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diario di bordo

 

riassunto delle puntate precedenti
http://www.architettura.it/files/20020206
http://www.architettura.it/mostre/2002/index.htm#2002051601 

il sindaco marini organizza un manipolo di matti che vanno non una ma due volte a bangkok.
obiettivo numero uno e' quello di trovare pelli a buon prezzo da importare a quarrata (capitale europea dei salotti italiani -fascia bassa- per l'export).
obiettivo numero due e' quello di mettere a punto un prototipo di abitazione innovativa per il peep di futura edificazione (sempre a quarrata).
detto in cinque parole: 'simple tech for a complex world'.
obiettivo numero tre e' quello di conoscere nuove persone, immaginare nuovi progetti, lavorare sulla tensione tra i sogni individuali e quelli collettivi.

arriviamo dunque al 16 di maggio, pomeriggio.

[22may2002]

 


tempio.


tenda.

food.

giancarlo montini (dell'omonima azienda produttrice di salotti luigi XV in imbottito da esportare in francia e turchia) e' impegnato con racha e walter in frenetiche telefonate intercontinentali con mr. tanpetcharat, managing director della chun wang brothers tannery r.o.p. (i piu' curiosi di voi potranno andare su: www.chunwang.co.th).


zanzariera.

riverworld.

dopo circa dodici incontri, duecentosettantatre' fax, campioni di tutte le forme e dimensioni in continuo viaggio tra quarrata e la periferia di bangkok, si sta (forse) arrivando al dunque.
tralasciamo i dettagli (cuoietto, zigrinato, pieno fiore, crosta, vacchetta, pelle intera, concia al cromo, vegetale...), ma la parte commerciale (motore di tutte le attivita' umane) inizia a prendere una parvenza di forma.
gli ignari bufali del sudest asiatico ancora non sanno che ben presto parte di loro si trasformera' in made in italy.




fibre ottiche.

patpong.
nel frattempo, l'ambasciatore thai in italia (con signora + autista) sfreccia ai centottanta all'ora sull'autostrada del sole. essendo che deve essere di fronte all'installazione a fare il discorso per le sette, non c'e' troppo tempo da perdere.
mentre la mercedes con targa del corpo diplomatico si lascia alle spalle la rocca di orvieto, i dieci studenti della rangsit university mettono a punto gli ultimi dettagli dell'installazione.
una rappresentazione della citta' di bangkok sotto forma di percorso lineare costituito da elementi spaziali diversi. il tempio, il mercato dei fiori, il fiume, il mercato di chinatown, le foreste di bambu', patpong e il cibo da strada.
luca e nantapong sono sul ponteggio piu' alto, imbragati a dovere a tendere gli ultimi cavi che reggono il proiettore principale. rosanna manda comunicati stampa a tutti i giornali dell'universo, verificando che il plico dei 500 cataloghi arrivati da bangkok sia pronto per il pubblico. stefi manda messaggetti... e' gia' a roncobilaccio, anzi no, e' gia' al bottegone, anzi no, e' gia qui, e sta freneticamente organizzando il mondo; o almeno diversi chilometri quadrati di esso. rachaporn si toglie gli occhiali da sole, sospira, ed evita due incidenti diplomatici e tre disastri commerciali con un solo sorriso ben calibrato (e quattro ore di discussione).


patpong.



bambu.
la videocamera di simone fuma, e lui ancor di piu'. documentare questa lenta esplosione di ponteggi, zanzariere, luci, persone e pizze sottilissime e' un' impresa degna di lui.


intero.

la corriera lazzi (firenze santa maria novella - quarrata - pistoia) e' peraltro gia' arrivata a poggio a caiano. oltre ai soliti pendolari, oggi porta i cinque componenti dei 'taraf carpazi'. simpatici rumeni, banda di gitani, ingaggiata per il concerto inaugurale di tutta la faccenda. se li vedesse maurizio gasparri gli verrebbe la bava alla bocca (non parliamo poi di quando iniziano a suonare...).

grazie al cielo la locale sezione della lega nord ha nel frattempo finito il comizio elettorale per cui un distaccamento di volontari puo' togliere tutti i manifesti che recano scritto a caratteri cubitali: "toscani, padroni a casa nostra". lavoro non velocissimo ma di grande importanza (l'ambasciatore e signora potrebbero non capire...).


pelle.
nell'ufficio del sindaco e' in corso l'incontro con lanfranco binni di portofranco (il dipartimento della regione toscana che ha contribuito in maniera non indifferente alla copertura economica del tutto). teoricamente dovrebbero parlare dell'installazione e del rapporto dei thai con quarrata. in verita' stanno mettendo a punto i dettagli della nave che partira' a fine giugno per haifa. mille persone dirette in palestina, una catena umana che ridisegnera' i confini del '67 in una parte dei territori occupati. non e' chiaro se e' politica o arte, quello che pero' al momento e' importante e' che l'armatore ha accettato di fare uno sconto e si partira' da livorno.


dettaglio.

barbara e' al telefono con l'importatore di medium density canadese di lissone, spiegandogli perche' e' fondamentale avere un media center costituito di ponteggi innocenti e gusci di legno. una struttura modulare leggerissima da montare nel cuore dei territori occupati (ovviamente se i carriarmati israliani distruggono qualsiasi cosa, si costruiscono cose leggere ed economiche e si aggira il problema). l'idea e' quella di sviluppare la seconda parte del prototipo abitativo (la prima, ovvero la struttura e' oramai praticamente pronta per l'inaugurazione imminente), i gusci di legno in un villaggio palestinese. buffo no? che per affinare il progetto peep di quarrata si lavori triangolando su hebron e bangkok.
ovviamente, al tavolo di fronte, walter sta setacciando tutto internet cercando di capire se i collegamenti via satellite hebron - italia sia piu' conveniente farli attraverso iridium o inmarsat.
perche' i gusci di legno leggerissimi sono solo una parte del mediacenter. l'altra parte (quella piu' importante) e' legata all'aspetto del collegamento dei cellulari con il satellite (senno' le foto e i video come arrivano in italia in tempo reale?).




rose.
intanto, i bambini delle scuole che hanno aiutato gli studenti thai sono praticamente tutti in piazza, intorno alla struttura, in mezzo, dentro, sopra. vogliono controllare che le parti fatte da loro nei workshop dei giorni precedenti siano state montate e installate a dovere. le lampade di carta fatte con marguerite, le magliette con i timbri di patate, i pesci di carte dalla struttura origamica...

per correttezza dobbiamo poi ancora citare i 170 tir con rimorchio della 'romano chiti trasporti' che viaggiano su e' giu' per l'europa a portare i salotti quarratini in ogni angolo del continente (questo pezzo non c'entra granche' con il resto della narrazione ma il chiti ha contribuito in maniera sostanziale alla copertura dei costi del tutto). grazie chiti, ma anche grazie al lorenzini (che ci ha gentilmente prestato e installato lo strutturone di tubi innocenti).


om.
insomma, tutto come previsto.
tra un secondo si inaugura e nessuna delle persone che hanno lavorato al progetto e' pronta. ognuno sta mettendo a punto dei dettagli, correndo da una parte e dall'altra, innestando nuove parti e nuove visioni possibili.

un po' come questo articolo.
che lo spazio e' gia' finito e non vi abbiamo parlato dell'ascii art, di perche' ci sembra importante lavorare sul concetto di 'simple tech for a complex world', i nomi giusti, le didascalie delle foto. alla fine capita sempre cosi'.
marco brizzi ha gia' chiamato dieci volte, siamo in ritardo per l'articolo, il sindaco vuole sapere se la struttura da costruire in palestina usa lo stesso modulo di questa oppure diverso.


magliette.
ci viene pero' in mente una domanda.
che e' una domanda lancinante, dolorosa. dunque ci piace condividerla con voi.
per quanto tempo si riuscira' a mantenere questo livello di tensione?
per quanto tempo si riuscira' a lavorare di giorno e di notte su un ponteggio senza fermarsi mai, a litigare con gli amici sul colore che deve avere il terzo neon partendo da sinistra, cercando di trovare anche il tempo per fare quei lavori in cui si e' pagati realmente in denaro e non in visioni ideali (per quanto simpatici, anche noi dobbiamo stare al mondo)? questa energia che ci porta a bangkok, eppoi in palestina, eppoi da un'altra parte prima o poi, probabilmente, arrivera' a spezzarci.
mah, chissa'...
ma tutto questo, dove ci porta?
come trovare altre persone con cui condividere (nel bene e nel male) le nostre passioni?

marguerite kahrl.
Cliobangkok:
Walter Aprile
Rachaporn Choochuey
Nantaporn Jungurn
Stefano Mirti
Luca Poncellini
Suriyadej Tripajayakorn

Infosign (studenti del Master in Arte e Design della Rangsit University di Bangkok, Thailandia):
Suchon Baisamut
Dujodoaw Bunruangrod
Yuwadee Hemkerd
Prasert Kuruprecharak
Thunyathon Lunsai
Karawadee Sugawannarach
Chantaneeyar Sukkon

Organizzazione:
Rosanna Bevilacqua
Barbara Gagliardi

Con la collaborazione di:
Akihiro Otsuka
Studenti dell'Istituto d'Arte "P.Petrocchi" di Quarrata
> BANGKOK-QUARRATA
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