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LSB
ARCHITETTI ASSOCIATI. Nuovo stadio comunale a Borgo Vecchio, Siena |
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Schizzo di Michel Desvigne. |
L'evoluzione
dello stadio, luogo in cui si consuma uno dei principali riti collettivi
del nostro tempo, si compie oggi insieme al modificarsi delle abitudini
sociali e culturali della società contemporanea. Lo stadio, nel dopoguerra,
era vissuto come una "piazza" in cui passare la domenica in mezzo ad
altre persone, era come compiere una gita fuori porta, dagli anni Settanta
è diventato il luogo scomodo e pericoloso in cui combattere ogni volta
una battaglia contro un nemico sempre diverso. In tempi più recenti,
con l'avvento della pay-tv, si è iniziato a progettare strutture sempre
più confortevoli, sicure, in cui vengono offerti sempre maggiori servizi
allo spettatore-cliente. Con l'avvento degli sponsor nella gestione
diretta degli impianti ci si orienta oggi verso uno stadio polivalente,
efficiente e ad alta resa economica. Il progetto di uno stadio può essere
visto inoltre come strumento stimolatore dell'economia locale, svolgendo
la funzione di motore di sviluppo comunale e/o provinciale. Lo stadio
di oggi è efficiente, pulito, ben gestito, con molti servizi aggiunti:
può diventare un punto d'incontro per tutti appassionati sportivi e
non. |
[17apr2004] | |||
LE
LINEE GUIDA DEL PROGETTO E LE ANALOGIE. Le linee guida del progetto
si articolano attraverso alcune diverse analogie. L'analogia con il
mandala cinese: il quadrato contenuto nel cerchio. Dove per cerchio
si intende natura e universo e dove per quadrato si intende la natura
dell'uomo, la parte antropica. Poi l'analogia con il teatro greco e
il giardino di Boboli. La struttura fondamentale di questo giardino
consiste in un grande anfiteatro, formato dalla cava di pietre utilizzate
per lastricare la città, che si apre dietro Palazzo Pitti, alla estremità
superiore il giardino si rastrema verso il pendio, dove termina in un
piccolo spazio ovale centrato su un bacino con la statua di Nettuno.
un'altra suggestione iconografica importante è quella del quadro di
Guidoriccio da Fogliano di Simone Martini, nel quale Simone Martini
illustra un paesaggio antropizzato: "Nell'affresco tutto sembra richiamare
la realtà, tanto cara al Gotico: Guidoriccio è rappresentato solo, a
cavallo, campeggiante eroicamente in una landa sabbiosa tra i due castelli
espugnati" - dove i colori sono i tipici ocra del paesaggio senese:
i castelli turriti sulle cui torri sventolano le bandiere di Siena e
di Guidoriccio, sono cinti di mura esattamente come il progetto del
"sistema parco" è cinto dal sottosistema della "diga" che diventa segno
sul territorio ed elemento di regolazione degli accessi più che di difesa
dello stadio. L'analogia con la chiesa di San Biagio di Antonio da Sangallo
e la sua relazione con il paesaggio dove il cipresso diventa segnale
di orientamento e di accesso al manufatto architettonico (L'orientamento). |
Disegno di Niccolò Baldassini (RFR). |
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Master Plan. |
IL
MASTERPLAN: IL SISTEMA STADIO INSERITO NEL SISTEMA PARCO. Il progetto
è organizzato attraverso un masterplan inteso come sistema di assi primari
e assi secondari attraverso cui è possibile organizzare i percorsi veicolari
e i parcheggi (la pineta intorno allo stadio e i parcheggi tra gli ulivi
davanti alla diga) e i percorsi pedonali di afflusso e deflusso dallo
stadio. Tale piano generale, costituito dal progetto di un "sistema
parco", è suddiviso in quattro sottosistemi: lo "stadio", il "belvedere",
la "diga" e il "parcheggio". Il "sistema parco" comprende in sé
la componente "vegetale" e "minerale" del progetto: l'effetto principale
che si vuole ottenere è la progettazione di un paesaggio di una zona
totalmente naturale combinata con una zona mista vegetale/minerale. LA PINETA. Il progetto di una "pineta": una grande massa (lago verde) d'alberi in grado di accompagnare l'inserimento paesaggistico del manufatto "stadio" nel contesto esistente rappresenta l'elemento di "transizione" tra il nuovo intervento e il territorio naturale in cui si inserisce. Il suo perimetro (e, conseguentemente, la sua forma organica) è scandito dalle curve di livello dei declivi esistenti. |
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Schema della viabilità. |
LA
DIGA. Per creare un limite fisico alla massa di alberi all'interno della
quale è immerso il manufatto dello stadio (la pineta) è stato pensato
un muro in pietra, una "diga" artificiale quale elemento distributore
del flusso degli spettatorie che diventa il limite fisico e distributivo
del sistema di parcheggi pensati come combinazione di strade di distribuzione
in asfalto e posti auto in "prato armato", compattato in modo da accogliere
il peso di automobili e bus. IL BELVEDERE. Il "belvedere", collegato senza soluzione di continuità con la diga, è lo spazio di mediazione tra il parcheggio, gli accessi al parco e lo stadio all'interno del quale trovano sistemazione i servizi e il centro commerciale, salendo su di esso si percepisce che la zona industriale viene "mascherata" dal "tendaggio" di alberi e si può apprezzare la continuità tra la nuova area dello stadio e il parco fluviale a est. In questi spazi, vista la collocazione, si è data particolare attenzione alla luce naturale atrraverso l'apetura di grandi vuoti a cielo aperto in cui è prevista la piantumazione di alcuni alberi. Sezione longitudinale. IL PARCHEGGIO. La sistemazione dei parcheggi è stata pensata secondo uno schema che prevede la presenza quasi totale di auto verso la rotonda di accesso dal lato ferrovia, fino ad arrivare, risalendo la "valle" su cui affaccia lo stadio, alla presenza dei soli pedoni che risalgono lungo il percorso parallelo alla diga o dopo aver parcheggiato l'auto nei diversi settori del parcheggio (che potranno essere gestiti con costi diversi a seconda della distanza dallo stadio), in questo modo in prossimità degli accessi e delle biglietterie si avrà una zona totalmente pedonale. |
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LO STADIO. Il catino affossato e "integrato" nel terreno e la tribuna-spalto (posta sul pendio della collina) vive in simbiosi con la natura circostante (esistente ed in progetto). Una volta ritirato il biglietto di accesso allo stadio nella zona sottostante il belvedere (adibito ad area servizi) si può accedere allo stadio attraverso scale, ascensori e scale mobili che sbarcano al livello del belvedere da cui si procede verso l'anello di distribuzione ai diversi settori. L'ingresso alle gradinate si effettua attraverso la pensilina - recinzione (presidiabile dalle forze dell'ordine e per il controllo biglietti). Tale anello funziona da presidio e controllo durante le partite e da recinzione dello stadio durante i giorni in cui non è in uso lo stadio, ma è in uso la pineta per passeggiate e pic-nic. Sezione trasversale. Nello stadio sono previsti circa 20.000 posti di cui circa 7.000 coperti. La copertura posta sulla tribuna ovest sarà realizza con un telo in tessuto pfte o etfe con funzioni di attenuazione dei raggi solari così da non provocare forte ombreggiamento sul campo da gioco. Inoltre avrà anche funzione di collettore della pioggia e diffusione del vento così da limitare le turbolenze su campo e spalti. LSB architetti associati info@arealsb.it |
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LSB
ARCHITETTI ASSOCIATI. Nuovo stadio comunale a Borgo Vecchio, Siena |
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Progetto
elaborato nel gennaio 2004 in occasione del concorso di progettazione
per la realizzazione del nuovo stadio comunale in località Borgo Vecchio,
Siena. progettisti: LSB architetti associati Torino (capogruppo) architetto Giuseppe Dell'Aquila architetto Simone Pugno architetto Luca Pugno RFR (ingegneria strutturale Parigi) architetto Niccolò Baldassini ingegner Henry Bardsley consulenti: Michel Desvigne e Marco Rossi (atelier Michel Desvigne - Parigi) Luca Ballarini e Roberto Maria Clemente (Bellissimo - Torino) collaboratori: architetto Davide Rastello Giorgio Chiosso Marco Testore |
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LSB è un giovane team progettuale di Torino composto dagli architetti Giuseppe dell'Aquila, Luca Pugno e Simone Pugno con esperienze di studio rispettivamente in Inghilterra, Spagna e Portogallo. Si occupa di progettazione dalla scala urbana alla scala architettonica con particolare riferimento ai temi dell'edilizia residenziale, degli spazi pubblici, dello sport, delle infrastrutture. Durante gli anni di attività ottiene diversi riconoscimenti in concorsi di progettazione nazionali ed internazionali. Lavora in partnership con diverse formazioni di professionisti nazionali ed esteri. Predilige il momento della sperimentazione e della ricerca progettuale finalizzate alla definizione e all'accrescimento della cultura del progetto architettonico. Da sempre i componenti di LSB accompagnano il loro lavoro di progettazione con attività legate al mondo dell'editoria e della ricerca nell'ambito del dibattito culturale contemporaneo sull'architettura. Da diversi anni lo studio LSB in occasione di importanti lavori e di concorsi di progettazione affronta il lavoro mediante la configurazione di un team progettuale molto flessibile denominato AREALSB in cui operano svariati professionisti, consulenti e collaboratori tra i quail Marco Bozzola, Davide Rastello, Marco Testore, Giorgio Chiosso, ddt studio, Kinga Raczak, Bo Kyung Song, Jeak Won Shim, Jeungwa Park. | |||||
> AREALSB | |||||
Per
candidare progetti laboratorio
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