolo e un doppio vetro accoppiati. Questa facciata ha un sistema di ventilazione naturale, e permetterà di diminuire notevolmente i costi di gestione derivanti dall'impianto di condizionamento. La facciata attiva dispone di una "veneziana" automatica in alluminio, che riflette l'energia termica del sole e controlla la quantità della luce naturale necessaria ad un ottimo comfort ambientale. Il vetro interno è una porta a due battenti a tutt'altezza, apribile. Il vetro esterno è invece fisso. E possibile far circolare l'aria calda fuori dall'apertura in estate ed avere un risparmio di energia in inverno perché la double skin facade accumula l'aria calda.







LA FACCIATA ALBERGO. La facciata dell'albergo è costituita da una facciata tradizionale in vetro e cemento a cui è applicata una griglia metallica su cui crescono dei rampicanti piantati su delle vasche di terra, dotate di innaffiamento automatico, che trovano spazio ogni due piani tra la griglia e il vetro. In certi piani la distanza tra la griglia e il vetro aumenta per lasciare lo spazio necessario a dei piacevoli balconi all'ombra dell'edera, con vista su Torino. Questo progetto di facciata è un disegno particolarmente funzionale. Infatti la griglia metallica e i rampicanti funzionano come dei brise-soleil naturali, bloccando parzialmente la luce del sole, che a sud è particolarmente presente, e permettono di raffreddare notevolmente l'edificio. Inoltre le piante assorbono i gas nocivi inquinanti che trattengono il calore, e emettono ossigeno che ha un effetto di raffreddamento. Stiamo pensando di usare "Hedera spp". Hedera spp è una pianta sempreverde, forte e particolarmente adatta ad un clima rigido e con grossi sbalzi di temperatura.



SERVIZI COMMERCIALI CITTÀ. Lo spazio commerciale è una scatola di vetro delle stesse dimensioni del volume degli uffici ma posta orizzontalmente che galleggia sul centro viaggiatori. È aperta ai viaggiatori e agli abitanti che possono entrare dalla stazione, dalla piazza o dal giardino. La scatola buca il verde ed è posta in posizione disassata rispetto alla striscia d'erba, allineandosi con il volume verticale degli uffici. Così facendo, porta il prospetto pubblicitario più all'esterno lungo la spina. L'immagine architettonica della stazione esprime una grande dinamicità che può essere notata anche dai distratti automobilisti. 



LA FACCIATA. La facciata del volume di vetro orizzontale è composta da un pannello interno satinato e un vetro esterno trasparente. C'è un sistema di illuminazione artificiale fra questi che permette al tempo stesso di illuminare delle insegne pubblicitarie e di creare dei giochi di luce.

MKT.A. Stazione, albergo e uffici per Porta Susa



Il progetto è stato sviluppato nel 2001 in occasione del concorso di progettazione del Fabbricato Viaggiatori della nuova stazione ferroviaria di Torino Porta Susa e di una Torre destinata a servizi ricettivi ed uffici.
Lo studio MKT.A è stato fondato nel giugno 2000 da Michele Crò (Roma, 1968), Kristian Sullivan (Cork, 1974) e Takumi Saikawa (Nigata, 1974) per partecipare al concorso internazionale per la nuova biblioteca civica di Torino (progetto passato alla seconda fase). I tre membri fondatori di MKT.A si sono conosciuti nel 1998 lavorando nello studio di Massimiliano Fuksas a Roma, lavorando a molti progetti, diversi per tipologie e fasi progettuali (concorsi, preliminari, definitivi, esecutivi). Dal dicembre 2000 MKT.A ha partecipato a numerosi concorsi di architettura, ottenendo premi e riconoscimenti.
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