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HOV Architecture. Centro di Riproduzione Intensivo

[…] Di fronte ad una biforcazione si hanno diverse possibilità, diverse strade da seguire.
Il sistema "sceglie" una strada; se si ripete l'esperimento il sistema può sceglierne un'altra.
[...] Esistono circa 12.000 specie di formiche ed alcune vivono in piccoli formicai di poche centinaia di unità, mentre altre sono membri di formicai enormi con milioni di unità.
E' interessante, ora, vedere la differenza di comportamento. Nei formicai piccoli ogni formica si comporta in modo indipendente dalle altre, in quelli più grandi esistono moti collettivi, l'intelligenza sta nella collettività. E ciò che è curioso, ed in un certo senso spaventoso, è che nei grandi formicai molte delle specie sono cieche.
Quale sarà il risultato della società informatica?
Darà luogo ad una forma di vita collettiva o renderà la vita del cittadino medio più ricca, variata e qualitativamente migliore?


Ilya Prigogine

[03mar2000]



Prospetti e viste. Nel suo sviluppo relativistico, evidentemente, l'orientamento o altri parametri ordinari per la costruzione non sono significativi.

Immagini della formazione strutturale di sostegno. Non sono precisi stadi, ma soltanto tempi diversi della vita dell'edificio. La formazione è probabilistica: in altre parole, l'edificio probabilmente avrà quell'immagine, ma non è detto. Il primo impianto strutturale è schematico e realizzato dall'uomo in materiale sintetico inorganico, lo sviluppo è successivamente assicurato da elementi unitari autogeneranti con esoscheletro portante, come il corallo ed esempio, ma con crescita più veloce.




Prospetti e viste. L'edificio vive solo esclusivamente al suo interno ed il desiderio dell'uomo e della donna di vivere l'esperienza del centro di riproduzione intensivo, supera ogni necessità di connotazione simbolica o percettiva.

Vista di un ambiente interno. La materia che riveste la struttura è anch'essa costituita da unità autogeneranti di natura più complessa rispetto agli elementi costituenti la struttura. Si descrivono come una sovrapposizione di reti neurali protette da materia inerte (lo "scheletro" appunto) della consistenza di una resina siliconica. Tali cellule, sollecitate dalla pressione dei corpi, dal calore, dai rumori, reagiscono a queste perturbazioni con diffusioni ed emissioni - sensoriali ed extrasensoriali - che inducono lo stato di benessere e l'illusione - come tale però non è vissuta - del rapporto d'amore. Fra le emissioni extrasensoriali, per esempio, sono inviate alle menti, come impulsi elettrici e chimici, scene di vita comune, momenti felici condivisi, primi incontri. Aspetti di vita mai avvenuti in realtà.

Glossity, luogo per relazioni sociali controllate (HOV 1999)


Il centro di riproduzione intensivo fa parte di un progetto più ampio di insediamento immaginario - un mondo estremo - denominato [Glossity]. Il centro è un luogo di incontro all'interno del quale, in una spazialità onirica, si vivono grandi storie d'amore, con carattere di occasionalità, a fini riproduttivi. In un ambito sociale estremamente organizzato e strutturato, i tempi vitali sono gestiti in modo esatto; l'esperienza stessa dell'amore è costruita parzialmente in modo virtuale fino a far dimenticare che l'uomo o la donna che si trovano di fronte possono non essersi mai visti prima. Il loro rapporto sarà sentito da entrambi comunque come la conclusione di un percorso d'amore.
Lo stesso spazio ed il coinvolgimento sensoriale, diffuso dalla materia costituente, conducono ad uno stato di benessere e di appagamento.
Nessuna componente strutturale è dura e persistente, come non è presente nessun tipo di elemento riconducibile al concetto di arredo.
La materia costitutiva - sede di reti neuronali diffusive - è morbida e dinamica, ed ingloba la struttura/scheletro.

HOV Architecture
hov_architecture@libero .it
HOV Architecture / RAPONI + ACQUA
Lo studio HOV è stato fondato nel 1998 da David Raponi e Francesca Acqua; ha sede ad Ancona. David Raponi è il responsabile dello studio. Nato nel 1965, ha studiato e poi svolto attività didattica e di ricerca all'Università di Firenze fra il 1984 a il 1993. Partecipa con una borsa di studio nel 1994, al 6° Seminario Internazionale di Progettazione "Napoli, architettura e città", tenuto all'Università di Napoli. Ha collaborato con vari studi fra i quali quello del Prof. Ing. E. Baroni di Firenze e con lo studio del Prof. Arch. W.A. Noebel di Berlino. Francesca Acqua è nata nel 1967. Laureata in architettura all'Università di Firenze, ha collaborato con il C.R.N. Yacht Project di Ancona.



Centro di Riproduzione Intensivo
HOV Architecture, 1999
Hardware: Unità di rete NT WK
CPU 550Mhz_ SDRAM 512Mb_Matrox G400 Max
Software: 3DStudio Viz R2

 

 

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