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Concorsi

PESCARAMARE

Concorso europeo di idee finalizzate alla redazione del piano spiaggia di Pescara




Ente Proponente:
Comune di Pescara

1 - Premessa al bando:

La città di Pescara raggiunge oggi i 120 mila abitanti; è nodo di essenziali flussi di traffico nazionale e presenta fenomeni di terziarizzazione notevoli.

L
’area urbanizzata intorno a Pescara (nel triangolo tra Chieti, Città S. Angelo, Ortona) è rappresentativa del processo di frantumazione delle centralità e della loro relativa indifferenza localizzativa, che descrive il carattere attuale della città adriatica e anticipa i temi della sua modificazione. In questa parte del territorio costiero lo sviluppo di diverse razionalità insediative (il turismo, il commercio, l'università e altre ancora) ha contribuito in maniera determinante alla peculiare configurazione dell’urbanizzato fino a determinare una piccola "metropoli di fatto" costruita in assenza di uno specifico programma urbanistico e con scarsi livelli di consapevolezza istituzionale.

La prima saldatura dell’urbanizzato è avvenuta, negli anni dal dopoguerra fino a circa il 1980, lungo la linea di costa. Nei territori compressi tra la ferrovia e il mare, dove si è andata consolidando una città residenziale densa e continua, fatta in larga parte di case per la villeggiatura e l’affitto estivo. Poi il magma edilizio è straripato nella valle. Fino a produrre una vera e propria città in forma di germinazione interna valliva della vasta e più consolidata città lineare di costa, che identifica il nuovo modello insediativo adriatico.

Questa città transcomunale, cui il grande ordine del paesaggio impone una misura conforme, ha inglobato nel suo cuore geografico le localizzazioni industriali extraurbane e le loro arterie di connessione territoriale, che funzionano oramai da principali vettori della mobilità metropolitana. Si individua un paesaggio urbano inedito nelle forme, connotato dalla piccola dimensione, dall’eterogeneità, dall’assenza apparente di ordine e gerarchie, la cui progressiva trasformazione sembra governata dal continuo e casuale sovrapporsi delle iniziative e dalla capacità di autorganizzazione dei gruppi locali d’impresa.

All’idea di Pescara non corrisponde solo un luogo fisico, ma anche un modo di vivere e di produrre nel territorio medioadriatico. Nell'area, molte centralità si sono trasferite all'esterno della città consolidata. I nuovi paesaggi sociali, le pratiche emancipatorie della società locale e i nuovi stili di vita hanno conferito centralità urbana a luoghi che prima non la esprimevano (come è avvenuto per le stesse infrastrutture) o a spazi di attività innovative (i grandi spazi commerciali, le grandi catene alberghiere, le strutture per il tempo libero, i poli delle reti cablate, ecc.).

Dal 1995 Pescara è quasi costantemente ai primi posti per alcuni indicatori specifici nei diversi rapporti (Sole 24 Ore, Italia Oggi) sulla qualità della vita nelle Provincie italiane. È, per esempio, tra le prime in Italia per nuove imprese iscritte alla Camera di Commercio sul totale di quelle registrate; e anche per numero di imprese fallite. È in prima linea nei settori del tempo libero: numero di palestre pro-capite; numero di locali notturni pro capite; numero di librerie ogni 100mila abitanti; spesa media per abitante per assistere a spettacoli cinematografici, sportivi e teatrali; numero relativo delle associazioni culturali e sportive. Sono dati che mettono chiaramente in risalto come il territorio pescarese sia interessato dallo sviluppo dei nuovi luoghi della produzione e del commercio, ma che dimostrano anche la crescita imponente degli iperluoghi dell'aggregazione sociale e del tempo libero. Numeri che confermano il carattere innovativo dei processi di trasformazione in atto e anticipano la tendenza all’economia del loisir, all’adesione al nordadriatico distretto del piacere descritto recentemente da Aldo Bonomi.

L’innovazione non riguarda solo i territori esterni alla città consolidata. Frantumazione delle centralità, nuovi spazi commerciali e parchi a tema contaminano i tessuti urbani esistenti con figure che attecchiscono sulla crisi dell’economia immobiliare e turistica. La città medioadriatica si riorganizza e cambiano i pesi insediativi al suo interno.

A Pescara il settore dei proprietari immobiliari ha sempre usato il suolo come risorsa e sfruttato le convenienze offerte da altre razionalità (quella turistica estiva, quella universitaria nelle altre stagioni) per raddoppiare il volume edificato della città con le case dei residenti temporanei. Questa politica del mercato edilizio ha occupato suolo urbano e fatto sviluppare la dimensione delle città. Ha prodotto la saldatura dell’urbanizzato lungo la fascia costiera con un tessuto compatto di palazzine ad appartamenti, utilizzate in gran parte d'inverno per gli affitti universitari e d'estate per quelli turistici. E, allo stesso tempo, ha creato i presupposti per lo sviluppo di nuove economie che prevedono, per esempio, una diversa qualità dell’offerta turistica complessiva con la valorizzazione e l’uso innovativo delle risorse paesaggistiche sulle quali è fondata.



2 - Temi e Obiettivi del Concorso di idee:

A Pescara la spiaggia e il fiume, con i rilievi collinari e le montagne sullo sfondo, organizzano la lettura paesaggistica della città, impongono le regole e i limiti più duri all’occupazione dello spazio urbano e disegnano la sua identità. Il litorale di Pescara occupa una posizione centrale rispetto a tutta la fascia costiera abruzzese. La sua natura morfologica è uniforme: lungo, sabbioso, rettilineo e basso. E’ interrotto solo dalla foce del fiume Pescara, con il porto turistico e quello commerciale.

L’arenile è costeggiato da una strada lungomare, recentemente ristrutturata, con un’ampia passeggiata tra filari di palme e da una pista ciclabile. Gli stabilimenti balneari sono differenziati tra di loro a seconda dell’epoca della costruzione. Quelli più antichi sono stati realizzati in muratura ed alcuni anche a due piani mentre quelli più recenti e in zone più periferiche sono generalmente in cemento e ad un piano. Quasi tutti sono dotati di cabine, oltre che di uno spazio comune destinato a bar, ristorante o altro. Gli stabilimenti più recenti le hanno realizzate in batterie perpendicolari al lungomare, negli altri, nuove strutture su due piani hanno sostituito quelle più antiche in legno.

Il flume divide la marina di Pescara in tre sistemi riconoscibili:
1) il litorale nord, prospiciente il centro commerciale della città dalla foce del Pescara al confine con Montesilvano
2) il litorale sud, dal fiume al confine con Francavilla al Mare
3) il bacino centrale con le rive sull’estuario del Pescara, il porto e gli spazi urbani dismessi.

Gli obiettivi fondamentali del Concorso di Idee per lo Studio del Piano Spiaggia di Pescara sono diversi. Attraverso la consultazione in due fasi si intende:
- Riqualificare il fronte mare di Pescara.
- Stabilire nuovi livelli di integrazione tra la città e il mare.
- Destagionalizzare lo spazio pubblico sulla spiaggia. Affrontare la questione relativa alla nuova sistemazione dell’arenile come parte integrante della città, non limitando il suo uso esclusivamente ai mesi estivi. Proporre nuove centralità per la società locale e favorire lo sviluppo dell’economia generata dall’uso degli spazi sull’acqua.
- Identificare una strategia complessiva e una visione spaziale per le nuove politiche paesaggistiche, ambientali, sociali ed economiche per il fronte mare di Pescara.
- Favorire l’utilizzazione di materiali e tecnologie a basso impatto e promuovere la sostenibilità ambientale e paesaggistica dello sviluppo del litorale urbano.
- Disporre la bozza del nuovo piano-spiaggia come strumento urbanistico per il governo delle azioni di trasformazione dello spazio pubblico e di uso pubblico del litorale di Pescara, nel rispetto della normativa regionale vigente.

I progetti potranno:
- prevedere la riorganizzazione delle concessioni balneari;
- avanzare proposte di nuovo assetto spaziale per le aree di intervento pubbliche e private;
- disporre norme e progetti di riferimento per incentivare le azioni di rigenerazione dei paesaggi costieri e dei volumi edificati esistenti, anche attraverso la variazione di forma e di destinazione d’uso (per esempio da cemento a legno, da servizi a bungalows) degli elementi che li costituiscono.

In definitiva, il progetto di concorso dovrà definire la nuova “spina dorsale” della città turistica. Come quadro di coerenza di interventi ad elevato contenuto tecnico e simbolico in base al quale attivare un processo di partecipazione diretta degli operatori di settore alle operazioni di piano (accordi di programma, piani integrati, etc.) e - di volta in volta in relazione alle disponibilità e alle fonti finanziarie – alle diverse azioni integrate di trasformazione dello spazio pubblico della marina di Pescara.

Le proposte dovranno contenere sia una visione di insieme, che un approfondimento specifico con l’indicazione dei particolari che stabiliscono l’identità dello spazio pubblico urbano, al fine di individuare con precisione le caratteristiche costruttive e di realizzabilità dei progetti.



3 - BANDO

Il Concorso è aperto ad Architetti o Ingegneri abilitati alla professione in almeno uno stato della Unione Europea che non abbiano compiuto il 40° anno di età alla data di scadenza della prima fase del bando.
Gli architetti o Ingegneri che intendono presentare domanda di partecipazione singolarmente o in gruppo (in questo caso dovrà essere designato un capogruppo e ciascun professionista componente, consulente o collaboratore del gruppo di progettazione dovrà avere meno di 40 anni così come indicato al comma precedente) dovranno inviare per corriere autorizzato a.r. o consegnare al protocollo del Comune di Pescara entro le ore 12.00 del giorno 14/01/2003 i seguenti materiali:
1) Un cd contenente un massimo di tre immagini digitali 21x29,7 cm. a 300 dpi (possibilmente riducibili di scala senza nulla perdere della loro comprensibilità) in formato JPG o GIF, rappresentative della propria ricerca progettuale o di lavori fatti, che abbiano relazione con i temi posti dal presente bando. Le immagini possono essere realizzate con qualunque tecnica e con qualsiasi mezzo, non possono contenere elementi di animazione.
2) Un massimo di una cartella in formato word illustrativa del curriculum vitae.
3) Un’autocertifcazione che contenga i dati anagrafici, fiscali e di iscrizione all’ordine di ciascun partecipante e la eventuale nomina del capogruppo come unico rappresentante del gruppo di progettazione per tutti i rapporti con l’Amministrazione.
4) Tutto il materiale descritto ai punti precedenti 1) 2) e 3) dovrà essere fornito anche in stampe A4 (b/n o colore) montate su supporto rigido tipo forex da 1 cm.

Entro il giorno 28/01/2003 il Comitato Tecnico Scientifico del concorso selezionerà e comunicherà via e-mail i nominativi dei 5 progettisti, o gruppi di progettisti, invitati a partecipare alla seconda fase ed invierà il documento di indirizzi con il relativo materiale cartografico e normativo per la redazione delle proposte progettuali dei concorrenti selezionati alla seconda fase.

I gruppi selezionati sono invitati a rappresentare l’idea progettuale attraverso un elaborato finalizzato alla redazione del Piano Spiaggia attenendosi alle normative regionali e comunali, oltre che alle indicazioni del bando e alle specifiche di seconda fase, inviate contestualmente agli inviti.

I 5 progettisti o gruppi di progettazione selezionati dovranno far pervenire al protocollo generale del Comune di Pescara entro le ore 12.00 del giorno 15/03/2003 i seguenti materiali:
- un elaborato grafico in scala adeguata finalizzato alla redazione del Piano Spiaggia, in 4 tavole formato UNI A0 plastificate su supporto rigido, tipo forex, da 1 cm. Le tavole dovranno contenere rispettivamente un quadro urbanistico di insieme in scala adeguata e un approfondimento progettuale per ciascuno dei tre sistemi territoriali in cui è divisibile la marina di Pescara (cfr. il precedente articolo 3 del bando). Tutto il materiale dovrà essere fornito anche su base informatica e fotografica (diapositiva) in formato JPG o GIF (300 dpi), che possono essere realizzate con qualunque tecnica e con qualsiasi mezzo, devono essere anonime e identificate dal solo motto/slogan (max 3 parole) del progetto.
- una relazione sintetica (max. 5 cartelle A4 in formato word/arial 10 pt), anonima e identificata dal solo motto/slogan del progetto, tesa ad illustrare il senso della proposta, i suoi costi e le sue caratteristiche di fattibilità soprattutto in relazione ai tempi di esecuzione.
- una relazione relativa alle strategie di attuazione e ai contenuti essenziali per la stesura della Normativa Tecnica (max. 5 cartelle a4 in formato word/arial 10 pt).

L’Amministrazione Comunale si riserva la possibilità di utilizzare le idee progettuali come base per la redazione definitiva del Piano Spiaggia.



4 - Modalità e fasi del Concorso

entro 12/12/2002 Presentazione del Concorso (pubblicazione bando su internet).
entro 20/01/2003 Termine presentazione domande partecipazione
entro 01/02/2003 Inviti alla seconda fase
entro 01/04/2003 Consegna elaborati di concorso
entro 18/04/2003 Proclamazione del progetto vincitore



5 – Premi

Al progettista o al gruppo di progettazione vincitore verrà corrisposto un premio di €8.000.
Agli altri progettisti o gruppi di progettazione invitati alla seconda fase, che consegneranno il lavoro nelle modalità e nei tempi previsti dal bando, verrà corrisposto un rimborso spese forfetario di €4.000 cadauno.



6 – Documentazione

La documentazione grafica generale per la seconda fase è disponibile sul sito internet http://www.unich.it/dart/pescaramare



7 - Giuria

La giuria del concorso è composta da:
Sindaco del Comune di Pescara, o suo delegato, presidente
Direttore Area Urbanistica Comune di Pescara
Due esperti europei di fama internazionale
Il comandante della Capitaneria di Porto o suo delegato
Presidente della Commissione Consigliare Turismo
Rappresentante del Comitato Tecnico Scientifico



8 – Proprietà intellettuale

Gli autori degli elaborati, resteranno gli unici proprietari dei diritti intellettuali relativi ai materiali da essi realizzati. Gli autori, aderendo al concorso, autorizzano il Comune di Pescara - senza che nulla sia dovuto - ad esporre gli elaborati durante mostre e manifestazioni connesse al concorso, ad utilizzare gli elaborati in ogni pubblicazione che gli organizzatori riterranno necessaria e/o opportuna e di utilizzarli ai fini pubblicitari e/o su canali internet.



9 – Restituzione degli elaborati

Gli elaborati premiati non verranno restituiti, mentre gli altri elaborati presentati nella prima fase potranno essere restituiti entro 12 mesi dalla conclusione del concorso a spese degli autori che lo richiedano in forma scritta.



10 – Comitato tecnico scientifico, Segreteria organizzativa e Informazioni sul concorso

Il Comitato Tecnico Scientifico è composto dai proff.arch.tti Mosè Ricci componente del DART della Facoltà di Architettura di Pescara (Dipartimento Ambiente, Reti e Territorio), Miki Lepore e Alessandro Sonsini componenti del DITAC della Facoltà di Architettura di Pescara (Dipartimento di Tecnologie per l’Ambiente Costruito), arch. Sabatino Di Giovanni Direttore dell’Area Urbanistica, Dott. Germano Marone Dirigente Settore Turismo Comune di Pescara e ing. Paolo Di Cesare libero professionista.



Enti Patrocinatori

Dart - Dipartimento Ambiente Reti Territorio, Università G. D’Annunzio, Facoltà Architettura Pescara
Ditac - Dipartimento Tecnologie per l’Ambiente Costruito, Università G. D’Annunzio, Facoltà Architettura Pescara



Ufficio Stampa e Comunicazione

Università “G. D’Annunzio” Facoltà di Architettura
Dott.ssa Roberta Zimei
Dart, Viale Pindaro n. 42
PESCARA (ITALY) c.a.p. 65127
Tel. +39 085 4537307
Fax +39 085 63879

Coordinamento Operativo
Ing. Paolo Di Cesare
con
Arch. Michele de Lisi
Arch. Alfredo Fusco
e Valeria Fumo

Per qualsiasi comunicazione
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