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Architetture

ROSATO, FLACCO, ANTONUCCI. Il muro dei morti



DELLA TERRA. Un dislivello di 9 metri divide la quota dell'attuale cimitero dal sito a valle prescelto per l'ampliamento: un terreno instabile per il quale si prevedevano palificazioni, muri di contenimento, cementificazione di un suolo già al limite delle possibilità di assorbimento. Il progetto cerca di essere la sintesi tra un'idea per raccontare la morte e la necessità di salvaguardare un territorio alla vita.


Il muro dei morti.

È così che si configura un muro: il muro dei morti, dove un sistema di cappelle e loculi, su tre livelli, si dispone a contenimento della scarpata. I morti sono nel muro, nel muro di terra (cemento è terra), sono come sepolti ancora nella terra, in percorsi che costruiscono un argine e ancorano al ricordo.

[04feb2005]

Testata del sistema muro. La stanza degli addii.


Nel muro come nella terra. Dall'esterno.

Oltre il muro il campo è lasciato libero a diventare verde giardino solcato dal torrente e attraversato da un ponte che collega il muro dei morti con l'ossario: meteora di pietra bianca proiettata verso il cielo. Il muro di terra è il segno del progetto sul sito (costruito sulla modularità del numero 9 è concepito per raggiungere una lunghezza complessiva di metri 270), elemento ordinatore che stabilisce il confine inventando un territorio al limite nel paesaggio, un territorio percorribile che segna il limite tra la vita e la morte.


Pianta primo livello.


Pianta secondo livello.


Pianta terzo livello.


Prospetto Nord-Est.


Prospetto Sud-Est.


Interno secondo livello.


Interno secondo livello.


Interno secondo livello.


Interno terzo livello.


Interno terzo livello.


Interno loculi primo livello.


Particolare dell'interno.

Il muro si apre creando fughe prospettiche verso il paesaggio; penso al vento che porterà polvere di terra alla terra, dalle diverse direzioni dei venti altra terra alla terra per donare opacità al segno/progetto. Il muro dei morti è nel paesaggio come il silenzio e ci permette di riconoscere la nuova architettura senza incanti o utopie lasciando apparire lo spazio calcolato. La necessità di rispondere alle esigenze di un culto legato per tradizione alla cappella di famiglia, viene conciliata con la convinzione di ritornare laicamente e cristianamente a ripensare la morte come un momento di riflessione collettiva nella comunione degli uomini che saranno uguali davanti a un ipotetico Dio come non lo sono stati nella vita davanti ad una umana certezza.

Lucio Rosato
lucio.rosato@tin.it







Sezioni.

ROSATO, FLACCO, ANTONUCCI. Il muro dei morti

Ampliamento del cimitero comunale di Francavilla al mare. Primo lotto funzionale.

località:
Francavilla al mare, Chieti

committente:
Amministrazione comunale di Francavilla al mare

progettisti:
arch. Lucio Rosato
arch. Ermano Flacco
ing. Sandro Antonucci

direzione lavori:
ing. Sandro Antonucci

impresa appaltatrice primo lotto funzionale:
Di Carlo immobiliare Srl - Francavilla al mare

cronologia:
progetto: 1999/2000
realizzazione: 2001/2003

importo contrattuale lavori primo lotto funzionale:
€ 882.326,29

materiali:
struttura in cemento armato;
finiture e accessori: cemento a vista, laterizio, pietra, ferro zincato; infissi: ferro zincato e legno

dati dimensionali:
progetto generale: terreno mq 22.000, superficie edificio mq 6.000
primo lotto funzionale: terreno mq 3.000, superficie edificio mq 800

modelli tridimensionali:
Andrea Gaeta

fotografie:
Tommy Della Frana
Lucio Rosato (Lanciano 1960) si è laureato in Architettura nel 1986 a Pescara con la tesi "Appunti per un viaggio nel Mediterraneo". Ha studiato canto come baritono al Conservatorio di Pescara con Maria Vittoria Romano. Nel 1996 è tra i premiati di Europan 4 costruire la città sulla città con il progetto Minotauro a Iraklion. Nel 2003 è selezionato da A. Bonito Oliva come finalista e poi premiato al concorso nazionale per la scelta di opere d'arte da ubicare nella nuova sede degli Uffici Giudiziari di Pescara ed è primo premio al concorso FotoGrafica paesaggi da osservare, progetto Montesquieu della Provincia di Pescara. Insegna Architettura d'interni all'Università Europea del Design di Pescara. Cultore della materia in Storia dell'arte moderna all'Università G. D'Annunzio di Chieti, collabora con la cattedra di storia dell'architettura della Middle Est University di Ankara (Turchia) partecipando come relatore nel 2002 al simposio internazionale Art and Social Engagement organizzato da SANART e nel 2004 come tutor al seminario estivo organizzato da Suna and Inan Kirac Research Institute on mediterranean Civilizations di Antalya. Suoi scritti e progetti sono pubblicati in riviste di settore e i suoi lavori sono stati esposti in rassegne nazionali e internazionali. Vive prende appunti e lavora a Pescara.

Ermano Flacco (Arielli 1947) si è laureato in Architettura nel 1976 a Pescara con Giorgio Grassi. È impegnato con l'agenda21 alla progettazione della città sostenibile. Nel 1999 riceve, insieme a L. Rosato, il 3° premio al concorso nazionale di progettazione per Bergamo "Spazi aperti tra i borghi storici e il torrente Morla". Vive e lavora a Francavilla al mare. Insieme a Lucio Rosato sta lavorando al progetto per il Museo delle Meraviglie Marine di Pescara.

Sandro Antonucci (Francavilla 1950), laureato in ingegneria civile, sezione edile, nel 1976 a Bologna, svolge attività di libero professionista nell'ambito della progettazione di opere civili.

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