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ANTONELLA SONIA PERIN / AMGOD#N. Uffici POOL Factory a Roma



La casa delle formiche

È raro che un mondo virtuale, splendidamente artificiale come può essere solo quello di un cartoon animato al computer, debba incrociare uno spazio fisico, reale, nella sua consistenza materiale come nella gente che lo abita e nelle attività che vi si svolgono. Musei, esposizioni, fiere e soprattutto theme parks, dove i personaggi dei cartoni appaiono accanto agli umani, sono spazi pubblici, regolati e pensati per essere attraversati secondo percorsi stabiliti. Nessuno ovviamente abita a Disneyland, né i turisti e neppure quei tipi vestiti da Topolino e Pluto. Ma nessuno neppure lavora a Disneyland (forse tranne i bigliettai all'ingresso), poiché tutti compaiono a recitare una parte che renda omogeneo lo spettacolo: i turisti fanno i turisti, i tipi mascherati fanno Topolino e Pluto, le sagome in cartapesta riproducono, a fatica, le ambientazioni delle loro avventure, ecc.

[07nov2002]






Eppure è la dimensione intima, a volte domestica, dei cartoon a cui gli spettatori, grandi e piccoli, si appassionano. Quella fatta di oggetti tondi e colorati, elastici e luminosi, dalle forme gonfie e sode che fanno il verso ad una realtà "sotto cortisone", e ne accentuano la bellezza plastica e surreale. Una realtà popolata di oggetti, animali e persone dal carattere esplicito, dall'atteggiamento schietto, dall'espressione sempre vivida e comunicativa.

Fuori da ogni metafora sono proprio questi i caratteri dei nuovi uffici progettati da Antonella Sonia Perin per POOL Factory, una società all'avanguardia nel settore della character animation, a cui si devono, tra gli altri, i celebri spot delle formiche della Carta Camomilla e della particella 'solitaria' di sodio dell'acqua Lete.

Un progetto di Character Animation è un lavoro di squadra paragonabile alla realizzazione di un film, dove sono messe in gioco moltissime professionalità e talenti diversi. Gestire e organizzare tempi, risorse e costi rappresenta una difficoltà impegnativa. POOL Factory ha sempre investito nella formazione e nella differenziazione dei ruoli, portando lo studio a raggiungere quella "massa critica" che oggi consente, attraverso diverse professionalità (grafici, illustratori, scultori, modellatori, animatori, fotografi, sceneggiatori, sistemisti) di produrre immagini digitali animate. POOL Factory realizza cartoni animati in computer grafica, gestendo tutto il processo produttivo che va dall'idea alla stampa su pellicola. POOL Factory ha tra i suoi clienti RAI, Harold, Ford, Technip, Telecom Italia, FAO, Sovrintendenza ai Beni Culturali del Comune di Roma, e si occupa anche di autoproduzioni per il mercato televisivo. Alcune tra le più conosciute produzioni POOL (Regina Carta Camomilla, Acqua Lete) hanno visto lo studio collaborare con artisti americani che hanno dato vita, tra gli altri, a "Titanic" "Il Grinch" e "Xmen".




Lontano da ogni riferimento ad ambienti di lavoro astratti e opalescenti -così frequenti nel mondo della produzione del virtuale- gli spazi dove si svolge la vita di POOL rispondono tutti a requisiti e attività ben specifiche.



Tutti hanno nome e cognome, un assetto formale ben preciso, persino materiali e colori che ne riflettono in qualche modo la funzione. Ma nessun elemento è in sé posticcio; niente maschere e pochi belletti, che danno il tono caldo e accogliente ad uno spazio di lavoro che è un laboratorio (di idee prima che di forme animate) attivo quasi 24 ore su 24, che vorremmo chiamare "casa" se questo non rischiasse di equivocare la professionalità e l'efficienza di tutto il gruppo di lavoro.

Nella hall d'ingresso si affacciano alcuni tra gli spazi principali. Accanto gli uffici amministrativi c'è la "sala gialla", detta anche "sala Kubik": un omaggio insieme a Kubrick e a Rubik (quello del cubo magico), in cui il quadrato ne costituisce l'unico modulo di arredo. Interamente di colore giallo, che induce alla maggior efficienza mentale, la sala Kubik è allo stesso tempo il luogo dell'autoapprendimento –POOL organizza sistematicamente corsi interni di aggiornamento sulle diverse tecniche di animazione– e lo spazio del relax dove un Marshall JCM 850 accanto ad una Fender Stratocaster sono a disposizione per una session antistress.

La sala riunioni, realizzata con una parete a doppia curvatura di doghe in policarbonato piegato a freddo, è una grande superficie luminosa che accoglie uno spazio riservato, "dove il tempo -dichiarano quelli di POOL- si può fermare ad aspettarci". Clienti e consultant si siedono intorno al tavolo ellittico, disegnato da Maurizio Gaibisso di Cip&Ciop Design, la cui struttura ricorda uno scheletro di nave (da cui il nome collodiano di "Ventre di Balena" della sala), ma che in realtà nasconde in ogni 'ramo' una porta di rete, presa elettrica e una linea cuffia per traduzioni simultanee.







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L'"Arena" è il luogo dove la POOL crew svolge il lavoro quotidiano di produzione digitale. Venti postazioni di lavoro (più dodici supplementari) sono disposte in 320 mq, ai piedi di otto "monoliti" ognuno dei quali regge un trittico policromo che alimenta (elettricità, connessioni di rete, illuminazione, impianto audio) i banchi di lavoro 'personalizzati' -disegnati da Massimo Rizzuto di Cip&Ciop Design- che sono collocati alla base dei monoliti stessi. Ma il vero transito dalla dimensione reale al mondo dei personaggi di POOL, avviene nella "sala MoCap": un ambiente che ospiterà a breve la Motion Capture Machine, una sorta di scanner in grado di digitalizzare i movimenti di mimi, attori e atleti, per trasferirli nelle azioni dei pupazzi virtuali. Una stargate dove la "vita delle formiche" si animerà ancora di più dell'attività della POOL factory.

Gabriele Mastrigli
gabriele.mastrigli@iol.it
ANTONELLA SONIA PERIN / AMGOD#N. Uffici POOL Factory a Roma

Progetto architettonico:
Antonella Sonia Perin / amgod#n

Design arredo:
Maurizio Gaibisso, Massimo Rizzuto / Cip&Ciop Design

Impresa:
Edil 2007

Impianti elettrici:
Tecno electric

Cronologia:
2001 progetto, 2001-2002 realizzazione

Localizzazione
Clivo Rutario, 53 Roma

dati dimensionali:
sup.: 500mq

foto:
Luciana Paris

amgod#n è Alessandro Baldoni, Sabrina Cantalini, Giuseppe Catania, Stefania Ciuffoli, Adelaide Di Michele, Adriana Feo, Gabriele Mastrigli, Antonella Sonia Perin, Giuseppe Troccoli. amgod#n si costituisce a Roma nel 1999. Gli architetti che ne fanno parte condividono uno spazio di lavoro e di riflessione quotidiano, intrecciando e confrontando i propri percorsi professionali e di ricerca. Selezionato nel concorso Città: Terzo Millennio per la 7. Biennale Architettura di Venezia nel giugno 2000, amgod#n ha presentato il proprio lavoro agli incontri Stanze aperte: dialoghi sull'architettura italiana organizzati a Milano dall'Ordine degli Architetti e dalla Galleria AAM nel settembre 2000. Nel 2001 ha ottenuto il primo premio al concorso Europan 6 per i siti di Catania e Seregno, e ha partecipato ai concorsi ad inviti per il nuovo Infospazio DARC alla Biennale di Arti Visive di Venezia e per l'Infopoint XXT per la Triennale di Milano. Nel 2002 il gruppo ha preso parte alla mostra 50 nuova architettura italiana: due generazioni a confronto (Graz, Praga, Berlino), all'European seminar on young architects ad Anversa e a BEYOND MEDIA/OLTRE I MEDIA, 6° festival internazionale di architettura in video di Firenze.
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