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Ex-libris: dispositivi di lettura

Sara Marini





Giovanni Corbellini
Ex-libris
22 publishing, 2007
150 pp., € 22,00

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La 22 publishing è una giovane casa editrice milanese impegnata nell'indagine sulle relazioni tra i temi del paesaggio, dell'architettura, del design e dell'arte contemporanea. Il modello delle collane, costruito come un rizoma di lettere alfabetiche, prevede una moltiplicazione di possibili legami fra itinerari spesso vicini ma non comunicanti. Il 22 lab è uno spazio interno dedicato alla ricerca condotta attraverso i modelli del workshop e delle conferenze.

Giovanni Corbellini apre Ex-libris con una avvertenza al lettore impaginata come il foglio delle indicazioni che si trova all'interno dei medicinali. Definisce, infatti, il proprio percorso dentro i libri un "prodotto di autoterapia anticompositiva". L'obiettivo è subito enunciato: all'interno dei testi, navigando nelle connessioni tra questi, elencando i numeri che sostanziano i riferimenti bibliografici, le citazioni, i rimandi all'arte e alle scienze, Corbellini cerca e progetta un dispositivo in cui struttura e contenuto coincidono.


Mappa delle parole chiave.

Il libro ripropone, rivede, integra con nuovi link e, ancora, commenta con progetti architettonici le parole chiave presenti, in parte, nella omonima rubrica che l'autore cura sul sito di ARCH'IT. I lemmi presenti in questa subway dell'editoria, introdotti nel testo da mappe che cercano di riprodurre il dinamismo dei percorsi e degli intrecci possibili, partono dalle radici di un moderno che 'usciva dai binari' (Banham, Rowe, Venturi, un certo Le Corbusier...) per approdare alle questioni della progettazione contemporanea.


Esempio di un percorso interno alla mappa delle parole chiave.

Nel libro vengono presentate 'parole', 'evento', 'densità', 'mobile', 'diagramma', 'superficie', 'dizionario', 'collisione', 'indeterminato', 'assenza', 'grande', 'bello?', 'gioco', 'contesto', 'veloce', 'extremo', delle quali 'parole', 'contesto', 'veloce' ed 'extremo' non sono presenti nella rubrica on-line dove invece trovano spazio '(in)sicurezza' di Marco Ragonese, e 'paesaggio'.


Sommario.

Anche semplicemente elencando le parole prese in considerazione, di cui l'autore rimarca l'assenza nei dizionari di settore (vedi 'dizionario'), si disegna una costellazione, un tracciato a densità variabile di temi e situazioni che ossessionano la produzione, non solo architettonica, degli ultimi anni e che soprattutto aprono ancora a possibilità inesplorate: non sempre la loro operatività è stata completamente messa in atto (si veda in particolare 'indeterminato'). La forza e il nuovo ruolo, a latere della costruzione, assunto dall'architettura scritta si afferma con la pubblicazione del celebre e lussuoso S,M,L,XL di Rem Koolhaas che nello svolgere il proprio personale lessico allo stesso tempo afferma la formula del dizionario come nuova proposta teorica e, assieme, nuovo modello di espressione della stessa.


njiric + njiric arhitekti, 'Twisted Schikel', diagramma, 1999.

Il significato del termine ex-libris rimanda a una modalità, a un logo, a un contrassegno per identificare i libri traslati nel tempo in un tema della grafica. Il germe del progetto è il diagramma, elaborato grafico sintetico che il disegno metrico assume come incipit e non come punto d'arrivo: l'architettura accoglie la rivoluzione duchampiana, l'affermazione del concetto sulla bellezza (vedi 'bello?'). Aperta è anche la struttura del testo: nelle parole chiave virtuali chiunque può contribuire inviando le proprie note bibliografiche e nel libro stesso l'autore consiglia al lettore, sempre nelle avvertenze alla voce 'scadenza e conservazione', di aggiornare personalmente e periodicamente il prodotto.


njiric + njiric arhitekti, 'Twisted Schikel', diagramma, 1999.

Ex-libris è costruito su unità minime, quei 10kb che l'autore segnala quasi come un sottotitolo, un file leggero, un limite numerico che permette di dialogare con la velocità e la sintesi della comunicazione globale e che racconta la trasposizione dal testo virtuale a quello cartaceo: una regola del gioco che l'autore stesso si dà e che offre al lettore come punto di avvio di ogni altro possibile viaggio dentro i libri.


njiric + njiric arhitekti, 'Twisted Schikel', museo d'arte, Zagabria, 1999.

Si ritrovano disseminate anche tracce autobiografiche: 'grande e veloce' è infatti il titolo della tesi di dottorato dell'autore. In 'contesto' viene descritta la condizione dell'architettura e della cultura italiana, scenario in cui prende corpo questo lavoro ma che trova uno spazio marginale rispetto a realtà più 'veloci' come quella olandese, spagnola, croata... Protagonista è l'architettura che dagli anni Novanta alla crisi di questi giorni ha lavorato attraverso la creazione di opere fortemente concettuali ma contemporaneamente costruite per rispondere a problematiche estremamente reali, concrete, ordinarie.


NL Architects, Sky Cemetery NT, Stoccarda, 2002.

Non sappiamo se sia casuale o un indizio volutamente lasciato dall'autore il progetto degli R&Sie(n) (François Roche, Stéphanie Lavaux) con il quale si chiude il libro. Il loro lavoro rappresenta l'elemento di evoluzione di questo percorso in cui il dispositivo architettonico viene contaminato ed evolve grazie a dinamiche biologiche (alghe, vegetazione spontanea) o configurandosi attraverso gli scarti di produzione. Corbellini è in procinto di chiudere un libro sugli R&Sie(n) e sulle loro architetture 'oltre natura' in cui spettatori e autori devono attendere che il tempo e le proprie dinamiche sulla città, il proprio contributo in termini di rifiuto e smog, venga assorbito per costruire e modificare l'opera.

Sara Marini
marini@iuav.it

[27 febbraio 2009]

> PAROLE CHIAVE

       

La sezione Books di ARCH'IT
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