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Architetture

TRAIN01. Campo Catino. 4 elementi 4



"Il Codice genetico è l'elemento che governa la nascita e lo sviluppo dei diversi eventi che caratterizzano l'ambiente fisico. Esso definisce la qualità specifica che deve avere ogni spazio aperto o edificato, i modi per inserirsi in contesti precisi senza confondere la loro identità, le coerenze che si debbono stabilire tra strutture urbanistiche e forme architettoniche, le consonanze che occorre stabilire con le cadenze della natura circostante per non precipitare nella violenza e nella sopraffazione."
Giancarlo De Carlo



APPROCCIO. Il recupero di un territorio caratterizzato dalla fragilità dei suoi equilibri naturali si fonda su delle capacità di visione che riescano a determinarne uno sfruttamento sostenibile. L'introduzione di nuove modalità di utilizzo eco-compatibili è possibile solo se si promuove una cultura differente ed essa è tanto più effettiva quanto più allargata risulterà la distribuzione dei benefici diretti ed indiretti procedenti da un intervento e, non meno importante, quanto più tale intervento si affermerà capace di produrre un sentimento allargato di identificazione ed appartenenza ad un patrimonio comune da salvaguardarsi e far prosperare.

[20may2006]
 
Percorso del Fuoco. Belvedere meccanico. Fotomontaggio in direzione di Campo Catino.

Cosa suppone un cambio di immagine per Campo Catino? È legittimo? Utilizzando quali strumenti del comporre architettonico e paesaggistico si può raggiungere una visione condivisa che sia rispettosa del genius loci, del ricordo collettivo e che, al tempo stesso, si affermi quale catalizzatrice delle potenzialità del sito? Questi sono gli interrogativi da cui la nostra azione metaprogettuale ha preso avvio.

 
  La specificità di un intervento in quota, presso una localizzazione che suppone la presenza di condizioni estreme tanto meteorologiche quanto di specializzazione delle utenze, induce la progettazione a delle modalità che prediligono scenari di occupazione flessibili e reversibili, di minimizzazione dell'impatto fisico a fronte di una necessità invariante di massimizzazione degli effetti. Fondamentale è la considerazione e comprensione dei rapporti scalari definiti dall'intorno naturale, delle potenzialità di interazione che esso offre con l'attività umana e delle possibilità di attivazione discontinua di un programma funzionale che sia però saldamente relazionato con le specificità dei contesti.

 
 
Percorso del Fuoco. Scultura e solarium. Sezioni.

Nel nostro approccio al luogo, osservando le condizioni in cui si trova la locale stazione sciistica e considerando le dinamiche turistiche di utilizzo dell'area, abbiamo creduto che una progettazione potesse essere efficace solo a patto di una comprensione delle ragioni dello status quaestionis. Comprendere il come, senza trascurarne i perché. Nel caso di Campo Catino, ragionare sui perché ha significato soprattutto confrontarsi con un processo di abbandono, mutazione e deperimento delle attrezzature turistiche di prima generazione che, in luoghi connotati da limitatezza di risorse o difficoltà di gestione delle medesime, presenta caratteri similari in numerose località montane italiane ed europee. In tal senso, si è trattato perciò di operare entro una situazione paradigmatica.


Percorso del Fuoco.


Percorso del Fuoco. Planimetria di progetto e abaco vele.

Il progetto, rispetto al luogo, si pone come meccanismo di interfaccia che genera un'interazione e produce una lettura, modificando selettivamente la percezione consolidata attraverso attuazioni che, in termini di occupazione fisica e temporale, sono sempre riconducibili a minimi termini. Non si intende semplicemente offrire una serie di attrezzature che facilitino un avvicinamento alle bellezze naturali del comprensorio, ma si tratta la ricerca di una nuova immagine del luogo, che sappia integrare e rilanciare la precedente, agglutinando attorno ad una visione condivisa energie e risorse. Il compito qui assegnato consiste quindi nel convincere la società civile delle potenzialità del proprio territorio, suggerendole al contempo le istruzioni di utilizzo affinché il suo sfruttamento possa prodursi con mutuo beneficio.



FORMA E FUNZIONE. Date le tracce tematiche degli elementi Aria, Acqua, Terra e Fuoco secondo cui si è ordinato il sistema dei percorsi, i luoghi del progetto sono stati caratterizzati ognuno da un differente utilizzo di materiali e forme nei manufatti che si sono voluti insediare. Lo stesso principio di coerenza tematica all'interno di un percorso omogeneo è stato seguito alla volta di determinare quali funzioni potessero attivarsi negli specifici ambiti, indipendentemente dalle azioni generiche di contemplazione del paesaggio ed osservazione della natura, di sosta, riposo e ristoro che potessero condursi secondo una selezione aleatoria delle localizzazioni.


Il percorso dell'Aria.


Il percorso dell'Aria. Planimetria di progetto.


Il percorso dell'Aria. La scuola d'aria, ingresso alla piana di Campo Catino.


Il percorso dell'Aria. La scuola d'aria. Atterraggio.

Si è trattato di virare di volta in volta rispetto al carattere dello specifico percorso esperienze fruibili in tutto il comprensorio, intendendo sempre i residui dell'antropizzazione quali materiali grezzi al pari della circostante natura, interpreti e portatori di una memoria storica significativa e quindi espressione di un valore se trattati in forma compatibile rispetto alle esigenze di salvaguardia paesistica e recupero ambientale.


La scuola d'aria.

 
Il percorso della Terra.

   
Percorso della Terra. Sosta. Planimetria di progetto.

Così la scala e la topografia stesse del catino suggeriscono con naturalezza l'utilizzo della conca per l'insediamento di una scuola d'aria. Similmente, la struttura abbandonata di un vecchio skilift, combinando l'eccezionalità della localizzazione con la peculiarità della struttura, si trasfigura in un nuovo oggetto, un singolare belvedere meccanico che offre una visione a 360 gradi sulla piana e verso la valle del Sacco. La modellazione di una duna erbosa definisce invece nel percorso della Terra una seduta ergonomica da cui ammirare il panorama, mentre, a lato, una radura ospita un campo per il gioco del croquet. E via di seguito.

 

Percorso della Terra. Le dune del Croquet.

Un elemento si pone tra utente e paesaggio, un manufatto quale interprete e meccanismo che rende possibile l'interazione, regolandone le modalità e suggerendone i dettagli. L'azione di progetto sempre si anima di uno spirito che non rifugge il ricorso a soluzioni radicali quando queste sappiano suscitare la rottura dell'apatia, sappiano produrre sorpresa, entusiasmo o curiosità. Immersi nella sperimentazione di queste emozioni gli utenti si fanno coscienti. È in tal modo che il rapporto con la natura muta registro e si fa consapevole: l'esperienza si fa didattica senza ricorrere al didascalico.

L'acquisizione di una coscienza ambientale crediamo possa passare anche da questo, da un gioioso e rispettoso utilizzo delle risorse della natura in quei luoghi in cui l'uomo ancora si sente ospite, una figura di passaggio, con cui a tratti il resto del creato riesce a condividere lo spazio.

Giacomo Delbene
giacomodelbene@train01.net
 
TRAIN01. Campo Catino. 4 elementi 4

Itinerari e servizi per escursioni naturalistiche invernali ed estive.

luogo:
Guarcino (FR), Italia

progetto:
Train01
responsabile: Giacomo Delbene
collaboratori: M. Roccabruna, S. Codato, F. Giacobello, E. Canepa, M. Dallesasse

funzioni:
parco, servizi per il turismo, itinerari per percorsi naturalistici invernali ed estivi

dimensione:
600 ettari
> TRAIN01

  ARCH'IT books consiglia:

Giacomo Delbene, Massimiliano Floridi, Lala Meredith-Vula
"4 Elementi. Un progetto di Paesaggio tra Arte e Natura"
ACTAR, 2006
pp224, s.i.p.

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