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Italia
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Triennale di Milano
viale Alemagna 6, Milano
http://www.triennale.it
salone d'onore, 10.00
a cura di:
Luca
Molinari
partecipano:
Marco Brizzi, Paola Nicolin, Atelier Bow-Wow/ Yoshiharu Tsukamoto
& Momoyo Kaijima, David Trottin, Francesco Jodice, Cherubino Gambardella,
Stefano Mirti/ Cliostraat, Maria Luisa Frisa, François Roche/R&Sie,
Italo Rota, Ora Ito, eBoy, Luca Vitone, Fiona Raby & Anthony Dunne,
Giuseppe O. Longo, Andrea Boschetti/ Metrogramma, Lorenzo Romito/
Stalker, Walter Aprile, Antonella Bruzzese/ A12, Paolo Portoghesi,
Lars Spuybroek/ Nox, Pippo Ciorra, Cloe Piccoli, Sebastiano Brandolini,
Vito Acconci, Andrea Branzi, Odile Decq, Francesco Careri/ Stalker,
Anna Barbara, Armin Linke , Antonio Pascale, Grazia Toderi, Franco
La Cecla, Wolfgang Tschapeller, Amy Franceschini & Michael Swaine/
Future Farmers, Alberto Iacovoni/ Ma0, Giovanni La Varra/ Multiplicity,
Beniamino Servino, Gabriele Mastrigli, Massimo Cacciari, Peter Cook,
Luca Sofri
"Il Novecento è stato segnato nella sua storia politica, culturale
ed artistica dalla drammatica tensione e dialettica tra una visione
utopica, di rinnovamento radicale della realtà e un continuo tradimento
e fallimento degli ideali e dei suoi autori.
Insieme il secolo passato ha espresso una costante tendenza ad applicare
la pratica della visione (progettuale e culturale) per delineare nuovi
scenari, proporre mondi possibili, trasferire ideologie socio-politiche
in una pratica di riforma della città, del territorio e della vita
di tutti i giorni.
Per contro la realtà ha spesso opposto una tenace resistenza a questi
lanci visionari proponendo una inerzia dei processi e insieme un diverso
passo alla metamorfosi in corso.
Ma non si tratta semplicisticamente di un contraddittorio tra Utopia
e realtà, piuttosto di un difficile rapporto tra modernità e quotidianità,
tra lingue e modelli diversi ed insieme di una visione del mondo segnata
da un profondo senso morale in cui la divisione tra bene e male, est
e ovest, moderno e antimoderno hanno segnato tutto il secolo.
Questo Forum internazionale vuole fare il punto su questa dimensione
latente ma fondamentale di tutto il '900 e insieme vuole riflettere
su cosa vuole dire oggi parlare di visione, di utopia, di ideali,
di politica in rapporto alle realtà che ci troviamo ad attraversare
e su cui siamo chiamati ad intervenire progettualmente.
Dopo decenni di realismo progettuale e culturale si sta facendo strada
una nuova riflessione sul ruolo della visione artistica e progettuale,
su di una diversa concezione etica della realtà e delle sue complessità,
sul rapporto tra tempo, ideologia e progetto, sul ruolo potenzialmente
innovativo che ha il progetto nell'offrire nuove visioni e nuove idee
per le realtà mondiali in continuo cambiamento." (Luca Molinari)
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19may04 |
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20may04
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