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Achille Castiglioni. Tutte le opere 1938-2000 |
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![]() Sergio Polano "Achille Castiglioni. Tutte le opere 1938-2000" Electa Italia 2001 pp478, 103,29 acquista il libro a prezzo scontato! |
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FACILE
PRINCEPS ACHILLE
1943: guerra! Il 25 luglio, lo sfacelo dell'8 settembre, insomma, l'incalzare degli avvenimenti avrebbe, nel volgere di poco tempo, spento la tempra di un Uomo adamantino: Giuseppe Pogatschnig Pagano. Purtuttavia, in quel marasma, egli battagliava ancora -sempre appassionatamente, pure in punta di penna-, anche dalle colonne di Costruzioni-Casabella. Il vulcanico direttore, quantunque impegnato all'armi, par non trovasse di meglio (fascicolo 185-186) confezionare, nell'inossidabile veste grafica tuttora in auge, un reportage pressoché monografico dedicato al nuovo ordinamento nell'insegnamento dell'architettura. |
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![]() Achille, Pier Giacomo e Livio Castiglioni: in primo piano radio a valvole Phonola, progetto L e PG, con Luigi Caccia Dominioni (1940). L'Uomo, sempre generoso di sé, riteneva pubblicare -fra altro- un progetto, I anno di Composizione architettonica, (1939) di tal Achille Castiglioni. Un teatro per le masse. Non pago, oltre ad Achille, laureatosi poi nel '44, faceva largo spazio ad un plotone d'imberbi: al fratello, Pier Giacomo, a tale Marco Zanuso, ad una tizia di nome Anna Ferrieri -allora non ancor Castelli- e via andando. Ecco, per darvi un'idea -sibben molto vaga- della temperie, del quadro in cui s'affacciava giusto qualche nome che, cessata la carneficina, avrebbe contribuito a costruire il mito del patrio disegno industriale. Oggi ad uno di quei protagonisti, ad un monumento vivente, proprio all'Achille onusto di gloria, è dedicato il corposo volume di Sergio Polano, appena sfornato da Electa. |
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Emblematicamente ed opportunamente un interruttore, un rompitratta, un sezionatore elettrico, un oggetto umilissimo caro al progettista a cagione delle qualità e della diffusione anonima, racchiude ed avvolge un ubertoso campo di ricerca tracciato in forma d'atlante; la materia, la produzione è vastissima, quasi da capogiro. Sfogliando le pagine, anche a caso, si ritrovano immediatamente icone d'oggetti familiari in gran copia, sulle quali volentieri, ci si sofferma avidi di ragguagli, sovente -purtroppo- sin troppo asciutti. L'indovinato titolo del saggio d'apertura, 'Passacaglia dei Castiglioni', offre già da sé una chiave, "ben temperata", per intendere la composizione armonica dell'espressiva vita progettuale d(e)i -notazione opportuna- Castiglioni, ché del sodalizio di due fratelli, Achille e Pier Giacomo si parla: almeno sino alla dipartita di quest'ultimo (1968), momento in cui si è giocoforza creata una naturale frattura, contraddistinta però da "una significativa continuità" progettuale da parte d'Achille. D(e)i Castiglioni, oltre a molti mirabili allestimenti espositivi, vi sono oggetti che non cessano di stupire, soprattutto se ricondotti al periodo in cui sono stati concepiti. Tra tutti, voglio ricordare la macchina fotografica per ragazzi (1958, non realizzata), committente Ferrania: essa parla molto, di riflesso, del baldo metodo progettuale. Della capacità di liberarsi di forme convenzionali, della vis comica, del reimpostare i problemi partendo da nuove basi, del passaggio, di regola, dallo schizzo al modello. E proprio l'arrovellarsi su modelli, lungimirante prassi realizzativa -forse ereditata dal padre Giannino, scultore-, è ora finalmente costume deo gratias banale, usuale attività diffusasi, resa agevole da molti software CAD e da più di un sistema di 'stampa tridimensionale'. |
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Spia di un probabile non facile lavorìo preparatorio, il volume, segnato ufficialmente in preparazione già nel 1998, previsto in uscita nel 1999, confermato senz'altro per il 2000, è stato partorito or ora, passando attraverso un cambio d'immagine dell'involucro tra l'icona d'anteprima -raffigurazione della celeberrima lampada 'Arco'- e la veste definitiva. Un cambio che certo ha giovato, vuoi per l'efficace nitore, algido, dell'impaginato finale -curato da Tassinari&Vetta- vuoi per l'indiscutibile rappresentatività dell'oggetto rappresentato in copertina. L'assettato atlante delle opere, cosí come gli apparati, sono stati realizzati per la cura di Fiorella Bulegato, con la collaborazione di Elena Fumagalli. La cifra di acquisto, duecentomila lire, potrebbe intimidire ed indurre qualche rapido dietrofront avanti le casse. Ed è un peccato: questo libro, di gran lunga più esaustivo di recenti medesime uscite, potrebbe assumere il ruolo d'intelligente e educativo oggetto da regalo destinato pure a non 'addetti ai lavori'. La piùparte degl'abitanti del belpaese, anche se solo con un distratto sguardo, difficilmente ha potuto evitare d'inciampare, magari senza saperlo, almeno una volta su una qualche delle numerose 'creazioni Castiglioni' e queste pagine sembrano fatte apposta per soccorrerli in una precisa opera d'identificazione. Gabriele Toneguzzi g.toneguzzi@nettuno.it |
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BOOKS REVIEW |
Questa pagina è stata curata da Matteo Agnoletto. laboratorio
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