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DOSARCHITECTS.
Federico García Lorca Centre |
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Despedida Si muero dejad el balcón abierto El niño come naranjas (Desde mi balcón lo veo) El segador siega el trigo (Desde mi balcón lo siento) ¡Si muero, dejad el balcón abierto! Federico García Lorca |
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Piano terra. Primo livello. Secondo livello. Terso livello. Copertura. |
Come
affermò Don Federico ai suoi giorni, "la città, libera
da ogni paura, moltiplica le sue porte". E proprio da qui, da questa
intenzione di apertura libera da ogni paura, senza complessi è
da dove parte il progetto Granada e il suo centro Federico García
Lorca come l'opportunità di moltiplicare le porte di questa meravigliosa
città, di aprirsi e guardare al futuro. Perché crediamo
in una architettura coraggiosa, senza timore del passato e che investa
in tutte le virtù inquietanti che il futuro porti. Da questa
posizione vogliamo stabilire i meccanismi necessari per formare uno
spazio ricco di cultura e di arte. Vista interna. Uno spazio denso ed intenso, in grado di riflettere le idee dello stesso Lorca e le virtù della città nella quale è vissuto. Lorca e Granada, Granada e Lorca come ente concettuale che oggi non saremo più in grado di separare l'uno dall'altro. Per questo dobbiamo servirlo e proporre uno spazio per tutti, senza frontiere, vettoriale - intermedio, capace di tradursi in mille modi differenti, in definitiva uno spazio che apra le porte. |
[11apr2005] | |||
Ed è per questo che il nostro progetto ha luogo a Granada, dove
approfittando dell'allineamento dell'area creiamo un blocco che traccia
la fine di Piazza de la Romanilla e ne crea uno nuovo che si incastra
nello spazio rimanente. In questo modo e con la volontà di aumentare
le dinamiche di movimento e le relazioni in quello che è ora
un sito molto atrofizzato, proponiamo una nuova via, una nuova visuale,
un nuovo spazio, in definitiva un nuovo atrio. Questo canyon attiverà
le relazioni tra Piazza de la Romanilla ed il cuore del centro García
Lorca ed inoltre faciliterà le connessioni visuali e funzionali
tre i diversi e vari programmi del centro. |
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Diagramma ambientale. |
Vista esterna. Ad un livello medio ambientale, l'atrio è un generatore di quello che sarà il cuore climatico del Centro, creando un'aerazione incrociata che proporzioni un ambiente fresco e piacevole nelle caldi estati e immagazzini il calore per i freddi inverni. Per quanto riguarda il funzionamento del Centro, il canyon divide il blocco principale dove c'è l'auditorium e la sala delle esposizioni da il blocco irregolare più piccolo ma che contiene la gran parte del programma. In questo modo i due volumi interagiscono per mezzo di uno spazio di circolazione che circonda l'atrio e ci conduce dagli spazi più privati nei piani bassi, fino ad arrivare all'ultimo piano del progetto, dove troviamo il bar, la sala delle esposizioni e finalmente il giardino andaluso. A questo punto e con lo sguardo rivolto alla Cattedrale e alla Piazza della Romanilla, si rivela un balcone "granadino" degno dello stesso Lorca, un "balcon abierto" da dove poter contemplare, godere e meravigliarsi della grandezza di Granada. DOSarchitects dos@dosarchitects.com |
Diagramma circolazione. Diagramma vuoto interno. Diagramma strutturale. |
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DOSARCHITECTS.
Federico García Lorca Centre |
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Progetto elaborato in occasione del concorso di idee indetto dalla Fondazione Federico García Lorca Centre finalizzato alla selezione di proposte progettuali per la realizzazione del nuovo Centro con sede a Granada. progetto: DOSarchitects (Lorenzo Grifantini, Tavis Wright) collaboratori: Dimitar Karanikolov, Juan diaz Llanos, Javier Yanez data di progetto: 2004 |
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DOSarchitects
nasce a Londra alla fine del 2005. L'intenzione è quella di sfruttare
le informazioni acquisite lavorando in grandi studi internazionali per
elaborare un linguaggio originale ma mai chiuso in schemi predefiniti
o in formalismi. Il nostro obiettivo è quello sviluppare "concept"
rispettando le esigenze della committenza e delle figure professionali
coinvolte nei diversi progetti, ed è in questo continuo confronto
che sta la loro unicità. Lorenzo Grifantini (Roma, 1973) ha studiato presso l'Universita di Architettura "La Sapienza" dove si è laureato nel 2002. Durante i suoi studi ha esplorato la relazione fra videoart e architettura dirigendo un cortometraggio presentato alla "Biennale dei giovani artisti" a Roma e un video digitale intitolato "Architettura disegnata dalla luce" presentato alla prima conferenza di "Architettura e multimedialita". I suoi progetti sono stati pubblicati pubblicati in Italia, in particolare la sua tesi su un asilo infantile a Roma e il suo progetto per un loft a Roma. Dal 2002 lavora a Londra dove ha avuto esperienze lavorative nello studio di Zaha Hadid e di Norman Foster, Attualmente collabora con MAKE. Tavis Wright è nato a Cardiff ma è cresciuto nella bellissima isola di Formentera, in Spagna. Suo padre, anche lui architetto, gli ha trasmesso la sua grande passione per l'architettura. Ha studiato al Edinburgh College of Art dove si è laureato nel 2003. Durante i suoi studi ha lavorato nell'atelier di Philippe Starck a Parigi e nello studio di Ronnete Riley a New York e ha frequentato la facoltà di architettura di Barcellona. Dopo la Laurea ha lavorato nello studio di Foster and Partners per un anno, collaborando a vari concorsi e progetti.Dal Gennaio del 2005 lavora nello studio di Ron Arad a Londra. |
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Per
candidare progetti laboratorio
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