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Italia
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Comune
di Firenze
Assessorato alla Cultura
Palazzo Vivarelli Colonna, sala degli specchi
via Ghibellina, 30
Firenze
nell'ambito di:
NETWORKING 2003. Le città della gente
curatore:
Marco Scotini
I Town Meetings costituiscono il forum teorico, politico e sociale
del laboratorio territoriale Networking: le città della gente,
progetto curato da Marco Scotini e promosso da Tra Art rete regionale
di arte contemporanea con i comuni di Firenze, Livorno, Prato, Siena,
Monsummano Terme. I Town Meetings, che nascono in collaborazione con
lo spazio espositivo S. Verdiana (SESV) deputato alla ricerca architettonica,
sono uno spazio di confronto e di pubblico dibattito tra i diversi
punti di vista che costituiscono la città contemporanea, le
sue emergenze, i suoi aspetti più opachi, meno visibili. Dopo
il successo e l'interesse riscosso dal primo incontro sulle politiche
pubbliche (ufficiali e non) e sulle trasformazioni urbanistiche di
Milano e Firenze, Town Meeting #2 pone a confronto due esperienze
di partecipazione tra artisti, società locale e attivismo popolare
nella produzione della città pubblica.
Il
Town Meeting #2 propone un nuovo programma che vede la presentazione
del gruppo di Amburgo Park Fiction, presente all'ultima edizione della
Documenta di Kassel e di cui fanno parte un artista come Christoph
Schäfer e una filmaker come Margit Czenki, assieme a Isola Art
Project, cantiere di ricerca nato a Milano nel 2001 su iniziativa
di artisti quali Bert Theis, Stefano Boccalini, A12. Ciò che
unisce i due gruppi, oltre alle strategie di intervento, è
il luogo stesso dell'intervento, meglio, la sua tipologia. In entrambi
i casi si sceglie di operare in un quartiere di una grande città
(Amburgo o Milano) per ostacolare progetti di speculazione edilizia
finanziati dalle politiche amministrative locali. Il tentativo di
innescare pratiche di resistenza si trasforma così nella promozione
di forme di auto-organizzazione e di costruzione partecipata della
città stessa.
Park
Fiction è un gruppo che ha base ad Amburgo e di cui fanno parte
artisti e musicisti che si sono uniti in un'iniziativa cittadina nel
1994, nell'area portuale di St. Pauli, il distretto a luci rosse di
Amburgo e uno dei più poveri quartieri della città.
Il loro slogan"die Wünsche werden die Wohnung verlassen
und auf die Strasse gehen" ("Un giorno i desideri lasceranno
la casa e raggiungeranno le strade") è diventato anche
il titolo di un film collage di Margit Czenki, che sarà presentato
in versione italiana in questa occasione.
L'obiettivo del gruppo era quello di fermare i progetti di costruzione
sull'ultimo spazio aperto che rimaneva e di permettere, al suo posto,
alla città di costruire un parco collettivamente progettato.
La campagna e la fase progettuale che sono seguite hanno unito ed
arricchito arte, sottocultura e politica in modi straordinari. Ciò
riguardava non soltanto uno spazio aperto, ma la progettazione di
un processo collettivo, guidato dalle aspirazioni e dai desideri individuali
degli abitanti del quartiere. "Infotainment" (conferenze,
azioni, concerti, feste, proiezioni cinematografiche all'aperto e
esibizioni) hanno formato la base per il piano progettuale, riflettendo
sull'importanza storica, sociale e politica dei giardini e dei parchi
e sulla costruzione di spazi pubblici. Per dare possibilità
alla gente di articolare i propri desideri, gli artisti Christoph
Schäfer e Cathy Skene hanno sviluppato vari strumenti per l'iniziativa:
un archivio dei desideri, una biblioteca dei giardini, un laboratorio
per modellare l'argilla, una hot-line del desiderio, un contenitore
di progetti e un kit operativo (una cartella mobile per i progetti
mobile). Gli artisti hanno anche distribuito questionari e progetti
al pubblico. Ora, dopo otto anni di radicale e democratica progettazione
urbana e negoziazioni, Park Fiction sta finalmente per essere realizzato.
Isola
Art Project, nasce nel 2001 nel quartiere Isola di Milano in rapporto
al progetto Garibaldi/Repubblica che intende trasformare il vecchio
tessuto popolare e di tradizione industriale in un polo istituzionale
per uffici regionali e comunali e in un insieme di servizi dedicati
al settore della moda. L'intento collettivo è di riconoscere
al quartiere la sua storia nell'affermazione di una propria identità,
cercando di riaffermare la tradizionale volontà locale d'essere
protagonisti della propria vita e nel proprio ambiente. Isola Art
Project nasce come "costola" artistica di una progettualità
più ampia che vede coinvolte diverse associazioni come Legambiente,
comitati di quartiere, il polo di ricerca urbanistica Cantieri Isola
e gente proveniente dall'attivismo popolare e dal più vasto
ambito sociale. Isola Art Project si propone come polo aperto ed in
progress, pronto ad ospitare e promuovere vari progetti artistici
e insediativi, a partire da alcune realizzazioni che in tempi recenti
sono state attivate. "OUT", l'ufficio per la trasformazione
urbana, di Bert Theis; "Wild Island", l'orto botanico comunitario
di Stefano Boccalini, che si propone come laboratorio multietnico
con la collaborazione e la partecipazioni degli abitanti del luogo.
Ancora varie strategie temporanee a carattere urbanistico del gruppo
A12 e il percorso attrezzato per il relax (Untitled/Untilted) nei
giardini di Via Confalonieri di Bert Theis &Co.
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10apr03 |
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