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ANTONIO BARBIERI, FRANCESCO GAZZOTTI. Strutture effimere per i parchi dell'EUR





CONCEPT. Il primo obiettivo della nostra proposta è la semplicità del sistema: un "kit di montaggio" costituito da pochi elementi e principi di assemblaggio: una struttura in acciaio, piani orizzontali e verticali costituiti da pannelli di facile assemblaggio, un pacchetto di copertura prefabbricato. Si è ritenuto di poter offrire la massima flessibilità d'uso lavorando sulla più elementare delle griglie, quella dei quadrati. Dunque un dispositivo basato sulla modularità, che si presti ad essere interpretato, combinato e composto in base ai caratteri dei contesti scelti e ai programmi funzionali che saranno ritenuti necessari per attrezzare i quattro parchi dell'EUR, ma anche modificabile nel tempo: l'autonomia costruttiva dei singoli moduli permette facilmente l'eliminazione, lo spostamento o l'aggiunta di una o più unità, qualora se ne presenti l'esigenza.


Contesti.

[10nov2003]
L'obiettivo di integrazione leggera col contesto-parco è perseguito attraverso un progetto di piani bidimensionali anziché di volumi: all'interno il sistema di soppalchi libera e articola gli spazi, all'esterno le soluzioni di facciata provocano uno straniamento percettivo volto a negare la rigidità delle composizioni volumetriche.


Composizione piani.

Vetro, specchi, erba: giochi di luci che attraversano superfici in vetro o rimbalzano attraverso membrane specchianti, cambiano colore con il cambiare delle condizioni atmosferiche, provocano sensazioni e suggestioni sempre diverse. L'immagine ottenuta accusa una totale perdita di riferimenti: il gioco delle riflessioni è il gioco del camaleonte che adotta sempre il colore del giorno e delle condizioni ambientali, lucido o opaco, vero o deformato. L'elemento prato geometrizzato e campionato è operazione di copy-and-paste di porzioni di contesto riportate sulla facciata che, combinate con quelle filtrate dal vetro o riflesse dallo specchio, risolvono la pelle dell'architettura in medium/mosaico in cui contigue trasparenze, proiezioni e decontestualizzazioni inducono a una rielaborazione della volumetria, determinata non dalla propria fisicità ma dall'incoerenza dell'immagine rispetto alla logica canonica della visione.



GEOMETRIA ELEMENTARE. Il modulo base è un cubo di 5m di lato. I cubi possono essere combinati secondo il principio del gioco del Domino.


Logica del progetto.

SUPERFICI UTILI. Per ogni modulo sono sfruttabili due livelli. Il piano a quota +2.50 può essere sfruttato per intero o parzialmente, articolando i vuoti interni e creando aree a doppia altezza. La superficie utile può così variare da 25mq (min) a 50mq (max).

STRUTTURA MODULARE. La struttura portante è in acciaio ed è composta da profili scatolari da 100mm –L=5.00m- (montanti) e da travi HEB 100 –L=4.60m- (traversi).


Sezione.

FACCIATE IPERSUPERFICIALI. Sulle superfici esterne, che sono composte da pannelli modulari di 2.50x1.00m si realizza la relazione col contesto naturale (trasposizione) mediante 3 tipi di materiale: erba = campionamento; specchio = riflessione; vetro = trasparenza.

Antonio Barbieri, Francesco Gazzotti



descrizione tecnica

struttura:
- fondazioni: plinti in c.a. da 30x30x50cm (h) predisposti con staffe per il fissaggio dei montanti
- montanti: profili scatolari da 100mm L= 5m
- traversi: travi HEB 100 L=4,60m predisposti con piastre di fissaggio ai montanti
La struttura di ogni modulo è autonoma, questo permette un facile assemblaggio tra i moduli, e una trasformabilità delle configurazioni nel tempo.

piani:
- piano terra: rialzato rispetto al suolo di 16cm in modo da ottenere un corretto isolamento e avere a disposizione un vano libero per l'organizzazione degli impianti
- soppalchi: pannelli in listellare di legno appoggiati su orditura di travetti a T imbullonati ai traversi
- scale autoportanti: struttura composta da due C in acciaio (h=26cm), pedate in vetro fissate su profili a L
- copertura: pannelli prefabbricati in calcestruzzo con coibentazione interna in stiferite (3cm) e trattamento impermeabilizzante in guaina catramata. Pendenze 2% ai 4 angoli. Gronde lungo i 4 lati. I pluviali sono contenuti nei montanti della struttura e scaricano direttamente nel terreno.

facciate:
- Pannelli di dimensioni 2,5 X 1m, montati su telaio realizzato in profili d'acciaio uguale per forma e variabile nella dimensione per i 3 tipi di rivestimento:
1. pannelli in vetrocamera. Alcuni saranno apribili rispetto ai lati verticali o orizzontali (in questo caso attraverso un sistema di pistoni idraulici).
2. Pannelli rivestiti in manto erboso. Sono composti da un sandwich legno-coibentazione, impermeabilizzazione, strato di spugna attraverso il quale un sistema di irrigazione capillare consente l'alimentazione di un manto erboso pensato quale prolungamento in verticale della superficie del parco.
3. Pannelli di specchio. Si compongono di un sandwich legno-coibentazione, una lamiera di acciaio di sicurezza, uno specchio.
ANTONIO BARBIERI, FRANCESCO GAZZOTTI. Strutture effimere per i parchi dell'EUR

Progetto sviluppato nel luglio 2002 per il Concorso nazionale di idee per la riqualificazione dei parchi dell'EUR Spa. Il progetto ha ricevuto una segnalazione della giuria.

architetti:
Antonio Barbieri (capogruppo)
Francesco Gazzotti (progettista)
Antonio Barbieri (Firenze 1965). Project assistant e successivamente associato dello Studio Claudio Nardi Firenze, dal 1998 svolge la libera professione nell'ambito dell'interior design, dal 1999 è consulente di Gucci per la progettazione di negozi, uffici e spazi espositivi, da cui ha avuto incarico per il progetto generale di risistemazione degli ingressi, dei fronti e del parco del complesso stabilimenti e sede amministrativa a Firenze. Dallo stesso anno collabora attivamente con la cattedra di Arredamento e Architettura degli Interni presso la Facoltà di Architettura di Firenze. Attualmente sta curando la nuova immagine Valleverde di cui è in fase di realizzazione il negozio per l'aeroporto di Roma Fiumicino ed è incaricato dalle società Emmelunga & Kamelot per l'elaborazione un concept per il progetto pilota di un nuovo punto vendita di arredo casa di 3000 mq, e per le linee di tendenza in qualità di art director. Partecipa a numerosi concorsi di architettura ottenendo vari premi e riconoscimenti. È stato selezionato per la sezione Architettura e Design del programma Continuità / Arte in Toscana 1945-2000, Firenze 2002.

Francesco Gazzotti (Terni 1969). Laureato al Politecnico di Milano con Corrado Levi, svolge l'attività professionale fino al 1999 a Bolzano nell'ambito della progettazione architettonica, e successivamente a Firenze dove fa parte dello staff di progetto di General Engineering per la ricostruzione del Ponte di Mostar, Bosnia Herzegovina. Partecipa a numerosi concorsi di architettura e urbanistica ottenendo vari premi e riconoscimenti, tra questi: 2 Palestre interrate a Bolzano (1997 - 2 premio); Masterplan Bolzano Sud (1998 - 4 premio); Riqualificazione di Piazza Mercatale a Prato (2002 - 6 premio). Nel 2001 è invitato a esporre il progetto di concorso per il nuovo Museo d'Arte Moderna di Bolzano all'interno di Ex-Temporanea/FabbricaEuropa a Firenze. È tra gli under 36 selezionati per NIB+ICAR TRAVELING EXHIBITION 2004. Attualmente vive e lavora tra Firenze e Bologna.

Antonio Barbieri e Francesco Gazzotti confrontano occasionalmente le proprie esperienze e attitudini nell'ambito dei concorsi di progettazione. Sono tra i 30 progettisti pre-selezionati per la consultazione -D40_2: L'Infospazio DARC alla Biennale di Venezia 2002. Sono selezionati all'interno di Habitats, cities and aesthetics at the turn of the millennium –UNCHS HABITAT (Geneva-CH – 2002), e di Possible futures – Bienal Miami + Beach 2003. Con l'istallazione U(W)L hanno preso parte all'esposizione internazionale INTIMACY – DEEP INSIDE nell'ambito di BEYOND MEDIA 03, 7. edizione del festival internazionale di architettura in video organizzato da iMage, tenutasi di recente a Firenze.

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