N.10200
COSTRUZIONI DI TIPO POPOLARE DA ESEGUIRSI DA SOCIETA' E COOPERATIVE EDILIZIE FINANZIATE AI SENSI DEL DECRETO LEGISLATIVO 22 DICEMBRE 1947, N.1600
Pervengono a questo Ministero numerosi quesiti da parte
di società e cooperative edilizie che hanno
conseguito l'assegnazione di contributi ai sensi del
decreto legislativo 22-12-1947, n.1600 (anche se il
decreto è da ritenersi superato, questa circolare
mantiene però validità anche rispetto
alle successive leggi di finanziamento delle cooperative),
circa gli atti che esse devono presentare per la formale
concessione dei contributi medesimi, nonché
sulle caratteristiche delle costruzioni di tipo popolare
da eseguire coi finanziamenti ottenuti.
Per norma degli uffici dipendenti e perché essi
possano dare agli interessati le opportune direttive,
si fa presente quanto appresso:
Le società e cooperative che abbiano ottenuto
l'assegnazione del concorso in capitale di cui al cennato
decreto 22-12-1947, n.1600, sono tenute a presentare
entro il più breve termine il progetto esecutivo
in duplice copia delle costruzioni da eseguire nei
limiti del finanziamento ottenuto, insieme con l'atto
costitutivo della società e relativo statuto
ed una dichiarazione dell'ente o istituto di credito
che si dichiari disposto a concedere il finanziamento
occorrente a far fronte alla metà della spesa
non coperta dal concorso dello Stato.
Le società e cooperative aggiungeranno inoltre
l'elenco dei soci iscritti con l'indicazione per ciascuno
di essi del titolo in base al quale ha conseguito l'iscrizione,
secondo le categorie indicate dal richiamato decreto.
Gli atti di cui sopra dovranno essere presentati ai
locali uffici del genio civile i quali li trasmetteranno
a questo ministero (direzione genio edilizia statale
e sovvenzionata) insieme con una loro relazione nella
quale, tra l'altro, riferiranno sull'esattezza o meno
delle previsioni di progetto, non solo nei riguardi
della corrispondenza dei prezzi delle aree e delle
costruzioni a quelli medi del mercato locale, delle
strutture e dei materiali che si intendono adottare,
ma anche sulla idoneità dell'area prescelta
e sulla rispondenza del tipo di fondazione al terreno
d'impianto.
Per quanto riguarda i progetti, si ritiene opportuno
di precisare, qui di seguito, alcune indicazioni di
massima intese a dare un orientamento ai progettisti.
Ogni progetto dovrà essere costituito dei seguenti
elaborati:
1) relazione;
2) computo metrico;
3) stima dei lavori;
4) analisi dei prezzi;
5) capitolato speciale di appalto;
6) disegni;
7) dati caratteristici delle costruzioni.
La relazione dovrà contenere le necessarie indicazioni
sulla ubicazione dell'area prescelta, sulla natura
del sottosuolo, sui criteri costruttivi adottati (per
le fondazioni, strutture portanti e divisorie, coperture,
ecc.), sulle principali caratteristiche delle costruzioni
(pavimentazioni, intonaci, esterni e interni, rivestimenti,
infissi, verniciature, tinteggiature, impianti, ecc.).
Per quanto riguarda le modalità di appalto si
fa presente che, ai sensi dell'art.76 del Regio decreto
28-4-1938, n.1165, dovrà procedersi all'appalto
dei lavori mediante licitazione privata fra almeno
5 ditte (i cui nominativi dovranno scegliersi d'intesa
con il locale ufficio del genio civile).
Nello stabilire le caratteristiche delle varie opere
si terrà presente che esse dovranno ispirarsi
a criteri di sana economia e che quindi, mentre per
la costruzione di gradini, soglie, davanzali ed acquai,
occorrerà attenersi a quanto stabilito con la
circolare 5-4-1948, n.10003/61 al che prescrive in
massima l'impiego del marmo apuano, nelle costruzioni
edilizie finanziate e sovvenzionate dallo Stato, per
le altre opere, non potranno ammettersi rifiniture
di lusso, o costose, pavimentazioni speciali (marmo,
linoleum, ecc.), non compatibili con il tipo popolare
degli alloggi prescritto dal citato decreto legislativo.
Sarà ammesso l'impianto di ascensori nei fabbricati
che abbiano oltre 5 piani e l'impianto di riscaldamento
a termosifone nelle località più fredde.
Nelle altre sarà ammessa la previsione di una
bocca di tiraggio per la eventuale collocazione di
stufe in ogni stanza, la previsione della fornitura
di una stufa nella parte centrale degli alloggi ed
eventualmente anche un caminetto nella stanza da pranzo-soggiorno.
Nelle cucine potranno prevedersi apparecchi da cucina
a gas od elettrici ovvero banconi per carbone o legna
con l'aggiunta eventualmente di un attacco per corrente
elettrica industriale o di una tavoletta di marmo per
la posa di fornelli a gas.
Nello stabilire i prezzi unitari per ciascun lavoro
sarà necessario tener presenti, per quanto possibile,
quelli determinati localmente dagli uffici del genio
civile i quali dovrebbero disporre di una tariffa il
più possibile completa ed aggiornata.
La stima dei lavori, oltre all'importo delle opere previste
a base di appalto, potrà comprendere tra le
somme a disposizione:
1) una percentuale, variabile fino la limite massimo
del 5% del suddetto importo, per spese generali, di
progetto, direzione e gestione dei lavori, collaudo,
ecc.;
2) la spesa per l'acquisto dell'area;
3) una percentuale dell'importo a base di appalto variabile
dal 5 al 10 a seconda delle caratteristiche della costruzione
per imprevisti e arrotondamento.
Non saranno quindi ammesse altre voci come imposta di
consumo, tassa sull'entrata, ecc., che debbono porsi
esplicitamente nei capitolati a carico dell'impresa
appaltatrice e quindi già comprese nei prezzi
unitari.
Potrà consentirsi, in qualche caso, l'eventuale
scorporamento di alcune categorie di lavori come: impianti
idraulici, impianto elettrico, impianto ascensore ed
impianto di riscaldamento, maggiori scorporamenti non
sono in massima consigliabili per un regolare e pratico
svolgimento dei lavori.
Le aree dovranno ricadere in zone dotate dei servizi
pubblici necessari quali strade di accesso, fognature,
condotte pubbliche per acqua potabile, gas e linee
elettriche; il loro costo dovrà essere adeguato
al tipo delle costruzioni.
I disegni dovranno consistere in:
a) planimetria generale nella quale oltre all'ubicazione
degli edifici ed all'orientamento, dovrà essere
indicata (e quotata) l'area complessiva annessa;
b) piante dei vari piani, in scala 1/100, nelle quali
dovranno essere date differenti colorazioni ai vari
alloggi, in ognuno dei quali dovrà essere indicata
la superficie, al netto delle murature, che non potrà
superare i mq 110;
c) prospetti e sezioni in scala 1/100;
d) eventuali particolari costruttivi.
Negli alloggi, che potranno essere composti di un massimo
di 5 camere più gli accessori, ferma rimanendo
la massima superficie netta complessiva di mq 110,
sarà opportuno ridurre al minimo i corridoi
di disimpegno, prevedere (tenendo presente una eventuale
collocazione di mobili) qualche armadio a muro ed evitare
assolutamente che due camere da letto siano vincolate
al passaggio tra loro.
D'altro lato sarebbe consigliabile che, per accedere
dalle camere da letto al gabinetto, si attraversino
soltanto disimpegni e non stanze da soggiorno-pranzo.
I progetti, prima di essere sottoposti alla approvazione
ministeriale, dovranno essere approvati dalla competente
commissione edilizia comunale e dovranno menzionarsi
nella relazione gli estremi della ottenuta approvazione.
Infine i progetti esecutivi dovranno essere corredati
di un breve riassunto dei dati caratteristici delle
costruzioni e dovranno in ogni modo indicarsi:
a) la cubatura complessiva, con l'indicazione dei singoli
dati che la compongono, stabilita dalla quota del marciapiede
esterno (o, qualora siano previsti seminterrati, dal
loro piano di calpestio) alla linea di gronda, nel
caso di copertura del tetto, o del piano di calpestio
del terrazzo negli altri casi;
b) il costo unitario a metro cubo vuoto per pieno, determinato
tenendo presente la sola spesa prevista a base d'appalto
(esclusi quindi le spese generali, il costo dell'area
e gli imprevisti);
c) il numero complessivo dei vani contabili, corrispondenti
a quelli utili degli alloggi (e quindi escluse le cantine,
sottotetti e simili) più un massimo di due per
tener conto della cucina e dei servizi: quando il vano
cucina supererà i mq 9 potrà computarsi
un altro vano in più;
d) il costo unitario a vano contabile, determinato come
quello a metro cubo vuoto per pieno;
e) il riepilogo del numero degli alloggi distinti per
numero delle camere utili e degli accessori che li
compongono.
(c) 1996 Note's