home > architetture

Architetture

PLAN 9. Magneto



PICCOLE INVASIONI DELLO SPAZIO PROIBITO

È dura fare gli architetti a Trieste. La città, splendido esperimento urbanistico e sociale multietnico, langue dal dopoguerra, da quando è diventata realtà marginale per un'Italia troppo lontana. Il lavoro si è ridotto, la popolazione inesorabilmente invecchia e i grandi investimenti fuggono via. Negli ultimi decenni ci sono state promesse di rilancio, legate anche alla riqualificazione di luoghi nevralgici come il Porto Vecchio, ma tutti i progetti sono rimasti sulla carta, bloccati da veti incrociati di natura politica e da interessi di gruppi di potere più o meno occulti che non vogliono che la città si apra all'esterno. Mentre l'est europeo si proietta in Europa, Trieste sembra arrestata in un clima da guerra fredda che rifiuta il dialogo con i paesi vicini e con i possibili investimenti provenienti da essi.

[16oct2005]




Per cercare di rilanciare la città sono stati promossi negli ultimi anni grandi progetti e concorsi (riqualificazione delle Rive e del suddetto Porto Vecchio) tutti irrimediabilmente non realizzati che sono serviti solo a dare quindici minuti di fama agli amministratori che li hanno promossi. Le poche realizzazioni sono o modesti esercizi di storicismo post-moderno (gli anni '80 hanno purtroppo lasciato un segno anche qui) o faraoniche ostentazioni di neo-monumentalismo provinciale (come il recente polo natatorio). Mentre le architetture languono, ci pensa la locale amministrazione a distruggere quel poco che rimane: gli spazi pubblici delle Rive sono stati recentemente investiti da una serie di opere di ampliamento della viabilità che hanno ridotto la città a un cantiere a cielo aperto obbligando i visitatori a un percorso di guerra per raggiungere il mare.





In questo quadro desolante, qualcuno ha pensato che l'unica via d'uscita potesse essere la mobilità. Plan 9, un gruppo di studenti di architettura, si è organizzato in collettivo d'azione è ha cominciato a cercare la possibilità per costruire strutture smontabili che reagissero all'immobilismo del contesto circostante con temporanee ed eventuali invasioni. Hanno fatto domanda per una mostra nel piccolo spazio della sala comunale che si affaccia sulla splendida Piazza Unità prospiciente il mare e hanno pensato di occuparne l'esterno con una struttura apribile. Hanno trovato i fondi per costruirla con il supporto di una giovane industria locale interessata al riciclaggio ecologico e, voilà, è nata finalmente un'architettura contemporanea a Trieste. Leggero, sfaccettato e non invasivo, Magneto è un cubo su ruote che si apre a fisarmonica dischiudendo vari portali. Ognuno di essi inquadra il paesaggio circostante da diverse angolature e può servire da supporto per esposizioni o da semplice luogo di sosta. In uno dei portali, i Plan 9 hanno collocato una serra vetrata con piante, un piccolo pezzo di natura trasportabile che viaggia con la sua valigia semovente.



Ogni giorno Magneto ha assunto un'apertura diversa ed è diventato teatro di innumerevoli eventi non pianificati. Ogni giorno la gente ha preso possesso della struttura e ci ha giocato fino al momento in cui, di sera, essa veniva chiusa e trasportata all'interno come un semplice carrettino da mercato. Con poche, significative scelte, I Plan 9 hanno creato un'architettura pubblica di grande impatto che, con la sua vivacità, ha coinvolto i Triestini ben più dei grandi progetti che sono stati loro promessi. La mobilità di Magneto ha consentito di occupare il più importante spazio cittadino e di avere ora una struttura potenzialmente trasportabile in altri contesti. Dopo un'esperienza del genere, chi vuole ancora architetture immobili a Trieste?

Pietro Valle
pietrovalle@hotmail.com
PLAN 9. Magneto

Padiglione posto dall'1 al 18 giugno 2005 presso la Sala comunale d'arte in Piazza Unità d'Italia a Trieste.

progetto:
Plan 9 (Piero Boncompagno, Magda Michelesio, Lorenzo Pillan, Ariella Valente, Francesco Viviani)
Plan 9 è un gruppo di ricerca architettonica nato nel 2002 a Trieste da un'idea di Magda Michelesio e Piero Boncompagno, a cui successivamente si aggiungono Lorenzo Pillan, Francesco Viviani e Ariella Valente. I progetti e le realizzazioni curati da Plan 9 hanno avuto come sfondo comune il tema della mobilità e della sostenibilità: il progetto Nook (2002) è un prototipo di una panchina alloggio; gli allestimenti a Venezia al Centro di Ricerca Thetis e al Museo d'arte Moderna Ca' Pesaro (2003) sono strutture in legno e ferro che, pur nella loro modularità, creano spazi articolati e caratterizzati. Attualmente Plan 9 sta progettando un edificio industriale a risparmio energetico in collaborazione con una ditta di ecologie industriali.

architetture

Per candidare progetti
alla pubblicazione nella sezione
architetture vi invitiamo a contattare
la redazione di ARCH'IT


laboratorio
informa
scaffale
servizi
in rete


archit.gif (990 byte)

iscriviti gratuitamente al bollettino ARCH'IT news







© Copyright DADA architetti associati
Contents provided by iMage