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I nuovi terreni

di Brunetto De Battè

 

Non vorrei raccontare degli "spazi vuoti" già descritti da GOMORRA 4/5, non vorrei tratteggiare tutta quella letteratura attorno ai NON LUOGHI… o SPAZI ALLOTROPI dove la partita a tennis si svolge ancora tra sociologi ed architetti, ma indicare le potenzialità degli operatori di e in questi luoghi. Lo spazio di confine tra architetto e artista diviene oggi più che mai una zona di contatto dove l'interesse comune dell'operare nell'urbano diventa fondamento della ricerca e scambio reciproco del lavoro sui margini.

[15may2001]


Così il margine diventa centro sostanziale luogo d'azione di PUBLIC ART. Vito ACCONCI ha già sperimentato… Ma l'interesse sopraggiunge dalle nuove generazioni che abbiamo già segnalato, ma vorrei porre l'attenzione su ACTIEGROEP. Una banda di artisti & architetti che in tre anni (pur fondando il gruppo solo nel '99) hanno costruito un telaio teorico del muoversi tra tutto ciò che costituisce il paesaggio dell'abbandono.





Riappropriandosi, conquistandole, di fabbriche abbandonate rendendole vive nella notte con suoni rumori e luci stroboscopiche è un riscoprire le potenzialità evocative del luogo… Il "render noto il consueto" attraverso proiezioni giganti del consumato quotidiano paesaggio sulle stesse case o descrivere l'interno sull'esterno sempre attraverso DIA. 

L'azione gioco diversiva coinvolgente a sua volta registrata costituisce l'intervista dei luoghi… la reazione delle persone… una CANDID CAMERA URBANA. L'esperienza, l'emozione, il progetto dei tempi di rappresentazione, la sorpresa, l'INSTANT LIVING CITY sottrae il passante dal buio della notte. Così quartieri illuminati, pubbliche piazze o strade secondarie costituiscono la scena di una festa della RISCOPERTA dello stare insieme.


La fase sperimentale degli ACTIEGROEP e la scoperta della luce coincide con FILAMENT CITY: a proposal for a non deterministic urbanism per Rotterdam-RSDelta dello studio BOERI… INSTANT CITY si ripropone come immagine del contemporaneo dove la qualità dello spazio si determina con l'evento, la qualità della luce che determina la densità… 

È significativo lo spot della Coca-Cola in piazza della Vittoria a Genova dove il quadrilatero d'auto genera un campo di calcio e lo spazio austero monumentale si piega tra densità e rarefazione. L'atteggiamento di raccogliere indizi, tracce, segni, guardando con occhi più attenti fa sì che il progetto sul margine possa trarre proprio dai segni deboli ed impercettibili il senso e le potenzialità…



ACTIEGROEP si è costituito nell’autunno del 1998 da un gruppo di studenti e neo laureati della Facoltà di Architettura e dell’Accademia di Belle Arti ed è andato nel tempo mutando la propria configurazione. Oggi è rappresentato da Lidia Giannuzzi, Barbara Grigoli, Paola Lazzeri, Cristina Magnanego, Federico Marcone, Marta Merlo, Giuditta Nelli, Paola Raviolo, Lucia Sponza, Franca Zarcone.


ACTIEGROEP incede incidendo questa linea gialla come corsia preferenziale per ritrovare operando in "esercizi di stile" strumenti, logiche. Le sue operazioni urbane sono letture esasperate che portano a nudo l'essenza poetica sia di nuovi territori che di nuove dimensioni etiche-estetiche… il suo programma pur condotto sul sensibile è corrosivo, tra prossemica e progetto… la struttura teorica che emerge ribalta i tradizionali canoni disciplinari.

Brunetto De Battè
bdebatte@libero.it 
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