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Dislocare l'architettura

di Enrico Nieri


Il processo di circolazione di concetti nelle varie discipline scientifiche non porta ad un'omogeneizzazione del contesto scientifico, al contrario è un potente mezzo di produzione di varietà e di diversificazione. "Un concetto, una volta strappato dal suo contesto di origine, viene sottoposto ad una nuova delimitazione e specificazione all'interno del nuovo contesto teorico-epistemologico. Si producono sensibili tensioni e variazioni di significati, con veri e propri punti di discontinuità semantica". Analogamente l'atto del "trasportare" un'entità è un atto primario che modifica anche lo spazio. Così il semplice gesto di trasportare un entità o un concetto, da una posizione ad un'altra mantenendone per certi aspetti i connotati originari, diviene un processo perturbante e, al tempo stesso, creativo.


[26jul2000]
6 Machine of Space

Le 6 machine of space sono esperimenti di ricerca, condotti in ambito accademico, attinenti alle qualità mutanti che uno spazio progettato può avere. Tali meccanismi dinamici sono capaci di percepire le mutazioni dello spazio circostante. Le strutture diventano, così, meccanismi "mutanti" in funzione delle qualità perturbanti e mutevoli dell'intorno. La base iterativa è costituita dai processi evolutivi degli eventi naturali ed artificiali che possono susseguirsi e provocarsi in uno spazio. Questo processo iterativo "intrusivo" costituisce una prima fase dell'evoluzione di una ricerca che individua, nelle potenzialità probabilistiche di evoluzione dello spazio, la base per un'interpretazione dello sviluppo degli eventi spaziali. Lo spazio progettato diventa così una protesi "spazio-temporale", si nutre di tracce del presente e formano fratture pronte a mutare nel tempo. Così definisce parti immutabili, mutabili e distruttibili. Si costituiscono, infine, varie porte di connessione che si possono intrecciare e sovrapporre con i potenziali eventi futuri.
"La biologia contemporanea, nel momento in cui ha mutato il suo vocabolario concettuale dalla cibernetica, non si è per certo dissolta in quelle discipline. Anzi la ristrutturazione provocata dall'inserimento di concetti estranei ha fornito una nuova ricollocazione di tale disciplina". Ormai è stato acquisito, con la teoria di Jacques Derrida, sviluppata fin da "de la grammatologie del 1967" che "l'unica interpretazione autentica di un testo non potrebbe essere nient'altro che la sua riscrittura, dal momento che un testo -o una qualunque opera- ha una tradizione della quale non possediamo le chiavi, della quale la continuità ci sfugge".

Con Derrida, "l'evento-unicità" diviene un frammento che non comunica con i processi evolutivi passati. In oltre con la Teoria delle Catastrofi si è focalizzato l'attenzione sui resti di questa esplosione, ponendo ulteriore attenzione sui punti di frattura e discontinuità, di incomprensibilità di un evento in quanto processo di sviluppo non lineare e caotico. In architettura la ripercussione è stata forte, portando ad una nuova concezione di spazi che dialogano con i frammenti della storia, oppure per coloro che hanno assunto l'incomunicabilità totale con l'evento precedente e quindi con l'impossibilità di una modificazione del reale. In parallelo l'approccio "antisistematico" ed "antiepistemologico" sviluppato in filosofia da Rorty con l'approccio "liberal-ironista" ha spinto la ricerca, in ogni campo scientifico, ad affondare le sue radici non nella Teoria ma nella pratica per risalire ai concetti.




6 Machine of Space. Machine 1: M. Bertelli, E. Nieri.



6 Machine of Space. Machine 2: R. Bizzarri, F. Camberini, M. Cecchi, E. Nieri.
Questo approccio non fa altro che accentuare il concetto di distanza e di incomunicabilità che in questo caso esiste fra concetto espresso e la sua esplicitazione ed applicazione pratica. Un altro concetto, che mi ha permesso di sviluppare ulteriori osservazioni basilari, è stato sviluppato nel campo della fisica da Richard Feynman. Egli afferma che nel campo delle particelle elementari è possibile la coesistenza di tre particelle in uno stesso istante; questo fenomeno può essere visto anche come la coesistenza di una sola particella che ha viaggiato avanti ed indietro nel tempo. Il risultato è la sovrapposizione di tre eventi compiuti da un'unica entità in frazioni di tempo diverse.

Questo principio rompe definitivamente la scatola evento-unicità, conducendo la mia attenzione sulla qualità di connessione degli "eventi multipli" che nello spazio-tempo possono connettersi o disunirsi. La strada conduce verso una nuova visione di evoluzione dello spazio; gli eventi da frantumi individuali, potrebbero essere visti come "evoluzione di processi sincronici".

Il cambiamento, in quanto fenomeno costruttivo e distruttivo e in quanto momento creativo è produttore di novità reale. Le Leggi non ci dicono nulla dell'effettivo decorso spazio-temporale dei fenomeni o eventi. Le leggi sono le regole di un processo e stabiliscono le possibilità evolutive a cui corrispondono varie strategie e possibilità di scelta. "La prevalenza di una strategia rispetto ad un'altra dipende in parte dai vincoli preesistenti, in parte dal caso, dalla storia in senso proprio intesa anche come decorso di eventi singolari, contingenti, irripetibili. Il buon esito di un percorso evolutivo dipende dall'interazione di un'irriducibile di molteplicità di fattori rilevanti, dalle strategie dei sistemi e dai vincoli.




6 Machine of Space. Machine 2: R. Bizzarri, F. Camberini, M. Cecchi, E. Nieri.
Ciò significa che i processi evoluti non posseggono in nessun caso direzione privilegiata. Possono avere direzioni prevalenti ma essi diventano tali solo attraverso punti critici nei quali più volte si pongono diverse alternative possibili". Le caratteristiche di adattamento, resistenza, autonomia o di indipendenza di un entità nello spazio individuano, pertanto, processi di mutazione e di stabilità.

Enrico Nieri
enrnieri@tin.it





Laureato nel 1998 con il massimo dei voti e lode e riconoscimento di Dignità di Pubblicazione, presso la Facoltà di Architettura di Firenze con tesi in Progettazione dell'Architettura, relatore Adolfo Natalini, Enrico Nieri è professore a contratto per l'anno 2000/2001 del corso di Analisi della morfologia Urbana nella Facoltà di Architettura di Firenze dove svolge attività di ricerca sulle qualità "mutanti" dello spazio. Collabora, dal 1998, con Studio Associates, architecture planning renewable energies. Primo classificato, anno 2000, al progetto di un comparto urbano area ex-Breda (piano De Carlo), progetto area ex-fonderia Michelucci, Pistoia (collaborazione Pierattini, Palandri, Nieri, Galluzzi). I suoi lavori accademici degni di rilievo sono stati pubblicati ed esposti in Facoltà Italiane ed Europee. Il presente testo è parte del volume di Enrico Nieri, Dislocare l'architettura, Alinea 2001-2002.
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