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BOERI
STUDIO, RAFFAELE CUTILLO, BENIAMINO SERVINO. Un nuovo parco urbano per
Caserta |
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A
Caserta la graduale dismissione dell'area militare del Macrico, iniziata
negli anni Novanta ha liberato, a poche centinaia di metri da piazza
Carlo III e dalla Reggia Borbonica, uno spazio di 33 ettari che rappresenta
un'occasione unica per lo sviluppo della città e dell'intera area metropolitana.
Un muro continuo lungo oltre due chilometri separa questa ampia area
in abbandono dalla vita quotidiana dei casertani. |
[20feb2004] | ||||
L'area del Macrico, attualmente occupata da costruzioni militari, caserme, officine, depositi di mezzi meccanici per un totale di oltre 500.000 mc, è per lo più sconosciuta ai cittadini di Caserta. Tra i depositi e le caserme, una fitta vegetazione spontanea di siepi e alberi ad alto fusto sembra già oggi anticipare quello che sarà il futuro del nuovo Macrico, destinato a diventare un grande parco urbano per la città. Un parco con grandi aree boschive, radure, prati, giardini con essenze mediterranee ed esotiche. Il Parco del Macrico sarà una grande area verde attorno alla quale si andranno ad insediare spazi ed edifici con funzioni di eccellenza, con l'obiettivo di creare un nuovo polo di riferimento per l'arte, la cultura, il turismo e il tempo libero per la Regione Campania e per l'area metropolitana di Caserta. Il nuovo grande Parco Urbano di Caserta di 33 ettari -pari circa a tre volte piazza Carlo III- svolgerà una molteplicità di ruoli, sia a scala della città sia a quella del territorio. Il parco del Macrico avrà innanzitutto una valenza urbana, perché diventerà un nuovo polmone verde di connessione tra il centro storico di Caserta e i quartieri della città moderna. Ma avrà anche una valenza a scala territoriale: diventerà un punto di riferimento per quella popolazione di 600.000 abitanti che da Capua a Maddaloni, compresa l'area aversana, gravita sulla città di Caserta. |
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MACC. |
Inoltre,
il parco del Macrico sarà uno straordinario volano per potenziare e
organizzare i flussi turistici nazionali e internazionali su Caserta.
Il turismo che oggi si rivolge solo alla Reggia, potrà in futuro contare
su un altro importante polo di attrazione artistica e culturale, valorizzando
così l'intero centro storico e, in prospettiva, il recupero ambientale
delle cave. Il Parco del Macrico avrà un disegno unitario e sarà organizzato
secondo tre tipi di spazi attrezzati: le bande vegetazionali; il grande
occhio del MACC; l'isola dei pini. LE BANDE VEGETAZIONALI. Ogni banda, disposta in direzione est-ovest, ospiterà un particolare gruppo di piantumazioni e una prevalenza di attività compatibili con il verde, in modo da suggerire modi diversi di usufruire dello spazio aperto, dei boschi, dei prati. Tra le tre principali bande si alterneranno fasce di verde più ristrette, comprendenti macchie di specie d'erba mediterranea e di alberi da frutto. |
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Destinazioni. Viabilità. |
Bande funzionali. 1. LA BANDA SPORTIVA: L'HANGAR DELLO SPORT E GLI SPAZI PER LE ATTIVITÀ AGONISTICHE. La banda vegetazionale posta a nord, conterrà prevalentemente spazi sportivi: campi, piste e palestre sia all'aperto che coperti, in parte pubblici e in parte gestiti da società sportive. Macchie di lecci si alterneranno ai nuovi spazi sportivi, costituendo così, insieme al contiguo stadio, un nuovo distretto per lo sport di interesse metropolitano e regionale. 2. LA BANDA DEI SERVIZI: LA CASA DELLA CITTÀ APERTA AI CITTADINI. La banda centrale del Parco ospiterà sul lato di via Unità d'Italia la Casa della Città e un albergo. Nei due edifici della Casa della Città saranno ospitate le funzioni di rappresentanza -come la nuova grande sala consiliare dell'amministrazione comunale- e le attività aperte al pubblico degli utenti del Comune. 3. LA BANDA DELL'ABITARE: LE CASE-STUDIO NEL BOSCO DI QUERCE. La banda più a sud sarà prevalentemente coperta da una bosco di querce da sughero. Al suo interno, affacciate su via Sud-piazza d'Armi, tre volumi sospesi dal suolo ospiteranno spazi per la residenza temporanea di artisti e studenti, oltre che laboratori per l'arte e l'artigianato. IL MACC - MUSEO D'ARTE CONTEMPORANEA DI CASERTA. Su via Unità d'Italia, poco sopra il Monumento ai caduti, nascerà un nuovo luogo centrale per Caserta e la regione Campania. Il MACC -Museo d'Arte Contemporanea di Caserta- sarà un laboratorio per la produzione, la diffusione e la fruizione dell'arte contemporanea. |
Casa della città. |
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Casa della città. Modello. MACC. Modello. |
Casa della città e modello del MACC. Ma soprattutto il MACC sarà il fulcro di una rete internazionale di scambi culturali, di esposizioni, di circolazione di opere e idee nel mondo dell'arte contemporanea, spingendo Caserta a acquisire un ruolo nella rete delle città d'arte nel mondo. Una meta obbligata per il turismo culturale che già gravita attorno alla Reggia. |
Nuovo parco. Modello. Casa della città. Modello. |
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L'ISOLA DEI PINI.
Al centro del Parco, tra le diverse bande vegetazionali, un grande
bosco di pini domestici sarà perimetrato da un percorso pedonale e
ciclabile piantumato ad ulivi, di larghezza variabile dai 6 ai 12
metri. L'anello degli ulivi disegnerà un circuito ampio quanto quello
che oggi delimita piazza Carlo III. |
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BOERI
STUDIO, RAFFAELE CUTILLO, BENIAMINO SERVINO. Un nuovo parco urbano per
Caserta |
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Relazione tra Reggia e Nuovo parco. |
Progetto
preliminare per un parco urbano in area militare dismessa, con varie
fasce di vegetazione e attività e una serie di edifici dedicati allo
sport, arte, cultura, servizi civici. Primo premio del concorso di idee
indetto dal Comune di Caserta. committente: Comune di Caserta progettisti: Boeri Studio (Stefano Boeri, Gianandrea Barreca, Giovanni La Varra) Raffaele Cutillo (OfCA) Beniamino Servino Fabio Terragni (consulenza per il piano finanziario) con Andrea Caputo, Frederic De Smet, Enzo Ferrara, Marco Giorgio, Susanna Loddo, Francesca Violi cronologia: progetto: ottobre 2003 completamento: 2006 area: 330.000 mq volume: mc. 220.000 area costruita: 52.800 mq costo (somma totale per l'investimento): 110.000.000 euro |
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Per
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