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More for inspiration
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Future Systems "More for inspiration only" Academy Editions, 1999 pp128, £12,79 acquista il libro a prezzo scontato! |
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Speriamo
di essere tra di loro, tra quei pochi che secondo Jan Kaplicky, autore/raccoglitore
di questo testo, sanno usare i propri occhi, per guardare ed osservare.
Un testo insolito per un insolito professionista, fondatore di Future
Systems Studio, e personaggio eclettico che ha deciso di raccogliere
per la seconda volta (More for inspiration only viene dopo For
inspiration only) una serie di immagini provenienti dai più svariati
settori, che risultano essere fonte d'ispirazione per progetti realizzati
e od in fase di sviluppo dello Studio. I nomi Future Systems o Jan Kaplicky, che molto probabilmente sono sinonimi l'uno dell'altro, come asserito nell'incipit di Future Systems, the story of tomorrow, richiamano subito alla mente anche del lettore più distratto immagini di elicotteri immobili trasformati in abitazioni temporanee, o esoscheletri di echinodermi utilizzati come prototipi strutturali per padiglioni mobili; immagini in cui però si inizia da subito a cogliere l'esatta natura e provenienza di forme e materiali. Nella prima parte l'autore accosta esplicitamente fotografie d'ispirazione a singoli progetti, presentandoci il Terminal portuale di Yokohama come un grande squalo o l'Earth Centre come l'ingrandimento dell'occhio di una mosca. La seconda parte, invece, ci mostra per ogni pagina, il formato è quadrato 12 x 12 cm, una fotografia con annesse sia informazioni inerenti la provenienza della stessa sia brevissime sentenze scritte dall'autore che ci potrebbero servire per meglio utilizzare l'ispirazione derivante da quest'ultime. Un esempio fra tanti: una montagna dell'Australia con scritto sotto "city of the future". Il rapporto e la similitudine tra l'immagine sorgente ed il progetto è quindi molto evidente; così evidente, però, da minare in chi osserva il limite sia dell'interpretazione che dell'ispirazione. |
[23feb2003] | |||
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Ispirarsi
per creare qualcosa che deve essere semplice ma mai banale. È questo
il limite da non valicare, sembra insegnarci Kaplicky. La bravura risiede
probabilmente proprio in questa capacità di ispirarsi interpretando
linee guida armoniose, definite ed esistenti. Il testo è un'esaltazione
visiva del mondo che ci circonda, la Natura, e del creato dall'uomo,
le nostre "Macchine", da entrambi possiamo imparare a progettare
qualcosa di migliore. Il libro genera da subito nel lettore un piacevole sfogo all'immaginazione ed alla capacità umana di prendere spunto da forme, immagini e colori. Un testo senza parole, un paradosso, ma che nel suo assunto, ISPIRARE, si dimostra generatore di universi ricchi di significati e simboli: la bellezza già esiste, basta coglierla nel mondo in cui viviamo. Molto, soprattutto, è già stato creato sia dalla natura, vedi immagini di ragni e mosche, che dall'uomo, come i piloni dell'alta tensione e le navi. Impara ad osservare. Questo l'insegnamento, non scritto ma rappresentato tramite immagini da un uomo, Kaplicky, che si dice contento se già solo uno studente d'architettura o design, potrà essere ispirato dalle immagini da lui raccolte. E io credo, in coscienza, che Kaplicky si possa ritenere soddisfatto. Riccardo Pellegrino riccardopellegrino20@libero.it |
Riccardo Pellegrino si è laureato in Architettura nel 2002 presso l'Università di Genova. Da anni sviluppa il proprio percorso professionale nello Studio GRP Architettura di Genova. | ||||
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Questa pagina è stata curata da Matteo Agnoletto. laboratorio
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