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Architetture

LSB ARCHITETTI ASSOCIATI. CONVIV-ENZA



"Riallacciare i legami con la propria terra, con le proprie vocazioni e radici storico - culturali e, dunque, con il paesaggio, per riuscire a riappropriarsi della propria identità..." (estratto dal bando di concorso).

L'esigenza di "riallacciare un legame" ha come presupposto una condizione di separazione: è il racconto di un processo intrapreso molto tempo fa, di un atteggiamento radicato di prevaricazione dell'uomo sulla natura, di esclusione di una forma di vita rispetto all'altra e di un'apparente impossibilità di convivenza. Nell'affrontare il tema del concorso di idee, il team progettuale multidisciplinare ha scelto di evitare un ridisegno del territorio che lo cristallizzasse in un'immagine nitida e immutabile, adottando al suo posto il dispositivo della "matrice di pensiero" così da mantenere una coerenza con la natura mutevole e dinamica del paesaggio, "entità" polisemica per eccellenza.

[18jan2007]

Griglia della foresta planiziale.

Nel paesaggio fluviale, in modo particolare, il carattere della mutevolezza spazio-temporale risulta ancor più amplificato; le sue principali componenti (il corso del fiume, i boschi ripariali e le stesse attività antropiche di estrazione di inerti) possiedono una forte dinamicità intrinseca, in grado di "riprogettare" autonomamente la struttura essenziale del paesaggio di cui fanno parte. Il sistema combinatorio della matrice mette in relazione quattro componenti fondamentali del paesaggio (Natura, Acqua, Estrattivo e Agricolo) e tre termini chiave, da noi identificati come prioritari (mutevolezza, identità e convivenza). La matrice dà origine ad un "palinsesto pluricursale", composto da un insieme di linee guida. Nella nostra concezione il palinsesto esprime l'intento sperimentale di attuare un'esplorazione "meta-progettuale" urbanistica nuova, in grado di affiancarsi ai processi convenzionali di progettazione.


Gli elementi della progettazione.


Concept di paesaggio multicursuale.

 
    Da questo processo cognitivo scaturiscono gli "scenari meta-progettuali" che "strutturano" o meglio "ristrutturano" questa porzione di territorio della val d'Enza. Gli scenari principali individuati sono:

IL BOSCO PLANIZIALE. Al fine di restituire spazio al paesaggio dominante nella pianura padana fino all'avvento della civiltà, proponiamo di calare sull'area, oltrepassando i confini definiti dal bando, una trama di bosco monospecifico di Farnia (Quercus robur) che svolga la funzione di "acceleratore di naturalità" dell'area e dalla quale verrebbero in seguito prelevati dei tasselli per fare spazio alle attività esistenti o progettate ex-novo;

USO DELL'ACQUA. Proponiamo una gestione integrata delle risorse idriche superficiali e sotterranee, ad esempio ricaricando la falda utilizzando tecniche di lagunaggio e fitodepurazione, producendo energia, rendendo navigabile con piccole imbarcazioni la rete dei canali;

AGRICOLTURA. Escludiamo di intervenire sugli ordinamenti colturali, privilegiando invece interventi, anche effimeri, di "spiazzamento percettivo" per contribuire a "ritrovare" il paesaggio perduto extra-urbano da parte delle comunità locali, ad esempio colorando i pali delle viti oppure effettuando sfalci nei prati...



Schizzo di progetto dell'attraversamento est-ovest.


Sistema di progetto estrattivo-antropico.

I PERCORSI E LA VIABILITÀ necessitano di essere semplicemente adeguati e messi in sicurezza alla luce delle nuove funzioni e delle nuove previsioni di fruizione dell'area. In questo scenario l'unico intervento identitario forte e distintivo è costituito dal sistema dell'attraversamento est-ovest sul fiume Enza (un'opera d'arte multifunzionale che costituisce un corridoio specializzato "auto, bici, pedoni, cavalli");


Sistema di progetto delle acque e della viabilità.


Sistema di progetto agricolo–rurale.


Sistema di progetto agricolo–rurale.


Scenario progettuale del centro visite.


Scenario progettuale natura.

LE CAVE sono viste sotto una nuova luce e diventano spazi-opportunità (ad esempio spazi espositivi, sedi ecomuseali, centri di sperimentazione naturalistici ecc...);


Sezioni trasversali dal 2006 al 2026 al 2056.

IL CENTRO DI EDUCAZIONE AMBIENTALE prevede il riutilizzo di un edificio di cava dismesso, trasformato in polo plurifunzionale nel quale collocare un centro di ricerca per lo studio delle tematiche inerenti il paesaggio; un centro informazioni; un ristorante e caffetteria; un emporio/enoteca destinato alla promozione dei prodotti tipici locali.

LSB architetti associati
lsb@arealsb.it
LSB ARCHITETTI ASSOCIATI. CONVIV-ENZA

  Progetto vincitore del concorso di idee "Il paesaggio ritrovato. Idee di riassetto, riqualificazione e riuso per un'area di cave lungo il fiume Enza", promosso nell'ambito della Biennale del Paesaggio di Reggio Emilia.

ente banditore:
Provincia di Reggio Emilia

gruppo di progettazione:
progetto architettonico paesaggistico: LSB architetti associati (Giuseppe Dell'Aquila, Luca Pugno, Simone Pugno)
progettazione naturalistica e forestale: SEACOOP (dottori agronomi Marco Allocco, Giorgio Quaglio)
geologia e territorio: dottor Nicola Quaranta
ingegneria idraulica: Ingegner Francesco Tresso
progettazione installazioni artistiche naturali: Andrea Caretto e Raffaella Spagna

collaboratore:
architetto Chiara Lucchini

area:
575 ettari
LSB architetti associati opera dal 1990 secondo approcci progettuali non convenzionali. Privilegia la fase di ideazione quale momento di "mutua provocazione" intellettuale in cui far confluire le idee del team e alimentarle reciprocamente. L'idea-guida progettuale viene sviluppata attraverso immaginari narrativi che evolvono coerentemente dal concept fino alla definizione dei materiali e dei dettagli esecutivi. Lo studio ha da sempre evitato la specializzazione preferendo spaziare nell'universo del progettabile, mettendo a disposizione le competenze, la passione, la curiosità. I temi progettuali architettonici si articolano dal paesaggio alle infrastrutture, dall'interior design alla comunicazione al design effimero. LSB accompagna il lavoro di progettazione con attività legate alle pubblicazioni editoriali, alla didattica e alla ricerca scientifica nell'ambito del dibattito architettonico contemporaneo. Ottiene diversi riconoscimenti in concorsi e gare di progettazione nazionali ed internazionali.

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