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Architetture

EM2N. Teatro 11 a Zurigo



"E così, tra le calme serene del mare tropicale, in mezzo a onde i cui battiti erano sospesi per l'estasi, Moby Dick andava, nascondendo ancora alla vista la pienezza dei territori del suo tronco sommerso, interamente nascondendo la deforme orridezza della sua mandibola. Ma ben presto la parte anteriore del suo corpo emerse lentamente dall'acqua; per un istante la figura marmorea formò un grande arco, simile al ponte naturale della Virginia, e come un gesto ammonitore sventolando nell'aria la coda come una bandiera, il grande iddio si mostrò, si tuffò e scomparve."
Herman Melville, Moby Dick, o la Balena, Adelphi, traduzione a cura di Cesare Pavese



Nel panorama complessivo dell'architettura elvetica contemporanea la produzione, il lavoro e la ricerca dello studio EM2N -fondato a Zurigo nel 1997 da Mathias Müller (1966) e Daniel Niggli (1970) entrambi allievi di Marcel Meili presso l'ETH- risulta tra le più feconde; le tensioni più radicali, proprie di una certa avanguardia di stampo olandese (Koolhaas, MVRDV...) sono fuse e rilette nel quadro della cultura compositiva Svizzera, prestigiosa e severa ma allo stesso tempo realista e fortemente disincantata.

[30mar2007]


Il progetto per il Teatro 11 di Zurigo esprime ed incarna questa convergenza di fattori diversi e decisivi. La vicenda che ha portato alla costruzione inizia nel 2003, anno in cui è indetto il concorso per recuperare parte del teatro esistente costruito sull'area negli anni 60, unitamente alla realizzazione di una nuova sala da 1550 posti un ristorante ed un ampio foyer, il tutto da svilupparsi all'interno di un budget fissato e ridotto all'osso. Il nuovo edificio ingloba o per meglio dire Cannibalizza le preesistenze -il basamento e la torre scenica- in modo da creare una nuova volumetria trasformante e camaleontica, capace di assumere molteplici proporzioni e differenti scorci in relazione all'eterogeneo spazio urbano limitrofo.





La sale da concerto sono parte integrante della città contemporanea -l'auditorium di Roma costruito da Piano è intervenuto sulla percezione e l'immaginario legato al Villaggio Olimpico costruito anch'esso nel 1960- l'edificio di EM2N si inserisce in uno scacchiere metropolitano affascinante e ricco di suggestioni: la zona di Oerlikon è una delle aree industriali "storiche" di Zurigo, e lungo lo stesso percorso su cui si attesta il Teatro si trovano l'Hallenstadion ed il grosso centro commerciale Messe Zurich, entrambi considerati di fatto dei grossi attrattori sociali. Nelle intenzioni dei progettisti è risultato chiaro fin dalle prime fasi d'ideazione della proposta che una riconversione "garbata" dell'area -basata su gesti discreti ed esigue modifiche- non era possibile con il budget complessivo messo a disposizione. Solo una strategia in grado di intervenire in maniera radicale sull'edificio esistente offriva ampi margini di sviluppo creativo e funzionale. La demolizione dell'originale Stadthof ha quindi dato la possibilità di dare carattere e sostanza al nuovo manufatto.















Ecco allora che la nuova volumetria avvolge suadente il palco e la torre scenica preesistente, la soluzione d'angolo tra la Thurgauer e la Wallisellenstrasse viene enfatizzata in termini altimetrici; è qui che la costruzione si apre verso la città. La scelta di ideare un volume avvolgente e dinamico dalle forti valenze plastiche e narrative permette di inserire una pausa, una sospensione all'interno della partitura urbana di Zurigo in questo punto dicotomica ed ambivalente -il macro-volume della Hallenstadion convive con la micro-scala propria dell'edilizia residenziale pubblica di fine secolo. Dal punto vista costruttivo la crisalide complessiva presenta una struttura portante in acciaio sulla quale si posano pannelli in lamiera grecata in grado di fornire un solido appoggio ai fogli di alluminio perforato che rivestono l'intero edificio come una doppia pelle. Questa esplicita il desiderio di annullare la contrapposizione tra soffitto e pavimento. Con la sola eccezione delle grandi finestre-occhio e dell'ingresso-bocca (punti dai quali è possibile guardare alla città come se ci si trovasse dentro il ventre di un meraviglioso Leviatano) i pannelli di alluminio coprono decine di piccole aperture. durante il giorno l'organismo sembra un frammento una scaglia, è ermetico ed impenetrabile come una grosso cetaceo come Moby Dick. Durante la notte al contrario si trasforma in una lanterna luminescente festosa e avvolgente.











L'organizzazione interna riflette la disposizione volumetrica complessiva: il nuovo ingresso è visibile da tutte le direzioni. Il ristorante viene spostato in diretta comunicazione visiva con la fermata del tram sulla Thurgauerstrasse e l'Hallenstadion. Una precisa volontà di dotare l'edificio di un carattere ruvido ed industriale, è alla base della logica compositiva, in grado di rendere autonomo l'organismo rispetto al contesto ed alla funzione. Per sottolineare ulteriormente questo desiderio EM2N all'interno della loro creazione lasciano strutture, impianti, elementi tecnici ed attrezzature di servizio perlopiù a vista. Cemento colorato e un dettagliato studio delle fonti luminose completano il discorso.

Carlo Prati
mail@carloprati.com











EM2N. Teatro 11 a Zurigo



luogo:
Wallisellenstrasse 11, Zurich-Oerlikon, Svizzera

programma:
teatro da 1550 posti, inclusi servizi e annessi
foyer su due piani
ristorante per 120 persone

costo:
CHF 22.320.000

cronologia:
concorso, primo premio: 2003
progetto: 2003-2005
inizio lavori: marzo 2005
fine lavori: settembre 2006

cliente:
MCH Messe Zürich AG, Zurigo

gruppi di progettazione esterni:
Bauengineering.com AG (main contractor), Zurich
Nüssli (International) AG (stage planners), Huettwilen
Aerni + Aerni Dipl. Ing. ETH/SIA (engineers), Zurich
3-Plan Haustechnik Raimann + Diener AG (HVACR), Winterthur
Planungsgruppe AB Bühnentechnik AG (stage technology), Leutwil
EBZ Eichenberger Electric AG (Licht + Ton), Dübendorf
IG Innenarchitektur Gastroplanung GmbH (gastronomy planning), Zurich
Hautle anderegg + Partner AG (structural fire protection), Zurich
Bakus Bauphysik & Akustik GmbH (acoustics), Zurich
Enz & Partner GmbH (traffic planning), Zurich
Myriam Holle (signage, graphic design), Zurich

fotografie:
Hannes Henz Architekturfotograf
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