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MDU ARCHITETTI. Showroom Essebi a Agliana




La piana tra Firenze, Prato e Pistoia di notte.

Un mare quasi completamente costruito, con poche residuali macchie agricole, attraversato dalle linee degli assi viari di alto scorrimento secondo la direzione est-ovest: questa è la visione della piana tra Firenze, Prato e Pistoia dalle colline che la delimitano. Si possono identificare i tre centri storici per la maggiore densità insediativa che li caratterizza rispetto all'edilizia più dispersa che li circonda, ma ormai la città ha sostituito la campagna nella percezione delle gerarchie interne del territorio. Da questo punto di vista privilegiato sulle colline è solo immaginabile, di notte, il buio che fino a cinquanta anni fa la avvolgeva con le poche luci deboli in corrispondenza dei centri antichi: il passaggio dal giorno alla notte era un graduale dissolversi della luce nel silenzio.

[21jan2006]
  Oggi questo è un paesaggio di traffico fisico e mentale, di rumore sia acustico che mediatico, sottoposto quotidianamente ad una vera e propria metamorfosi tra il giorno e la notte che avviene in modo eclatante proprio lungo gli assi di attraversamento est-ovest: qui le scritte dei cartelloni pubblicitari e le auto, sottoposte ad un movimento che sembra perenne, si animano ulteriormente trasfigurando questo paesaggio in un mondo di luci.


Lo showroom Essebi in relazione alla strada "declassata".

È proprio lungo queste arterie di traffico che stanno avvenendo le grandi trasformazioni del territorio contemporaneo, i centri storici, intesi come luoghi di aggregazione e identificazione, vengono progressivamente sostituiti nella percezione degli abitanti da queste strisce di paesaggio dedicate, o meglio, immolate al comprare ed al leisure. Allora queste strade non possono più essere definite semplici non-luoghi, ma luoghi veri e propri generatori di nuove forme di socializzazione in costante divenire ad ogni ora, luoghi abitati nella percezione delle persone che li frequentano, luoghi lungo i quali e nei quali le persone vivono sempre più a lungo e, soprattutto, che stanno diventando sempre più "familiari", conosciuti, quasi domestici.


La nuova facciata a luci spente (foto P. Savorelli).


A luci spente la facciata di policarbonato riflette l'intorno e "sfoca" l'edificio retrostante e la struttura metallica di supporto (foto P. Savorelli).


Scorcio del piano in policabonato ondulato (foto P. Savorelli).


La nuova facciata retroilluminata in policarbonato ondulato al tramonto (foto P. Savorelli).


Scorcio del piano in policabonato ondulato con le "lame" di luce (foto P. Savorelli).


Dettaglio (foto P. Savorelli).


La nuova facciata di notte: il policarbonato ondulato dilata le strisce di luce.

  Lo showroom Essebi nasce come misurazione poetica di questo paesaggio della contemporaneità. Occupa la porzione di un capannone industriale costruito negli anni Ottanta collocato ai margini di uno degli assi di attraversamento, il vecchio tracciato autostradale, oggi chiamato la Declassata, vero e proprio "strip" commerciale lungo il quale si sono progressivamente insediati grandi attrezzature pubbliche, commerciali, per il tempo libero, alternati ai campi coltivati ed ai volumi traslucidi dei vivai in policarbonato.


L'interno con le "isole" in legno che galleggiano sul pavimento in cemento rosso (foto C. Gianni).

Un mare di scritte e di gigantografie pubblicitarie che si animano di notte contendendosi rapide occhiate di automobilisti disattenti: un mondo di segni la cui unica logica apparente sembra essere un gioco a chi grida con più forza. Abbiamo deciso di confrontarci con questa realtà mutevole, nel tentativo di riconcettualizzare, attraverso gli strumenti dell'architettura, le dinamiche insediative della "strip", le sue potenzialità, il suo carattere.


L'interno con le pareti retroilluminate in policarbonato opalino e le "isole" in legno (foto P. Savorelli)


Le "isole" in legno verniciato di nero proseguono sulle pareti e creano piccoli ambienti domestici (foto P. Savorelli).


Dettaglio dell'interno (foto P. Savorelli).

Il prospetto dello showroom, visibile percorrendo la Declassata, non si sottrae alle logiche pubblicitarie, e dunque è concepito come un piano verticale in policarbonato ondulato come le tante serre allineate lungo la strada. Abbiamo pensato alle qualità tattili e cromatiche di questo materiale che, di giorno, riflette delicatamente la luce e permette di intravedere, come le strutture delle serre, la trama dell'intelaiatura strutturale e, sfocata, la facciata del capannone retrostante, aggiungendo un'aura di mistero all'insieme. La metamorfosi avviene di notte, quando il piano di policarbonato si trasforma in una sequenza di lame di luce verticali che si dilatano grazie alla sezione ondulata dei pannelli. La presenza dello showroom nel luogo non è gridata, ma evocata attraverso gli stessi strumenti comunicativi di scritte e luci che animano questo paesaggio cristallizzandone la complessità in un unico, iconico, oggetto architettonico.

Il progetto asseconda la complessità e le contraddizioni del luogo con leggerezza, come una zattera le onde: all'interno, su di un pavimento in cemento verniciato di rosso, intorno a pareti in policarbonato opalino retroilluminate, galleggiano gli spazi espositivi. Si tratta di quinte e pedane in legno verniciate di nero utilizzate come spazi per l'esposizione dei divani, in questo caso gli oggetti da esporre diventano i protagonisti e le quinte l'occasione per costruire luoghi e spazi ideali dove riprodurre piccoli ambienti domestici per l'abitazione: ambienti domestici per i viandanti della Declassata e dunque fragilmente appoggiati a terra, sospesi sul pavimento rosso riflettente, come in attesa della partenza..."nei linguaggi di un'epoca "in cammino", di una civitas essenzialmente peregrina, [...] la casa sembra destinata a non essere che momentaneo riparo, un momento del movimentum universale che tutto afferra e sradica" (Massimo Cacciari).

MDU architetti

Dettaglio delle "isole" in legno in rapporto al pavimento in cemento rosso ed alle pareti retroilluminate in policarbonato.


L'interno con le "isole" in legno che galleggiano sul pavimento in cemento rosso (foto C. Gianni).


Dettaglio delle "isole" in legno in rapporto al pavimento in cemento rosso ed alle pareti retroilluminate in policarbonato.

MDU ARCHITETTI. Showroom Essebi a Agliana


Il cantiere.

luogo:
Agliana (Pistoia)

progetto e direzione lavori:
MDU architetti (arch. Valerio Barberis, arch. Alessandro Corradini, arch. Marcello Marchesini)
collaboratori: arch. Nicola Becagli, arch. Cristiano Cosi, arch. Michele Fiesoli, geom. Antonio Silvestri

responsabili progetto:
arch. Marcello Marchesini, arch. Cristiano Cosi

strutture:
ing. Jacopo Ceramelli, ing. Alberto Antonelli, ing. Daniele Storai

committente:
ESSE.BI divani e poltrone Srl

cronologia:
progetto: maggio 2004
realizzazione: luglio-novembre 2004

dati dimensionali:
superficie del lotto: 930 mq
superficie coperta: 330 mq
volume complessivo fuori terra: 1600 mc

materiali:
pavimento in battuto di cemento verniciato
pareti interne in policarbonato alveolato opalino
rivestimento soppalco in cartongesso
pedane interne in legno di abete verniciato
policarbonato alveolare ondulato per l'esterno
MDU ARCHITETTI è uno studio associato di architettura che si occupa di progettazione dalla scala urbana a quella dell'interior design fondato a Prato da Valerio Barberis, Alessandro Corradini e Marcello Marchesini, al quale collaborano Cristiano Cosi e Michele Fiesoli. Ogni progetto è concepito come una misurazione poetica della realtà attraverso l'architettura, in una sorta di esperimento scientifico-creativo elaborato con l'intento di scoprire il differenziale di ogni paesaggio. L'architettura diventa lo strumento per raccontare agli abitanti di un luogo la realtà in cui vivono, renderli partecipi di aspetti sconosciuti di cui fanno parte: parafrasando T.S. Eliot, "forare" la realtà attraverso il progetto. MDU ARCHITETTI ha ottenuto numerosi riconoscimenti e premi in concorsi di architettura, in particolare è risultato vincitore ai concorsi per la progettazione del lungomare di Palau (SS), la sistemazione urbanistica dello Stadio Marconi di Asciano (SI) ed il Nuovo Teatro Polivalente di Montalto di Castro (VT), attualmente in costruzione. Il lavoro di MDU ARCHITETTI è stato esposto a numerose mostre di architettura, tra le più recenti si segnalano il "Festival dell'Architettura 2" di Parma (settembre 2005), "Attraversamenti. Umbria05. Biennale Diffusa di Architettura Contemporanea" (settembre 2005), e la mostra "THE STORYTELLERS", parte del programma del festival BEYOND MEDIA 05, "SCRIPT", svoltosi a Firenze nel dicembre 2005.
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