home > books review

Books Review

Physico



Orazio Carpenzano, Lucia Latour
"Physico. Fusione danza-architettura"
Testo&Immagine, Torino, 2003
pp128, €12,39

acquista il libro online!



ALTRO & ALTROTEATRO. Dire che il teatro è al palo renderebbe nervoso anche Franco Quadri, e tutti i direttori degli stabili compreso il direttore dei direttori, il caro amico Carlo Repetti, ma sottolineare che nell’ambito del teatro tutto inamidato… c’è un fermento sotterraneo interessante di ricerca, riproposizione e fenomeni interessanti di innovazione dello stato dell’arte…
In ultimo Dario Fo proponendo Il viaggio a Reims mette in discussione la certezza del “testo” come forma sacra di riferimento, demolendo e superando la consolidata idea dell’identificazione del linguaggio nello schema di commedia dell’arte o nel tipo… in una risata giullaresca… ma anche ponendo la questione al punto centrale…

Questo mutamento si è già avvertito da tempo, nelle sperimentazioni, nei laboratori… sino ad arrivare alla concezione dilatata di “spettacolo” come in ultimo la “scienza si fa festival” con 28 eventi per le vie di Genova per il 2004…
E… oltre… ma questo diventerebbe argomento per scrivere un numero cospicuo di pagine… che qui evitiamo rimandando, ad un affresco dell’ultima "d’Architettura", ed a un prossimo numero monografico di "Parametro".

Ma veniamo a noi. Questa finestra si apre su un nuovo libro, che sigla il centotrentaseiesimo saggio della collana Universale di Architettura, che in 93 pagine e 61 foto racconta di Physico, un’esperienza di danza-architettura, e qui l’interesse del libro, dei saggi che accompagnano il lettore ad una riflessione… in termine più filosofico alla riscoperta del corpo e dei corpi (grande tema d’epoca) ma forniscono anche un piano inclinato per scivolare dentro il mondo della rappresentazione della finzione…



Qui mi si pone, come presentatore, il dubbio che per chi compra il libro ne possa cogliere il valore… ed allora val la pena di dare delle coordinate… Questo spiraglio che offre il volume è un osservatorio dal buco della serratura di un mondo magico, pieno di fascino, che non si può tanto rappresentare con altri mezzi… le foto ricordo non ricostruiscono il valore dello spazio dell’emozione, dei sensi…

Il guardare nel campo dello spettacolo, attraverso il cannocchiale disciplinare del progetto d’architettura apre sguardi ed orizzonti interessanti, si è già visto attraverso l’arte, con la rilettura della natura, della tettonica, attraverso la land art… e non a caso… qui accanto abita la rubrica Artland...

- perché anche lo spettacolo?!!…
- direbbe, qui, un lettore attento,

pensiamo a Bob Venturi che ci ha spinto, tempo fa, a guardare Las Vegas in modi differenti… immaginiamo di rivedere in una vertigine accelerata di diapositive tutte le biennali e triennali, da cui emerge un filo rosso “dove la messa in scena” diventa il senso. Allora il valore sta nell’incastonatura del volume nella collana che si arricchisce ed arricchisce lo spettro delle visioni del contemporaneo, aumentando anche gli orizzonti del rappresentato, dell’architettura effimera, dell’architettura dello spettacolo… e la scenografia che ha sempre avuto feeling con la disciplina della composizione, dove si ritrovano sempre scambi interessanti sul piano del progetto… e sul piano degli effetti di illuminotecnica che diventano scuola & palestra…

[18dec2003]

 



Sfogliando questo volume curato da Orazio Carpenzano & Lucia Latour si coglie subito il senso della multidisciplinarità del laboratorio-officina… la ricerca della forma attraverso i materiali immateriali esercitando il “sensibile reso manifesto” o “senso & sensibilia”… Sempre sfogliando & cogliendo al volo il nome di Nadja Perilli, mi si aprono ricordi… che rimandano ad alcune performance dello Studio Labirinto, le esercitazioni del Perilli… ad un’aria di scuola romana… sino a risalire al Paolini in teatro… le lamiere di Serra…

Physico
propone uno spazio dinamico, relativo… molteplice, dove non si predilige nessun punto focale d’osservazione, ma tutto è possibile proprio per questa straordinaria messa in gioco dello spazio curvo… in altra maniera, come se risvoltassimo il discorso, come un guanto il proprio rovescio si ritroverebbe nel teatro proposto dallo studio azzurro o in maniera figurata in quello di Pier Paolo Koss.



 
 
Ma qui in rilievo è stata messa un’opera… ma forse ne varrebbe la pena per capirne il contesto visitare il sito di altroteatro, andare a teatro, (che fa bene)… è anche terapeutico!!!… ovviamente quello interessante… così si possono aggiungere altre opere come “straballata” e “selvatica”… sempre su questo sentiero si trova ancora (di altre compagnie) “aria spinta”, “stanze”, “pandemonium”, “Waterwall”, “cibo del buio”… ed altro come la danza urbana…

Allora, concludendo, (appoggiandomi al sipario), le luci appassiscono concentrandosi in dissolvenza sulla copertina del libro Fusione danza-architettura, questo è l’oggetto, che contiene una storia, fatta di esperienze e ricerca di scena… questo ne è il valore… che stimola un impegno oltre che ad acquistarlo ad andare più spesso a teatro.

Luci in sala, lo spettacolo è finito. Nel vociare d’uscita del dopo teatro si raccolgono sospesi a mezz'aria frammenti d’emozione, sempre nel vociare si colgono nomi sparati qui e là Stepanova, Stevert, Gabo, Bragaglia, Consagra, Nuovissimi…
Il mormorio sfuma e il pubblico va in libreria.

Brunetto de Battè
bdebatte@libero.it

Le immagini pubblicate in questa pagina sono di Massimiliano Botticelli.
 

Questa pagina è stata curata da Matteo Agnoletto.






Per proporre o recensire pubblicazioni
è possibile contattare la redazione di ARCH'IT
all'indirizzo booksreview@architettura.it


laboratorio
informa
scaffale
servizi
in rete


archit.gif (990 byte)

iscriviti gratuitamente al bollettino ARCH'IT news







© Copyright DADA architetti associati
Contents provided by iMage