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Convegni

 

Xfaf
Blobs. Greg Lynn

Italia

Università degli Studi di Ferrara
Facoltà di Architettura
http://www.Xfaf.it

ore 18.00

interventi:
Gabriele Lelli, Antonino Saggio


Da almeno un decennio Greg Lynn, titolare dello studio Form, ha rivoluzionato le idee di movimento, permanenza e struttura nell'architettura e ha messo in discussione le consolidate categorie di "statico" e "dinamico". Il suo approccio innovativo, basato sull'uso dell'animazione computerizzata e sulla simulazione di forze, lo ha reso un personaggio chiave nel dibattito architettonico contemporaneo ed uno dei più rappresentativi esponenti di quella neo-avanguardia che trova nell'uso della tecnologia digitale il proprio punto cardinale. Scorporando e sovvertendo i canoni della progettazione, le sue sperimentazioni sono confluite in uno straordinario corpus di proposte, costruite e non. In queste simulazioni, l'oggetto è sottoposto ad un'evoluzione sotto la spinta di forze che possono rappresentare i flussi di persone e auto, fenomeni climatici o semplicemente forze astratte che fanno parte del "concetto" ideativo come accade nella progettazione tradizionale. Allargando l'orizzonte dell'analisi, ci si trova davanti ad un'operazione di ibridazione concettuale che porta nell'architettura le conquiste di altri campi di ricerca. Entra in campo una visione scientifica della natura più implicita e dinamica; all'affinarsi dello sguardo nell'infinitamente piccolo si delinea un ordine caotico e cristallino al tempo stesso, e la tanto cercata particella fondamentale della materia si rivela essere una rete di relazioni energetiche, senza le quali non avrebbe una consistenza fisica. Molti software consentono oggi di impostare strutture gerarchiche con relazioni interne; una siffatta procedura costituisce di fatto una simulazione della natura a livello fondamentale, conferendo a questa ricerca un ruolo inedito all'interno della cultura architettonica contemporanea. Un aspetto particolarmente affascinante della natura è l'ordine celato che governa le trame della sua apparente caoticità. I sistemi complessi, di primaria importanza nel lavoro di Lynn, sono sistemi in cui la variazione di un solo parametro si propaga a tutto l'insieme, proprio in virtù delle connessioni intercorrenti fra le unità che lo compongono. Un chiaro esempio di applicazione pratica di questo concetto viene dal progetto Embriological Housing (1998), un prototipo di abitazione costituito da pannelli connessi fra loro in modo che ogni variazione ad un singolo elemento produca mutamenti in tutti gli altri , rendendo ogni unità diversa dalle altre pur derivando da uno stesso "seme" progettuale. Anche le simulazioni basate su forze rientrano nell'orbita della complessità; il loro uso è evidente nel centro multifunzionale H2 House (Vienna, 1996). Qui la forma è plasmata dall'esposizione solare delle celle fotovoltaiche e dal moto delle auto nella strada limitrofa, che ne increspa la superficie come un'onda. Troviamo di nuovo forze alla base del progetto per il Port Authority Gateway, (New York, 1995), un sistema di copertura per gli ingressi al Port Authority Bus Terminal. Il moto di auto, bus e pedoni e l'altezza dal suolo hanno influenzato una simulazione di flussi particellari, poi "congelati" nella struttura tubolare della copertura. Un ulteriore aspetto dei sistemi complessi è la capacità di generare comportamenti e risultati che vanno oltre la somma dei singoli componenti, conferendo un carattere di unità all'insieme. Questi aspetti sono alla base dei cosiddetti "blobs" o "metaballs", elementi geometrici dotati di forze interne di attrazione, in grado di interagire dinamicamente tra loro e di unirsi in aggregati che si comportano come una singola unità. Ne troviamo un'applicazione nella Presbiterian Church (New York, 1995-99); il diagramma iniziale della chiesa è costituito da nodi che rappresentano poli funzionali. Il processo evolutivo origina un'unica massa in cui rimangono identificabili le unità iniziali; in altre parole, più stanze sono sottoposte ad interazioni finché "emerge" un unico ambiente. Grazie alle nuove tecnologie, il progettista cessa di essere un demiurgo. Si propone invece come un alchimista che dirige e controlla un processo evolventesi per natura chimica dei componenti; Lynn così crea microcosmi dotati di energia, di vita propria, e li guida * verso la forma finale. L'atto creativo è portato a monte del controllo formale diretto, aprendo nuovi ed inesplorati orizzonti.

Paolo Zambrini
ufficio stampa
ufficiostampa@xfaf.it

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10apr03  

 

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