[Note's] CIRCOLARE MINISTERO DEI LAVORI PUBBLICI 14 AGOSTO 1948,

N.10200

COSTRUZIONI DI TIPO POPOLARE DA ESEGUIRSI DA SOCIETA' E COOPERATIVE EDILIZIE FINANZIATE AI SENSI DEL DECRETO LEGISLATIVO 22 DICEMBRE 1947, N.1600

Pervengono a questo Ministero numerosi quesiti da parte di società e cooperative edilizie che hanno conseguito l'assegnazione di contributi ai sensi del decreto legislativo 22-12-1947, n.1600 (anche se il decreto è da ritenersi superato, questa circolare mantiene però validità anche rispetto alle successive leggi di finanziamento delle cooperative), circa gli atti che esse devono presentare per la formale concessione dei contributi medesimi, nonché sulle caratteristiche delle costruzioni di tipo popolare da eseguire coi finanziamenti ottenuti.
Per norma degli uffici dipendenti e perché essi possano dare agli interessati le opportune direttive, si fa presente quanto appresso:
Le società e cooperative che abbiano ottenuto l'assegnazione del concorso in capitale di cui al cennato decreto 22-12-1947, n.1600, sono tenute a presentare entro il più breve termine il progetto esecutivo in duplice copia delle costruzioni da eseguire nei limiti del finanziamento ottenuto, insieme con l'atto costitutivo della società e relativo statuto ed una dichiarazione dell'ente o istituto di credito che si dichiari disposto a concedere il finanziamento occorrente a far fronte alla metà della spesa non coperta dal concorso dello Stato.
Le società e cooperative aggiungeranno inoltre l'elenco dei soci iscritti con l'indicazione per ciascuno di essi del titolo in base al quale ha conseguito l'iscrizione, secondo le categorie indicate dal richiamato decreto.
Gli atti di cui sopra dovranno essere presentati ai locali uffici del genio civile i quali li trasmetteranno a questo ministero (direzione genio edilizia statale e sovvenzionata) insieme con una loro relazione nella quale, tra l'altro, riferiranno sull'esattezza o meno delle previsioni di progetto, non solo nei riguardi della corrispondenza dei prezzi delle aree e delle costruzioni a quelli medi del mercato locale, delle strutture e dei materiali che si intendono adottare, ma anche sulla idoneità dell'area prescelta e sulla rispondenza del tipo di fondazione al terreno d'impianto.
Per quanto riguarda i progetti, si ritiene opportuno di precisare, qui di seguito, alcune indicazioni di massima intese a dare un orientamento ai progettisti.
Ogni progetto dovrà essere costituito dei seguenti elaborati:
1) relazione;
2) computo metrico;
3) stima dei lavori;
4) analisi dei prezzi;
5) capitolato speciale di appalto;
6) disegni;
7) dati caratteristici delle costruzioni.
La relazione dovrà contenere le necessarie indicazioni sulla ubicazione dell'area prescelta, sulla natura del sottosuolo, sui criteri costruttivi adottati (per le fondazioni, strutture portanti e divisorie, coperture, ecc.), sulle principali caratteristiche delle costruzioni (pavimentazioni, intonaci, esterni e interni, rivestimenti, infissi, verniciature, tinteggiature, impianti, ecc.).
Per quanto riguarda le modalità di appalto si fa presente che, ai sensi dell'art.76 del Regio decreto 28-4-1938, n.1165, dovrà procedersi all'appalto dei lavori mediante licitazione privata fra almeno 5 ditte (i cui nominativi dovranno scegliersi d'intesa con il locale ufficio del genio civile).
Nello stabilire le caratteristiche delle varie opere si terrà presente che esse dovranno ispirarsi a criteri di sana economia e che quindi, mentre per la costruzione di gradini, soglie, davanzali ed acquai, occorrerà attenersi a quanto stabilito con la circolare 5-4-1948, n.10003/61 al che prescrive in massima l'impiego del marmo apuano, nelle costruzioni edilizie finanziate e sovvenzionate dallo Stato, per le altre opere, non potranno ammettersi rifiniture di lusso, o costose, pavimentazioni speciali (marmo, linoleum, ecc.), non compatibili con il tipo popolare degli alloggi prescritto dal citato decreto legislativo.
Sarà ammesso l'impianto di ascensori nei fabbricati che abbiano oltre 5 piani e l'impianto di riscaldamento a termosifone nelle località più fredde. Nelle altre sarà ammessa la previsione di una bocca di tiraggio per la eventuale collocazione di stufe in ogni stanza, la previsione della fornitura di una stufa nella parte centrale degli alloggi ed eventualmente anche un caminetto nella stanza da pranzo-soggiorno.
Nelle cucine potranno prevedersi apparecchi da cucina a gas od elettrici ovvero banconi per carbone o legna con l'aggiunta eventualmente di un attacco per corrente elettrica industriale o di una tavoletta di marmo per la posa di fornelli a gas.
Nello stabilire i prezzi unitari per ciascun lavoro sarà necessario tener presenti, per quanto possibile, quelli determinati localmente dagli uffici del genio civile i quali dovrebbero disporre di una tariffa il più possibile completa ed aggiornata.
La stima dei lavori, oltre all'importo delle opere previste a base di appalto, potrà comprendere tra le somme a disposizione:
1) una percentuale, variabile fino la limite massimo del 5% del suddetto importo, per spese generali, di progetto, direzione e gestione dei lavori, collaudo, ecc.;
2) la spesa per l'acquisto dell'area;
3) una percentuale dell'importo a base di appalto variabile dal 5 al 10 a seconda delle caratteristiche della costruzione per imprevisti e arrotondamento.
Non saranno quindi ammesse altre voci come imposta di consumo, tassa sull'entrata, ecc., che debbono porsi esplicitamente nei capitolati a carico dell'impresa appaltatrice e quindi già comprese nei prezzi unitari.
Potrà consentirsi, in qualche caso, l'eventuale scorporamento di alcune categorie di lavori come: impianti idraulici, impianto elettrico, impianto ascensore ed impianto di riscaldamento, maggiori scorporamenti non sono in massima consigliabili per un regolare e pratico svolgimento dei lavori.
Le aree dovranno ricadere in zone dotate dei servizi pubblici necessari quali strade di accesso, fognature, condotte pubbliche per acqua potabile, gas e linee elettriche; il loro costo dovrà essere adeguato al tipo delle costruzioni.
I disegni dovranno consistere in:
a) planimetria generale nella quale oltre all'ubicazione degli edifici ed all'orientamento, dovrà essere indicata (e quotata) l'area complessiva annessa;
b) piante dei vari piani, in scala 1/100, nelle quali dovranno essere date differenti colorazioni ai vari alloggi, in ognuno dei quali dovrà essere indicata la superficie, al netto delle murature, che non potrà superare i mq 110;
c) prospetti e sezioni in scala 1/100;
d) eventuali particolari costruttivi.
Negli alloggi, che potranno essere composti di un massimo di 5 camere più gli accessori, ferma rimanendo la massima superficie netta complessiva di mq 110, sarà opportuno ridurre al minimo i corridoi di disimpegno, prevedere (tenendo presente una eventuale collocazione di mobili) qualche armadio a muro ed evitare assolutamente che due camere da letto siano vincolate al passaggio tra loro.
D'altro lato sarebbe consigliabile che, per accedere dalle camere da letto al gabinetto, si attraversino soltanto disimpegni e non stanze da soggiorno-pranzo.
I progetti, prima di essere sottoposti alla approvazione ministeriale, dovranno essere approvati dalla competente commissione edilizia comunale e dovranno menzionarsi nella relazione gli estremi della ottenuta approvazione.
Infine i progetti esecutivi dovranno essere corredati di un breve riassunto dei dati caratteristici delle costruzioni e dovranno in ogni modo indicarsi:
a) la cubatura complessiva, con l'indicazione dei singoli dati che la compongono, stabilita dalla quota del marciapiede esterno (o, qualora siano previsti seminterrati, dal loro piano di calpestio) alla linea di gronda, nel caso di copertura del tetto, o del piano di calpestio del terrazzo negli altri casi;
b) il costo unitario a metro cubo vuoto per pieno, determinato tenendo presente la sola spesa prevista a base d'appalto (esclusi quindi le spese generali, il costo dell'area e gli imprevisti);
c) il numero complessivo dei vani contabili, corrispondenti a quelli utili degli alloggi (e quindi escluse le cantine, sottotetti e simili) più un massimo di due per tener conto della cucina e dei servizi: quando il vano cucina supererà i mq 9 potrà computarsi un altro vano in più;
d) il costo unitario a vano contabile, determinato come quello a metro cubo vuoto per pieno;
e) il riepilogo del numero degli alloggi distinti per numero delle camere utili e degli accessori che li compongono.




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