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West
8 |
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"West 8" Skira Italia 2000 pp160, €28,41 (testo in inglese) acquista il libro online! |
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Questa
recente monografia, redatta in lingua inglese, presenta la produzione
progettuale e teoretica dello studio West 8, fondato agli inizi degli
anni Novanta a Rotterdam e divenuto in breve tempo uno dei più significativi
riferimenti internazionali nel campo della progettazione ambientale
e del design degli spazi pubblici. Il suo approccio progettuale si basa
sulla convinzione che in ogni lavoro debba esserci una esplicita integrazione
tra diverse discipline, tra la casualità del gesto e la complessità
del sapere tecnologico; traspare anche la necessità di legare nel progetto
la piccola e la grande scala, dal dettaglio costruttivo al disegno del
paesaggio o di un'intera città. Il saggio introduttivo sulla nuova forma del design urbano è firmato da Adriaan Geuze, giovane direttore e fondatore dello studio. I lavori, per lo più ancora inediti e relativi a contesti urbani ed extraurbani in Olanda, Germania e Italia, sono raggruppati nei cinque capitoli in cui è articolato il libro (base, colonisation, void, totem, contemplation) e presentati, all'interno di un'elegante veste grafica, tramite eloquenti immagini ed efficaci, seppur brevi, didascalie descrittive; tutti dimostrano la visione ottimista dei progettisti nei confronti della città contemporanea, all'interno della quale l'abitante sembra apprezzare il paesaggio che lo circonda, accessibile in ogni suo punto e in qualsiasi momento grazie alla tecnologia a sua disposizione. Il paesaggio metropolitano contemporaneo mostra la sua natura fantastica che trascende i sogni dell’avanguardia o dei surrealisti del Novecento; città e periferia, pur con la frammentarietà delle aree abbandonate e l’isolamento dei grossi complessi industriali e commerciali, possiedono una bellezza che, ben diversa da quella dei modelli tradizionali, continua ad affascinare. L'ideale modernista di abitazione razionale, inserita all'interno di un paesaggio naturale arcadico, è decisamente superato e la classica suddivisione del territorio urbano in isolati e strade cede il passo a un paesaggio più indefinito, e pertanto variamente interpretabile, nel quale il vuoto e lo spazio indeterminato costituiscono un tributo e una sfida alla creatività del cittadino contemporaneo. Paola Giaconia paola.giaconia@architettura.it |
[12dec2001] |
Questa pagina è stata curata da Matteo Agnoletto. laboratorio
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