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ABECEDARIO |
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Sergio Polano, Pierpaolo Vetta "Abecedario. La grafica del novecento" Electa, ottobre 2002 pp 248, € 35,00 acquista il libro a prezzo scontato! |
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UOMINI E PROFETI. È
veramente cosa buona e giusta salutare l’avvento d’una nuova collana,
design & grafica —tipi Electa— specie se principia con un abecedario,
congegno avente funzione dichiarata di fornire primigenî rudimenti d’una
disciplina, in questo caso narrando brandelli espressivi della sua
propria storia. Ma abecedario è pure —proprio per definizione, e qui non
incidentalmente, de facto— insieme d’inni, carmi, salmi: meglio
ancora, breviario. Compendio d’uomini e profeti del ‘900. Dei quali
cantasi virtù. Virtù cardinali, pure, epiche. Jan Tschichold, El
Lisickij, Alexsandr Rodcenko, Kurt Schwitters, tra i santi
dell’avanguardie. Ed anche, fra molti eccellenti altri, insospettabili
italici: Aldo Novarese, gran sacerdote dei tipi a stampa; Giovanni
Pintori, dovizioso celebrante di tanta riuscita immagine Olivetti;
Franco Grignani, architetto praticante visioni estatico-scientifiche. Proprio sugli architetti ‘imprestati’ alla grafica, drappello, oggi come ieri, tutt’altro che insignificante, vi sarebbe assai da dire, pur limitandosi ai patrî confini. Però questa è un’altra storia che, un dì o l’altro, m’auguro qualcuno troverà interessante profondire. |
[06jan2003] | |||
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Franco Grignani, pura lana vergine, marchio internazionale di qualità, 1964.
In senso orario
in alto da sinistra: |
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Ma torniamo al punto:
v’è, in genere, usitata puerizia di cultura nel campo grafico.
Constatare ciò, con ogni probabilità, è stato impulso di partenza per
questa suasiva opera di catechizzazione. All’uopo han uniti amicalmente
voti due baldi: un teologo del settore ed un grafico engagé,
entrambi passionati architetti: il primo impegnato nell’eleggere e
revisionare silhouette già tracciate, in ispecie su Casabella;
il secondo ad illustrarle ex-novo avvalendosi di conveniente
iconografia, più che mai importante onde far travedere l’apostolato
d’ognuno. Ad esempio, dando conto delle differenze di carattere mediante
il carattere (sic). Che muta, piccola ricercatezza, col divenir del
testo. O riproducendo casi e risoluzioni piuttosto eloquenti,
soprattutto se riportate all’epoca in cui furono pensate, come
—rimanendo in Italia— la pagina di Campo Grafico del 1933
rassegna del brutto relativa ai biglietti, nella fattispecie
centrata sui tranviari milanesi. Ecco così ottenuta in frutto un’epitome quanto mai necessaria. Trattasi di piatto cotto con minutaglia perlopiù apparsa in altre vesti: caciucco, questa la natura di codesto breviario che, cotto con perizia, in virtù della struttura consente letture —e perché no?—, orazioni non sequenziali, delle quali la più cara m’è manifesti, null’altro che appunti, di primo acchito. Ma, a ben mirare, è esplorazione nel modo di ragionare dell’autore entro frammenti in sorte. Più o meno sviluppati. Interessanti proprio nel non finito, ovverosia nei primi paragrafi. Chiudendo, vera ciliegina sopra torta, non poteva mancare un diletto, rappresentato dall’allestimento d’acrostico a tema su abecedario doppio: ALTO/basso.. Gabriele Toneguzzi g.toneguzzi@nettuno.it |
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Questa pagina è stata curata da Matteo Agnoletto. laboratorio
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