CRITERI DI VALUTAZIONE DELLE GRANDEZZE ATTE A RAPPRESENTARE LE PROPRIETA' TERMICHE, IGROMETRICHE, DI VENTILAZIONE E DI ILLUMINAZIONE NELLE COSTRUZIONI EDILIZIE
La commissione costituita con decreto interministeriale
n.16041 in data 2-12-1964, ha formulato le norme relative
all'oggetto, che sono state ritenute meritevoli di
approvazione dall'assemblea generale del Consiglio
superiore dei lavori pubblici con voto n.300 del 17-3-1967.
In relazione a quanto sopra il Servizio tecnico centrale
di questo Ministero ha redatto il testo definitivo
delle predette norme, allegato alla presente circolare.
Dette prescrizioni saranno tenute presenti nei capitolati
speciali di appalto ed in sede di collaudo delle costruzioni
edilizie di competenza di questo Ministero.
PRESCRIZIONI
I - NORME GENERALI
1. - INTRODUZIONE
1.1.01. - Le presenti norme hanno lo scopo di individuare
e definire quantitativamente i principali parametri
atti a caratterizzare il comportamento delle pareti
perimetrali nei riguardi dei fatti o fenomeni capaci
di influire sui requisiti termoigrometrici, di ventilazione
e di illuminazione naturale che gli ambienti delimitati
dalle pareti anzidette debbono possedere per poter
soddisfare alle esigenze di abitabilità.
Nel periodo invernale i requisiti di abitabilità
richiesti per un ambiente realizzato con pareti perimetrali
che soddisfano alle seguenti norme si ottengono soltanto
se l'ambiente stesso è provvisto di impianto
di riscaldamento.
1.1.02. - I fatti o fenomeni che vengono presi in considerazione
ai fini delle presenti norme sono:
a) fenomeni di trasmissione di calore attraverso le
pareti considerate;
b) fenomeni di condensazione sulla faccia interna delle
pareti opache;
c) fatti connessi alla ventilazione degli ambienti;
d) fatti di infiltrazione d'acqua di pioggia;
e) fatti di permeabilità all'aria;
f) fatti connessi alla illuminazione naturale degli
ambienti
1.1.03. - Le presenti norme si propongono di stabilire
quali prescrizioni debbono essere soddisfatte affinché:
a) il flusso di calore che attraversa una parete opaca
nelle condizioni di temperatura esterna ed interna
che possono verificarsi, sia contenuto entro limiti
accettabili;
b) il vapor d'acqua miscelato all'aria contenuta nell'ambiente
non possa condensarsi sulla faccia interna della parete
opaca;
c) sia assicurato un sufficiente ricambio dell'aria;
d) la permeabilità all'aria della parete sia
contenuta entro limiti accettabili;
e) siano impedite infiltrazioni apprezzabili di acqua
di pioggia attraverso la parete;
f) siano assicurate condizioni di illuminazione diurna
accettabili.
2. - GRANDEZZE CONSIDERATE, TERMINI, SIMBOLI, DEFINIZIONI,
UNITA' DI MISURA
2.1.01. - I termini, i simboli, le definizioni, le unità
di misura delle grandezze anzidette e delle altre comunque
richiamate nelle presenti norme sono riassunti nella
seguente tabella.
- termine: trasmittanza
- simbolo: H
- unità di misura: Cal/mq h oC
- definizione: quantità di calore che, nell'unità
di tempo espressa in ore (h) passa dall'aria di un
ambiente a quella dell'ambiente attiguo; attraverso
un elemento di parete di area unitaria, quando le temperature
medie delle due masse d'aria differiscono di un grado
centigrado.
- termine: peso medio
- simbolo: M
- unità di misura: kg/mq
- definizione: peso medio per unità di superficie
frontale della parete opaca.
- termine: fattore di ricambio
- definizione: rapporto tra il volume d'aria introdotto
ogni ora nell'ambiente e il volume dell'ambiente stesso.
- termine: coefficiente d'illuminazione diurna (fattore
di luce diurna)
- definizione: rapporto tra l'illuminamento del piano
di lavoro in una posizione determinata e l'illuminamento
che si avrebbe nelle identiche condizioni di tempo
e di luogo, su una superficie orizzontale esposta all'aperto
in modo da ricevere luce dall'intera volta celeste,
senza irraggiamento diretto del sole.
- termine: coefficiente medio di illuminamento diurna
(fattore medio di luce diurna)
- definizione: rapporto tra l'illuminamento medio dell'ambiente
chiuso e l'illuminamento che si avrebbe, nelle identiche
condizioni di tempo e di luogo, su una superficie orizzontale
esposta all'aperto in modo da ricevere luce dall'intera
volta celeste senza irraggiamento diretto del sole.
3. - CONTROLLI E MISURE
3.1. - Controlli e misure di laboratorio.
Controlli e misure di laboratorio su campioni di pareti
fuori opera possono essere richieste dal committente.
Tali controlli e misure, da eseguirsi presso laboratori
universitari che rilasceranno appositi certificati
di prova, dovranno consistere nelle operazioni di seguito
specificate.
3.1.01. - Controllo di conformità. - Comprende
tutte le misure e i controlli necessari per accertare
che la parete presentata alla prova corrisponde esattamente
per conformazione, caratteristiche geometriche, materiali
impiegati, a quanto indicato dalle specificazioni e
dai disegni di progetto.
Nel caso di prefabbricati, il controllo deve riguardare
sia il singolo pannello sia gli elementi di giunzione
tra pannelli successivi.
3.1.02. - Controllo del peso per metro quadro di superficie
frontale della parete. - La misura, da effettuarsi
con la precisione del 5%, deve essere eseguita in modo
da fornire elementi sufficienti per risalire, per via
di calcolo, al peso medio M della parete definita al
precedente punto 2.
3.1.03. - Misura della trasmittanza. - Dovrà
essere eseguita su campioni di dimensioni sufficientemente
grandi, in modo che la misura su essi effettuata o
fornisca il valore medio della trasmittanza dell'intera
parete nelle condizioni o quanto più possibile
prossime a quelle di esercizio e di impiego.
3.1.04. - Controllo delle proprietà termoigrometriche.
- Deve essere eseguito in modo da accertare che, nelle
condizioni di temperatura previste per l'impiego della
parete opaca, in nessun punto della faccia interna
di questa possano aversi fenomeni di condensazione
almeno fino a quando il valore dell'umidità
relativa all'ambiente interno non superi il limite
del 70%.
3.1.05. - Controllo della tenuta pneumatica. - Deve
essere eseguito in modo da accertare che la parete
da sottoporre a prova, limitatamente alla porzione
opaca con esclusione di infissi ma comprendendo gli
eventuali giunti tra elementi opachi contigui, non
consenta flussi d'aria apprezzabili quando su una delle
due facce della parete sia applicata una pressione
dinamica di 50 kg/mq.
3.1.06. - Controllo della tenuta alla pioggia. - Il
controllo dovrà accertare che l'acqua di pioggia
che scorre su una porzione di parete opaca, comprendente
eventuali giunti ma con esclusione di infissi, non
possa attraversare la parete anche quando sulla faccia
bagnata si esercita una pressione dinamica di 50 kg/mq.
3.2. - CONTROLLI E MISURE DI CANTIERE.
I controlli e le misure considerati nel presente capitolo
potranno essere eseguiti sia in sede di costruzione
sia in sede di collaudo. Essi consisteranno, comunque,
almeno nelle seguenti operazioni.
3.2.01. - Controllo di conformità. - Comprende
tutte le misure e i controlli necessari per accertare
che la parete in corso di costruzione in opera, o costruita
a piè d'opera, o consegnata a piè d'opera,
corrisponde esattamente per conformazione, caratteristiche
geometriche, materiali impiegati, a quanto indicato
dalle specificazioni e dai disegni di progetto e riportato
dall'eventuale certificato delle prove di laboratorio.
3.2.02. - Controllo della corretta posa in opera. -
E' un controllo qualitativo diretto ad accertare che
non sono presenti difetti di esecuzione o di montaggio
tali da compromettere le caratteristiche funzionali
precisate dai disegni e dalle specificazioni di progetto,
confermate dai certificati di eventuali prove di laboratorio.
Nel caso di costruzioni realizzate con elementi prefabbricati
di grandi dimensioni, come indice qualitativo di corretta
posa in opera potrà essere assunta la condizione
di verticalità della parete completa generalmente
verificata ai fini del collaudo statico.
3.2.03. - Verifica dell'assenza di manifestazioni conseguenti
a fatti di condensazione sulla faccia interna della
parete. - Trascorso almeno un intero ciclo stagionale
dopo la ultimazione e la consegna della costruzione
e, comunque, entro e non oltre i termini stabiliti
per il collaudo dell'impianto di riscaldamento, dovranno
eseguirsi verifiche qualitative tendenti ad accertare
l'assenza delle tipiche manifestazioni (macchie, degradazioni
di intonaci, o di materiali di finitura) conseguenti
a fatti di condensazione.
3.2.04. - Eventuali prove di tenuta all'aria e all'acqua
di pioggia. - Potranno essere effettuate, adottando
metodi per quanto possibile simili a quelli impiegati
per le analoghe prove di laboratorio specialmente quando
altre prove e controlli di cantiere (in particolare
quelli di cui al punto 3.2.02) avessero fornito risultati
poco soddisfacenti.
II - NORME PER L'EDILIZIA CIVILE SOVVENZIONATA
1 - INTRODUZIONE
Le modalità per l'accertamento che le pareti
perimetrali sono atte a soddisfare ai requisiti termici,
igrometrici, di illuminazione, di protezione dalle
infiltrazioni d'aria o di acqua di pioggia richiesti
per gli ambienti delimitati dalle pareti stesse potranno
essere stabilite dai capitolati di appalto o dalle
richieste d'offerta.
In ogni caso dovranno essere soddisfatte le seguenti
prescrizioni.
1.1.01. - Trasmittanza della parete perimetrale opaca.
- Al fine del contenimento del flusso termico attraversante
la parete, nonché del contenimento delle variazioni
nel tempo della temperatura interna che si manifesterebbero
in assenza di impianti di riscaldamento e condizionamento
estivo, i massimi valori della trasmissione dovranno
risultare inferiori o uguali a quelli indicati nelle
seguenti tabelle, in relazione ai diversi pesi medi
M della parete stessa:
a) per pareti verticali opache:
- M (kg/mq)
20 50 100 200 300 400 e oltre
- H (Cal/mq h oC)
0,43 0,61 0,81 1,09 1,35 1,40
b) per pareti orizzontali o inclinate di copertura o
per calpestii sovrastanti porticati o ambienti aperti:
- M (hg/mq)
20 50 100 200 300 400 e oltre
- H (Cal/mq H oC)
0,3 0,45 0,6 0,81 1 115
Si precisa che il valore di riferimento della somma
delle resistenze termiche preliminare si deve assumere
pari a 0,20 mq hoC/Cal.
1.1.02. - Trasmittanza delle pareti verticali con elevata
percentuale di vetratura. - Per le pareti verticali
munite di finestre potrà ammettersi, in deroga
alla norma del precedente punto 1.1.01 che la porzione
opaca delle pareti stesse sia caratterizzata da un
valore della trasmittanza H 1 Cal/mq h oC, indipendentemente
dal peso per metro quadro ogni volta che, per esigenze
di illuminazione diurna, sia necessario prevedere superfici
di finestra di area uguale o maggiore del 50% dell'area
dell'intera parete esterna.
Il valore della trasmittanza H 1 Cal/mq h oC potrà
inoltre essere ammesso, sempre indipendentemente dal
peso per metro quadro, per le porzioni opache di speciali
pannelli prefabbricati che in un elemento unico comprendono
la finestra, il sottodavanzale, il cielino e la schermatura
(infisso monoblocco).
1.1.03. - Illuminazione naturale. - L'area delle porzioni
vetrate delle pareti perimetrali opache realizzata
secondo le prescrizioni indicate nei precedenti punti
1.1.01 e 1.1.02 non deve di norma eccedere il valore
necessario per ottenere che il coefficiente medio d'illuminazione
diurna degli ambienti risulti superiore o almeno uguale
a 0,06.
Il controllo della prescrizione ora detta va fatto per
via di calcolo con la relazione:
Sf
_______________ E
( 1 - dm ) S
in cui è:
Sf = superficie della porzione vetrata della finestra
in metri quadri;
t = coefficiente di trasparenza del vetro della finestra
da assumersi uguale a 0,8 per finestra con una sola
lastra di vetro e uguale a 0,6 per finestre munite
di due lastre parallele;
dm = coefficiente medio di rinvio delle facce interne
delle pareti dell'ambiente;
S = area delle pareti dell'ambiente;
E = coefficiente d'illuminazione diurna calcolato in
corrispondenza del baricentro della finestra.
1.1.04. - Protezione delle superfici vetrate. - Le superfici
vetrate debbono essere in ogni caso dotate di schermature
mobili, esterne e ventilate, che riducano almeno del
70% il flusso termico totale che, nel periodo di insolazione,
entrerebbe nell'ambiente in assenza di schermature.
Una seconda schermatura, mobile o fissa, deve essere
predisposta a protezione dell'area delle porzioni vetrate
che risulti eccedente il valore innanzi precisato.
Tale seconda schermatura deve essere prevista in modo
che l'irraggiamento diretto sulle superfici protette
risulti ridotto dell'80% durante la stagione estiva.
1.1.05. - Ventilazione degli ambienti. - Nelle costruzioni
realizzate secondo le presenti norme, deve essere installato
un impianto di ventilazione forzata capace di assicurare
in ogni alloggio ed in ogni abitazione un fattore di
ricambio almeno uguale ad 1.
L'impianto di ventilazione forzata deve essere costituito
da una canna munita di sistema di aspirazione meccanico
regolabile. Le prese di aspirazione dovranno essere
di massima disposte nelle cucine e nei servizi igienici.
Il sistema dovrà essere realizzato evitando
la diffusione di odori o di gas tossici.
1.1.06. - Prescrizioni termoigrometriche. - Negli edifici
muniti di impianti di riscaldamento atti a realizzare
e mantenere la temperatura interna di 20oC, in nessun
punto della faccia interna delle pareti delimitanti
ogni ambiente la temperatura superficiale deve risultare
inferiore alla temperatura di 14oC in corrispondenza
della temperatura esterna di progetto.
1.1.07. - Prescrizioni relative alla tenuta pneumatica.
- La tenuta all'aria della parete esterna considerata
nel suo insieme (comprendendo cioè tutti gli
elementi che la compongono quali infissi, giunti, ecc.)
deve essere tale da consentire che in un locale delimitato
da cinque pareti perfettamente stagne e dalla parete
in questione, sia possibile mantenere una pressione
relativa di 50 millimetri di colonna d'acqua con un
ventilatore di portata non superiore a 2 mc/h per ciascun
metro quadro di superficie frontale della parete considerata.
1.1.08. - Prescrizioni relative alla tenuta all'acqua.
- Le pareti perimetrali verticali ed orizzontali considerate
nel loro complesso debbono essere realizzate in modo
da assicurare che non si possono manifestare attraverso
di esse infiltrazioni di acqua di pioggia.
(c) 1996 Note's