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MASIERO (CAPOGRUPPO), DALLA PRIA, DE MARCHI, VENTURA. Piazza Rebaudengo a Torino







Piazza Rebaudengo fa parte di un sistema di mobilità (a losanga) che assorbe altre due piazze, Piazza Derna e Piazza Sofia, prima di giungere al grande parco fluviale del Po situato ad est rispetto ad essa. La piazza, allo stato attuale, costituisce un punto nevralgico in cui confluisce il traffico veicolare proveniente da diverse zone della città.

[18dec2003]
          Dal bando apprendiamo che la piazza si trova a nord di un'importante zona di trasformazione denominata "Spina 4" in cui l'attuale linea ferroviaria Torino-Milano verrà interrata a favore di un nuovo spazio adibito a verde pubblico. Quindi, più che spazio pubblico, Piazza Rebaudengo si è ridotta, nel tempo, ad essere un crocevia nel quale si sono ricavate delle "aiuole" verdi di divisione delle varie strade principali e secondarie.

Pur tenendo in considerazione tutte le problematiche citate, il nostro progetto privilegia l'asse che conduce al parco del Po; la piazza si trasforma nella "testa" di un "corpo alieno" che si dirama con due "tentacoli" in direzione est. La soluzione ai problemi di viabilità/vivibilità della zona si è ottenuta scomponendo per layer i vari elementi che costituiscono la piazza odierna. Ciascuno dei quattro layer creati possiede una propria identità e ad ognuno di essi è affidato il ruolo di semplificare, chiarire ed evidenziare il tipo di rapporto che possiede con gli altri piani e con l'unità della piazza.


Modello di studio. Vista della piazza.

Modello di studio. Vista della piazza.

Il layer 1 della strada si trova a –1,5m rispetto alla quota zero attuale a cui invece appartiene il layer 2, quello del verde. Il layer 3, la piazza, è sopraelevato di 4 m mentre il layer 4 è quello rappresentato dai pannelli pubblicitari (nei quali potranno essere effettuate proiezioni) che assolvono soprattutto la funzione di struttura portante della piazza.




Modello di studio. Viste della piazza.





Modello di studio. Sezioni.

Modello di studio. Vista della piazza.

L'idea è stata isolare la strada sia per accentuare il carattere legato al flusso veicolare veloce sia per favorire una maggiore vivibilità all'interno degli altri due layer. Il piano del verde assume, così, una dimensione "fantastica" in cui ci si immerge e quello della piazza diventa luogo d'incontro e di passaggio. Il quarto layer ha la funzione di connettere gli altri tre, la pubblicità e le proiezioni rappresentano una realtà virtuale che crea un'atmosfera surreale di giochi di colore e di immagini. Nel disegno della piazza è stata data grande importanza ai flussi principali che la percorreranno. I punti di discesa si trovano in corrispondenza del Dazio, della Spina 4, di via Nicola Porpora e infine di via Botticelli passando per il nuovo sport-center di cui parleremo più avanti. I layer dei due percorsi orizzontali che portano al Po iniziano a compenetrarsi, pur sempre mantenendo il loro aspetto individuale.


Vista della piazza da corso Vercelli.

 
La piazza e lo sport center.

I due "tentacoli" rappresentano uno il prolungamento della strada che taglia orizzontalmente il verde e l'altro il prolungamento del percorso pedonale che parte dalla piazza sopraelevata e si trasforma in pista ciclabile. Il dis-equilibrio esistente tra la zona del parco fluviale e la zona di Piazza Rebaudengo è stato motivo di riflessione: essendo la prima un'area essenzialmente naturale mentre la seconda fortemente edificata, si è pensato di portare un nuovo equilibrio inserendo all'interno del percorso ciclabile/pedonale zone dedicate alla collettività immerse nel verde. Viceversa trasformando parzialmente strade secondarie preesistenti in spazi pubblici, è stato connesso corso Taranto con via Botticelli. La piazza, quindi, in totale, si trova sopraelevata di 4m rispetto alla strada, la sua collocazione non interferisce con la posizione a quota zero del dazio che rimane immerso nel suo contesto urbano. La "pedana" che ingloba il vecchio edificio diventa il punto di partenza della piazza e l'accesso privilegiato alla piastra soprastante.



IL NUOVO EDIFICIO. LO SPORT CENTER. In prossimità dell'attuale Piazza Rebaudengo, nel lato nord-est, vi è un'area dismessa, oggi adibita a deposito auto. In questo "vuoto urbano" abbiamo previsto la realizzazione di un edificio ibrido con una duplice funzione: la prima è strettamente legata al ruolo che prossimamente dovrà assumere la piazza in qualità di porta nord della città.


Sport center. Modello di studio.

 
Un mutamento simile prevede la creazione di nuovi servizi che dovranno rispondere alle esigenze di mobilità degli utenti, residenti e non, che confluiranno in questa zona di Torino. La risposta a questi problemi, concretamente, si traduce con la creazione di nuovi parcheggi ed è proprio questo uno dei motivi per cui è stato pensato l'edificio. Il secondo, ma non per ordine d'importanza, ci è stato suggerito dalle prossime olimpiadi invernali che nel 2006 si svolgeranno nella città di Torino. Quest'occasione ha prodotto in noi l'esigenza di progettare un luogo che ospitasse oltre a strutture sportive anche una sala congressi.


Lotta libera.


Danza.


Arti marziali.
Il TEMA DELLO SPORT accompagna tutte le zone toccate dal nostro intervento: il percorso ciclo/pedonale che dalla piazza conduce al Po, su corso Taranto, attraversa aree di verde alternate a zone di parcheggi e a spazi dedicati ad attrezzature collettive e sportive.


Campo da pallavolo.

L'intervento assume le sembianze di un parco lineare mirato a soddisfare le esigenze dei quartieri residenziali limitrofi all'area, mentre l'edificio, dedicato a un'utenza ampliata, diventa il pretesto per creare un fulcro, un luogo d'incontro che coinvolge l'intera città.




Scherma.
LA PIAZZA. La conformazione della piazza assume le sembianze dei flussi da noi ritenuti principali per la mobilità all'interno dell'area.

La forma allungata e stretta della piazza e il suo movimento irregolare, solo apparentemente casuale, le conferiscono l'aspetto di luogo di attraversamento e, allo stesso tempo, "dello stare", che viene ulteriormente enfatizzato dalle immagini proiettate in pannelli di plexiglas. Tali pannelli costituiscono l'involucro esterno del nuovo edificio (parcheggio e sport center) in cui la piazza penetra a quota cinque metri. Essi costituiscono anche "la pelle" dei pilastri a struttura reticolare a cui la piazza è agganciata che contengono i punti di risalita dalla quota del verde (0.00) alla quota della piazza (+4 m.).


La piazza.


Campi da squash.


Campi da basket.


Pista ciclabile.

La piazza.

Le immagini proiettate creano giochi di colore, di luci, suggeriscono l'idea di movimento, di velocità, contribuiscono a modificare la realtà sottostante elevandola a una dimensione sublime e metafisica pur sempre utilizzando gli stessi elementi. L'esaltazione del movimento non nega alla piazza la possibilità di svolgere la sua funzione statica e primordiale che la vede nascere come luogo d'incontro e di dialogo all'interno della città. Nella superficie calpestabile sono disegnate delle aperture, dei tagli, che cercano di far dialogare la piazza con la strada a scorrimento veloce sottostante, permettendo ad entrambi gli utenti (della piazza e della strada) di intravedere ciò che accade da un parte e dall'altra. All'interno del disegno complessivo, a volte, al posto dei "tagli" sono collocati degli spazi adibiti alla collettività, alla sosta, al ritrovo quali bar, panchine ed edicole. I materiali di cui è composta: asfalto, cemento, metallo, legno, gomma, vetro, evocano gli elementi che caratterizzano il paesaggio urbano sottostante in un sito in cui il movimento e la velocità del traffico veicolare regnano sovrani.

IL DAZIO assume nuova importanza all'interno della piazza, cui fornisce accesso privilegiato. Un "basamento/pedana" racchiude il dazio nel suo perimetro, impossessandosi anche dello spazio al suo intorno formando uno spazio autonomo che, tramite gli ascensori e la rampa, porta l'utente all'interno della piazza.

IL VERDE. La zona del verde è leggermente modificata rispetto alla situazione attuale. Il perimetro resta grossomodo lo stesso ma ora il verde assume il ruolo di pluri-ingresso alla piazza, alla quale si accede tramite ascensori e scale, oltre che di "polmone" per questa zona densamente costruita e appesantita dal traffico.

L'EDIFICIO. L'edificio si veste dei pannelli pubblicitari. Al suo interno, un parcheggio multipiano si alterna ai luoghi dello sport center. Gli spazi potranno essere utilizzati per vari tipi di attività, non si esclude la possibilità che uno di questi diventi uno spazio per convegni ad uso sia del quartiere che della città stessa. La piazza entra all'interno dell'edificio per poi scendere con una rampa sul percorso ciclabile/pedonale che connette le altre due piazze e giunge fino al parco del Po.

LA PISTA CICLABILE/PEDONALE. Lungo il cammino della pista ciclabile/pedonale si incontrano nuovi parcheggi, campi da gioco, chioschi, rampe da skate, il mercato, tutti elementi che contribuiranno a migliorare qualitativamente la vivibilità dell'area. La nuova pista ciclabile-pedonale diventa elemento di connessione tra piazza Rebaudengo e il parco del Po lungo corso Taranto. Parallelamente si trova via Botticelli, vero collegamento "veloce" al parco, deputato esclusivamente al flusso veicolare, che viene collegato al "boulevard verde/sportivo" tramite delle nuove connessioni realizzate ampliando strade secondarie preesistenti tramite la conquista di alcuni spazi tra gi edifici restituiti alla collettività, affidando ad esse un nuovo valore urbano.

(dalla relazione di progetto)
MASIERO (CAPOGRUPPO), DALLA PRIA, DE MARCHI, VENTURA. Piazza Rebaudengo a Torino

Progetto elaborato in occasione del concorso internazionale di idee per studenti piazza il progetto, indetto dal Politecnico di Torino II Facoltà di Architettura. L'elaborato è risultato vincitore (ex aequo con il progetto di Elena Vigliocco) del primo premio relativo a tema 1 individuato in piazza Rebaudengo.

gruppo progettuale:
Laura Masiero (capogruppo), Lorenzo Dalla Pria, Francesca De Marchi, Claudia Ventura

struttura portante della piazza:
verticale: struttura reticolare in acciaio
orizzontale: travi reticolari in acciaio

struttura secondaria della piazza:
orizzontale: travi in acciaio,lamiera grecata autoportante

collegamenti verticali:
scale in grigliato metallico

materiali:
pavimentazione: gettata in cemento lavorato alternata a vetrocemento
rampe: gettata in cemento rivestita da una superficie di gomma nera antiscivolo
chioschi: copertura in lamiera metallica sagomata sostenuta da una struttura di tondini in acciaio
bar, edicole: sistema di tamponamento di pannelli di vetro agganciati alla struttura attraverso ragnetti d'acciaio
servizi igienici: involucro in lamiera
parapetti: cemento, legno, metallo

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