(G.U. 14-3-1986, n.61)
NORME TECNICHE RELATIVE ALLE TUBAZIONI.
Art.1.
Sono approvate le norme tecniche per la progettazione,
esecuzione e collaudo delle tubazioni, di cui alla
legge 2-2-1974, n.64 predisposte dal Servizio tecnico
centrale ed allegate al presente decreto.
NORMATIVA TECNICA PER LE TUBAZIONI
0. GENERALITÀ
0.1 Definizione.
Ai fini della presente normativa è definito con
il termine <<tubazioni>> il complesso dei
tubi, dei giunti e dei pezzi speciali costituenti l'opera
di adduzione e/o di distribuzione di acqua ad uso potabile,
agricolo, industriale e ad usi multipli, ovvero l'opera
di fognatura per la raccolta delle acque reflue ed
il convogliamento all'impianto di trattamento e al
recapito finale.
0.2 Oggetto della normativa.
Con le presenti norme si stabiliscono i criteri di osservare
nel progetto, nella costruzione e nel collaudo delle
tubazioni, come definito nel precedente punto 0.1.
e degli elementi che le costituiscono (tubi, giunti,
pezzi speciali).
Sono esclusi dall'oggetto della presente normativa i
procedimenti di progettazione, costruzione e controllo
di produzione dei tubi, dei giunti e dei pezzi speciali
in quanto singoli manufatti, prodotti in serie, con
processi industriali ovvero, su ordinazione, fuori
o in cantiere, con sistemi di prefabbricazione.
0.3 Integrazione delle norme.
In aggiunta alle presenti norme devono essere osservate
le disposizioni in materia di sicurezza igienica e
sanitaria di competenza del Ministero della sanità,
le norme specifiche concernenti gli impianti fissi
antincendio di competenza del Ministero dell'interno,
nonché le prescrizioni di legge e regolamentari
in materia di tutela delle acque e dell'ambiente dall'inquinamento.
Parimenti in aggiunta alle presenti norme, devono essere
osservate le speciali prescrizioni in vigore per le
costruzioni in zone classificate sismiche, allorché
le tubazioni siano impiegate su tracciati che ricadano
in dette zone.
Sono fatte salve, purché non siano in contrasto
con le presenti norme, eventuali altre particolari
prescrizioni in vigore per specifiche finalità
di determinati settori come quelle disposte dalle ferrovie
dello stato per l'esecuzione di tubazioni in parallelo
con impianti ferroviari ovvero di attraversamento degli
stessi.
0.4 Estensione delle norme.
Le presenti norme sono estese, in quanto applicabili,
alle tubazioni che adducono, distribuiscono ovvero
scaricano fluidi diversi dall'acqua, fatta salva, beninteso,
l'applicazione delle norme specifiche eventualmente
in vigore nel settore.
1. CRITERI GENERALI
1.1 Progetto.
Il progetto deve comprendere i seguenti elementi essenziali:
a) la caratterizzazione fisica, chimica, sanitaria dei
fluidi da trasportare, documentata mediante rilievi
e prove;
b) la caratterizzazione geologica e geotecnica dei terreni
interessati dal tracciato delle tubazioni, documentata
dai risultati di indagini da condursi nel rispetto
della vigente normativa riguardante le indagini sui
terreni e sulle rocce ed i criteri generali e le prescrizioni
per la progettazione l'esecuzione ed il collaudo delle
opere di sostegno delle terre e delle opere di fondazione;
c) l'esame dei diversi possibili schemi idraulici di
funzionamento delle opere e loro modificazioni prevedibili
nel tempo, documentati ai fini della scelta del proporzionamento
idraulico e statico delle tubazioni;
d) l'analisi delle situazioni ambientali, in quanto
elementi vincolanti nello studio del tracciato e del
profilo delle tubazioni.
Sulla base dei suindicati elementi deve essere espressa
in forma circostanziata la scelta dei tipi di tubazioni
e delle corrispondenti caratteristiche concernenti
diametri interni, spessori, classi di impiego, giunti
pezzi speciali ed appoggi.
Il progetto deve comprendere, inoltre, lo studio dei
seguenti aspetti: funzionalità e razionalità
di costruzione e di esercizio delle nuove opere nel
contesto esistenti e/o in quello previsto in tempi
di prossimo futuro; compatibilità con la presenza
attuale e/o prevista e/o prevedibile di altre infrastrutture
di servizio, con particolare riferimento alle esigenze
di sicurezza e di esercizio; rispetto delle esigenze
urbanistiche, ambientali e/o archeologiche, in rapporto
anche a fondata previsione di modificazioni future
e, per le reti fognanti, in rapporto agli obiettivi
di qualità da conseguire e da tutelare del corpo
ricettore.
Il progetto deve dimostrare l'affidabilità di
comportamento delle tubazioni nelle diverse fasi delle
costruzioni dell'opera e nel previsto periodo dell'esercizio.
L'affidabilità dell'opera progettata, che riguarda
il grado di sicurezza statica, di resistenza alla corrosione,
di conservazione delle caratteristiche idrauliche,
di integrità della tenuta e di continuità
nel servizio, deve risultare nella forma documentata
adeguata, in particolare esplicitando le debite considerazioni
a riguardo dei controlli sui materiali e sui tubi che
vengono effettuati nello stabilimento e nel cantiere
di prefabbricazione, secondo metodologie note e/o specifiche
tecniche e dei controlli in sito lungo i tracciati
prescelti.
1.2 Costruzione.
Nel corso della costruzione, dovranno essere disposte
e fatte osservare prescrizioni confacenti:
a) con idonee metodologie di manipolazione, trasporto,
accatastamento, sfilamento, posa in opera dei tubi,
dei giunti e dei pezzi speciali; nonché con
idonee modalità di formazione del giunto;
b) con le effettive condizioni geologiche e geotecniche,
urbanistiche ed ambientali, di volta in volta accertate
nello sviluppo dei lavori, per la loro possibile influenza
sul comportamento delle tubazioni nel tempo;
c) con tutte le altre situazioni che possano influenzare
la conservazione nel tempo delle tubazioni.
Eventuali varianti, in particolare quelle concernenti
la tipologia delle tubazioni, sono ammesse solo se,
nel rispetto delle disposizioni di legge e regolamentari,
siano giustificate da documentate necessità
emerse dallo studio di situazioni e/o fattori, esistenti
o sopravvenuti, non considerati comunque in progetto.
1.3 Collaudo
In corso d'opera e/o ad opere ultimate, deve essere
accertata, mediante operazioni di controllo in sito
e prove di funzionamento, la conformità dei
lavori eseguiti alle previsioni progettuali per quanto
riguarda la tipologia delle tubazioni impiegate, i
magisteri per la loro posa in opera, il risultato conseguito
sotto il profilo della funzionalità idraulica,
della sicurezza e continuità di esercizio.
2. CRITERI CONCERNENTI LA SICUREZZA E L'AFFIDABILITÀ DI COMPORTAMENTO DELLE TUBAZIONI
2.1 Progetto.
Nell'elaborato progettuale devono essere oggetto di
adeguato esame e trovare soluzione documentata i temi
di seguito indicati.
2.1.1 Interazioni tubi - fluido trasportato.
Nei riguardi delle caratteristiche fisiche e chimiche,
anche sotto l'aspetto sanitario, del fluido da trasportare,
la documentazione, consistente in indagini ed analisi
effettuate da tecnici e laboratori specialistici, dovrà
consentire di definire i principali parametri, quantitativi
e qualitativi, del fluido ed il loro variare nel tempo;
quindi di pervenire, nel procedimento di scelta dei
tipi e dei materiali dei tubi, dei relativi giunti
e pezzi speciali, alla valutazione delle interazioni
tra il fluido medesimo e tipologia della tubazione,
ai fini della debita considerazione delle seguenti
fenomenologie:
- conservazione o modifica delle caratteristiche fisiche
e chimiche, anche sotto l'aspetto sanitario, del fluido
lungo le opere di trasporto, in dipendenza di fattori
intrinseci alle tubazioni ovvero di fattori estranei
a queste, che possano riguardare la loro utilizzazione
ovvero la loro destinazione finale;
- conservazione o modifica delle pareti e/o delle strutture
dei tubi, dei giunti e dei pezzi speciali, a causa
delle azioni aggressive di natura chimica e/o fisica,
esercitato dalle acque e dai materiali trasportati
ovvero dei gas eventualmente sviluppati dai liquami,
che possano influenzare l'efficienza delle opere nel
tempo.
A riguardo di dette interazioni, che pure condizioneranno
la scelta della tipologia delle tubazioni, quando la
dovuta protezione dell'opera lo richieda, dovranno
essere definiti tutti quei provvedimenti idonei a garantire
l'efficienza dei tubi, dei giunti e dei pezzi speciali.
2.1.2 Interazioni tubazione - terreni di posa.
Per la definizione e valutazione di dette interazioni,
si precisa che:
- nei riguardi delle caratteristiche geologiche e geotecniche
dei terreni interessati dal tracciato delle tubazioni
il progetto dovrà essere corredato dai risultati
delle indagini, studi e calcoli geotecnici nonché
da una relazione geologica ai sensi della normativa
vigente riguardante le indagini sui terreni e sulle
rocce;
- nei riguardi della difesa dell'aggressività
dei terreni attraversati dalle tubazioni, anche per
quanto attiene le correnti vaganti, e delle acque delle
falde eventualmente interferite, il progetto dovrà
studiare e proporre documentate soluzioni, tecnicamente
idonee, nelle scelte dei tubi, dei giunti e dei pezzi
speciali da impiegare, senza trascurare, ovviamente,
lo studio delle possibilità di utilizzazione
di adeguate protezioni attive o passive;
- nei riguardi della difesa delle azioni conseguenti
alla presenza di falde e/o di acque superficiali, il
progetto dovrà riportare uno studio approfondito
nei riflessi della stabilità e della conservazione
delle sedi di appoggio delle tubazioni e delle opere
nel tempo.
2.1.3 Studio idraulico.
Nei riguardi della scelta dei tipi di tubazioni ai fini
della funzionalità idraulica delle condotte,
il progetto dovrà contenere lo studio di tutti
i possibili funzionamenti idraulici ai quali esse potranno
essere assoggettate in fase di esercizio, di avviamento,
di collaudo, di previste modificazioni future, sia
come situazioni di permanenza che come situazioni transitorie,
valutando con particolare attenzione i parametri idraulici
che li caratterizzano.
In sede progettuale si dovranno in particolare considerare
la scabrezza delle pareti delle tubazioni, la sua conservazione
nel tempo in presenza dei fluidi trasportati, le modalità
di montaggio e di manutenzione dei tubi e dei giunti,
situazioni che possono influenzare gli indici ed i
coefficienti delle formule idrauliche del moto uniforme;
potrà essere opportuno maggiorare i valori delle
correlative perdite di carico, secondo documentati
risultati sperimentali di lungo esercizio.
L'influenza sulle perdite di carico dei pezzi speciali,
raccordi, apparecchi eventualmente inseriti lungo la
tubazione, sarà (ove necessario) oggetto di
valutazioni idrauliche separate.
Le valutazioni idrauliche di progetto dovranno trovare
preciso riscontro nelle prescrizioni del capitolato
speciale di appalto.
2.1.4 Verifiche di sicurezza.
Nel progetto devono essere definite, lungo le tubazioni
e per le varie tratte di esse, le pressioni di esercizio
PE come massimi valori delle pressioni P che possono
verificarsi in asse delle tubazioni per il più
gravoso funzionamento idraulico del sistema, comprese
le eventuali sovrappressioni Dp determinate da prevedibili
condizioni di esercizio, anche se conseguenti a fenomeni
transitori.
In assenza di calcolo specifico e, in ogni caso per
le reti di distribuzione con diametri non maggiori
di 350 mm, per le sovrappressioni conseguenti a manovre
di regolazione del sistema, indipendentemente dalla
tipologia delle tubazioni impiegate, sarà adottato
il valore Dp = 2,5 (kgf/cmq).
Ove ricorrano particolari condizioni ed, in ogni caso,
per i tubi di grande diametro, devono essere determinate,
con specifici calcoli, le pressioni complementari nonché
le tensioni correlative alle effettive condizioni di
impiego delle tubazioni, come alla natura ed all'altezza
dei rinterro di copertura, ai sovraccarichi esterni
(statici e dinamici), alle variazioni termiche ed alle
altre eventuali azioni, incluse quelle sismiche.
Si definisce pressione equivalente Po la pressione assiale
che conferisce al tubo tensioni di trazione massime
eguali a quelle determinate in base alle specifiche
condizioni sopraindicate.
Si definisce pressione nominale Pn della tubazione la
somma delle pressioni di esercizio ed equivalente:
Pn = PE + Po
Il valore Pn costituisce l'elemento di base per la scelta
della serie o classe dei tubi, dei giunti e dei pezzi
speciali costituenti le tubazioni destinate all'esercizio
in pressione.
Nei casi in cui la pressione equivalente sia trascurabile
e cioè possono essere trascurate, nel confronto
con i valori della pressione di esercizio, le azioni
derivanti dalle condizioni di impiego delle tubazioni,
non connesse con l'esercizio idraulico del sistema,
in luogo di Pn può essere considerato il solo
valore PE come elemento determinante della scelta della
tipologia della tubazione.
Negli elaborati di calcolo dovranno essere distinte,
per gli effetti corrispondenti, le azioni considerate
applicate in modo statico da quelle applicate in modo
dinamico.
I tubi, i giunti ed i pezzi speciali sono di norma prodotti
in serie caratterizzate per pressioni nominali (o di
classifica) ovvero per classi d'impiego.
La scelta progettuale delle pressioni nominali ovvero
delle classi d'impiego dei tubi presuppone la rispondenza
di tali valori ai valori determinati dai calcoli in
relazione alle sopraindicate prevedibili condizioni
di funzionamento del sistema idraulico, tenuto anche
conto delle apparecchiature disposte lungo le tubazioni.
Le verifiche statiche potranno seguire sia il metodo
delle tensioni ammissibili sia il metodo semiprobalistico
agli stati limite.
Per quanto riguarda i tubi in cemento armato, cemento
armato precompresso ed acciaio si farà riferimento
alle norme tecniche per l'esecuzione delle opere in
cemento armato normale, precompresso e per le strutture
metalliche in vigore, in quanto applicabili.
Nei riguardi delle pressioni e dei carichi applicati
staticamente, per i tubi per adduzione in pressione
ovvero per reti di fognatura, devono essere garantiti
i requisiti limiti rispettivamente indicati nelle tabelle
I e II.
Nel caso di tubazioni di tipologia non contemplata nelle
tabelle I e II, dovranno essere considerati in sede
progettuale i requisiti limiti essenziali dei tubi
proposti mediante documentazione di prove di confrontabile
affidabilità.
Nei riguardi dei carichi e delle pressioni applicati
dinamicamente, i requisiti minimi ammissibili per i
tipi di tubazioni, assunte in progetto, dovranno essere
indicati nel capitolato speciale di appalto, che fa
parte dello stesso progetto.
Le sovrappressioni dinamiche di colpo d'ariete, Dp,
indipendentemente dalla tipologia delle tubazioni impiegate,
dovranno essere contenute nei limiti indicati nella
tabella III in confronto al valori della pressione
idrostatica.
Particolare considerazione dovrà essere rivolta
alla insorgenza di sovrappressioni negative (depressioni)
nello sviluppo della fenomenologia del moto vario.
Nel progetto potranno prevedersi idonei accorgimenti
costruttivi affinché le sovrappressioni dinamiche
di colpo d'ariete siano contenute nei limiti più
adeguati all'esercizio della condotta.
Salvo diversa specifica indicazione di progetto, indipendentemente
dalle condizioni che hanno portato a determinare il
valore della pressione nominale Pn i tubi dovranno
essere idonei a sopportare una sovrappressione dinamica
Dp non inferiore a 2 kgf/cmq.
3. COSTRUZIONE DELLE CONDOTTE
3.1 Accettazione dei tubi.
Dovranno essere effettuati controlli in stabilimenti
ed in cantiere sulla corrispondenza della fornitura
alle normative vigenti, alle prescrizioni dei capitolati
speciali ed ai termini contrattuali.
Tutti i tubi, i giunti ed i pezzi speciali dovranno
giungere in cantiere dotati di marcature indicanti
la ditta costruttrice, il diametro nominale, la pressione
nominale (o la classe d'impiego); le singole partite
della fornitura dovranno avere una documentazione dei
risultati delle prove eseguite in stabilimento caratterizzanti
i materiali impiegati ed i tubi forniti.
L'accettazione dei tubi sarà regolata dalle prescrizioni
dello specifico disciplinare di fornitura o capitolato
speciale di appalto nel rispetto di quanto indicato
al punto 2.1.4 della presente normativa e per i tubi
in c.a.o. e c.a.p. delle normative vigenti per le strutture
in cemento armato, in quanto applicabili.
I risultati delle prove di riferimento e di collaudo
dei tubi, dei giunti e dei pezzi speciali effettuati
in stabilimento a controllo della produzione saranno
valutati con riferimento al valore della pressione
nominale di fornitura Pn.
Nel caso di tubi e pezzi speciali forniti dalla amministrazione
committente, l'accettazione della fornitura sarà
subordinata all'esito positivo del preliminare esame
della documentazione di accompagno e di prove e controlli
integrativi eventualmente necessari.
3.2 Il carico, il trasporto e lo scarico dei tubi.
Il carico, il trasporto, lo scarico e tutte le manovre
in genere, dovranno essere eseguiti con la maggiore
cura possibile adoperando mezzi idonei a seconda del
tipo e del diametro dei tubi ed adottando tutti gli
accorgimenti necessari al fine di evitare rotture,
incrinature, lesioni o danneggiamenti in genere al
materiali costituenti le tubazioni stesse ed al loro
eventuale rivestimento.
Pertanto si dovranno evitare urti, inflessioni e sporgenze
eccessive, strisciamenti, contatti con corpi che possano
comunque provocare deterioramento o deformazione dei
tubi.
Nei cantieri dovrà predisporsi quanto occorra
(mezzi idonei e piani di appoggio) per ricevere i tubi,
i pezzi speciali e gli accessori da installare.
3.3 L'accatastamento dei tubi.
L'accatastamento dovrà essere effettuato disponendo
i tubi su un'area piana e stabile, protetta al fine
di evitare pericoli di incendio, riparata dai raggi
solari nel caso di tubi soggetti a deformazioni o deterioramenti
determinati da sensibili variazioni termiche.
La base delle cataste dovrà poggiare su tavole
opportunamente distanziate o su predisposto letto di
appoggio.
L'altezza sarà contenuta entro i limiti adeguati
ai materiali ed ai diametri, per evitare deformazioni
nelle tubazioni di base e per consentire un agevole
prelievo.
I tubi accatastati dovranno essere bloccati con cunei
onde evitare improvvisi rotolamenti; provvedimenti
di protezione dovranno, in ogni caso, essere adottati
per evitare che le testate dei tubi possano subire
danneggiamenti di sorta.
Per tubi deformabili le estremità saranno rinforzate
con crociere provvisionali.
3.4 Il deposito dei giunti, delle guarnizioni e degli
accessori.
I giunti, le guarnizioni, le bullonerie ed i materiali
in genere, se deteriorabili, dovranno essere depositati,
fino al momento del loro impiego, in spazi chiusi,
entro contenitori protetti dai raggi solari o da sorgenti
di calore, dal contatto con olii o grassi e non sottoposti
a carichi.
3.5 Lo sfilamento dei tubi.
I tubi dovranno essere sfilati lungo il tracciato seguendo
i criteri analoghi a quelli indicati per lo scarico
ed il trasporto evitando pertanto qualsiasi manovra
di strisciamento.
Nel depositare i tubi sul ciglio dello scavo è
necessario curare che gli stessi siano in equilibrio
stabile per tutto il periodo di permanenza costruttiva.
3.6 La posa in opera.
Prima della posa in opera, i tubi, i giunti ed i pezzi
speciali dovranno essere accuratamente controllati;
quelli che dovessero risultare danneggiati in modo
tale da compromettere la qualità o le funzionalità
dell'opera dovranno essere scartati e sostituiti. Nel
caso in cui il danneggiamento abbia interessato soltanto
l'eventuale rivestimento si dovrà procedere
al suo ripristino.
Per il sollevamento e la posa dei tubi in scavo, in
rilevato o su appoggi, si dovranno adottare gli stessi
criteri usati per le operazioni precedenti, con l'impiego
di mezzi adatti a seconda del tipo e del diametro,
onde evitare il deterioramento dei tubi ed in particolare
delle testate e degli eventuali rivestimenti protettivi.
Nell'operazione di posa dovrà evitarsi che nell'interno
delle condotte penetrino detriti o corpi estranei di
qualunque natura e che venga comunque danneggiata la
loro superficie interna.
La posa in opera dei tubi sarà effettuata sul
fondo del cavo spianato e livellato, eliminando ogni
asperità che possa danneggiare tubi e rivestimenti.
Ove si renda necessario costituire il letto di posa
o impiegare il primo rinterro materiali diversi da
quelli provenienti dallo scavo, dovrà accertarsi
la possibile insorgenza di fenomeni corrosivi adottando
appropriate contromisure.
In nessun caso si dovrà regolarizzare la posizione
dei tubi nella trincea utilizzando pietre o mattoni
od altri appoggi discontinui.
Il piano di posa dovrà garantire una assoluta
continuità di appoggio e, nei tratti in cui
si temano assestamenti, si dovranno adottare particolari
provvedimenti quali: impiego di giunti adeguati, trattamenti
speciali del fondo della trincea o, se occorre, appoggi
discontinui stabili, quali selle o mensole.
In quest'ultimo caso la continuità di contatto
tra tubo e selle sarà assicurata dall'interposizione
di materiale idoneo.
Nel caso specifico di tubazioni metalliche, dovranno
essere inserite, ai fini della protezioni catodica,
in corrispondenza dei punti d'appoggio, membrane isolanti.
Per i tubi costituiti da materiali plastici dovrà
prestarsi particolare cura ed attenzione quando le
manovre di cui ai punti 3.2, 3.3, 3.4, 3.5, dovessero
effettuarsi a temperature inferiori a 0oC, per evitare
danneggiamenti.
I tubi che nell'operazione di posa avessero subito danneggiamenti
dovranno essere riparati così da ripristinare
la completa integrità, ovvero saranno definitivamente
scartati e sostituiti, secondo quanto precisato nel
primo capoverso.
3.7 La prova d'isolamento.
Sulle tubazioni metalliche o con armature metalliche
munite di rivestimento protettivo esterno, al termine
delle operazioni di completamento e di eventuale ripristino
della protezione stessa, saranno eseguite determinazioni
della resistenza di isolamento delle tubazioni in opera
per tronchi isolati al fine di controllare la continuità
del rivestimento protettivo, procedendo alla individuazione
ed all'eliminazione dei punti di discontinuità
del rivestimento.
3.8 La giunzione dei tubi.
Verificati pendenza ed allineamento si procederà
alla giunzione dei tubi.
Le estremità dei tubi e dei pezzi speciali da
giuntare e le eventuali guarnizioni dovranno essere
perfettamente pulite.
La giunzione dovrà garantire la continuità
idraulica e il comportamento statico previsto in progetto
e dovrà essere realizzata in maniera conforme
alle norme di esecuzione dipendenti dal tipo di tubo
e giunti impiegati nonché dalla pressione di
esercizio.
A garanzia della perfetta realizzazione dei giunti dovranno,
di norma, essere predisposti dei controlli sistematici
con modalità esecutive specificamente riferite
al tipo di giunto ed al tubo impiegato.
3.9 Il rinterro parziale.
Al termine delle operazioni di giunzione relative a
ciascun tratto di condotta ed eseguiti gli ancoraggi,
si procederà di norma al rinterro parziale dei
tubi sino a raggiungere un opportuno spessore sulla
generatrice superiore, lasciando scoperti i giunti.
Modalità particolari dovranno essere seguite
nel caso di pericolo di galleggiamento dei tubi o in
tutti quei casi in cui lo richieda la stabilità
dei cavi.
Il rinterro verrà effettuato con materiale proveniente
dagli scavi, selezionato o, se non idoneo, con materiale
proveniente da cava di prestito, con le precauzioni
di cui al punto 3.5.
Il materiale dovrà essere disposto nella trincea
in modo uniforme, in strati di spessore opportuno,
accuratamente costipato sotto e lateralmente al tubo,
per ottenere un buon appoggio esente da vuoti e per
impedire i cedimenti e gli spostamenti laterali. Nei
tubi di grande diametro, di tipo flessibile, dovrà
essere effettuato in forma sistematica il controllo
dello stato di compattazione raggiunto dal materiale
di rinterro secondo le prove indicate nel capitolato
speciale e le ulteriori prescrizioni del direttore
dei lavori, tenuto conto che dovranno essere rispettati
i limiti di deformazione previsti nel disciplinare
di fornitura del capitolato speciale d'appalto.
Ove occorra il rinfianco potrà essere eseguito
in conglomerato cementizio magro.
Saranno in ogni caso osservate le normative UNI esistenti
nonché le indicazioni del costruttore del tubo.
3.10 La prova idraulica.
Ultimate le operazioni di giunzione dei tubi ed il rifianco,
il tronco di condotta eseguito dovrà essere
sottoposto a prova idraulica, con pressione, durata
e modalità stabilite in progetto in funzione
delle caratteristiche della condotta (tipo di tubo
e giunto, pressione di esercizio, classi di impiego).
Il direttore dei lavori potrà richiedere l'assistenza
della ditta fornitrice dei tubi.
Prima della prova dovrà accertarsi la stagionatura
degli eventuali blocchi di ancoraggio e, se occorre,
predisporre i contrasti necessari.
La prova, eseguita a giunti scoperti, fatta eccezione
per i casi esposti al punto 3.9, sarà ritenuta
d'esito positivo sulla scorta delle risultanze del
grafico del manometro registratore ufficialmente tarato
e dell'esame visivo dei giunti.
La prova idraulica verrà ripetuta dopo il rinterro
definitivo indicato al successivo par. 3.11.
3.11 Il rinterro definitivo.
Eseguita la prova idraulica si procederà al primo
rinterro dei tratti di condotta ancora scoperti con
le modalità ed i materiali stabiliti al punto
3.9.
Si dovrà quindi eseguire il rinterro definitivo
impiegando materiali idonei disposti per strati successivi,
spianati e accuratamente compattati dopo aver eliminato
le pietre di maggiori dimensioni.
A rinterro ultimato, si avrà cura di effettuare
gli opportuni rincarichi laddove si potessero manifestare
assestamenti.
4. COLLAUDO
Nell'ambito del collaudo delle condotte verranno eseguite
prove di tenuta secondo le prescrizioni indicate nel
capitolato speciale di appalto.
Le pressioni di collaudo in campo, Pc, per le tubazioni
con funzionamento a pressione sono riferite alla pressione
di esercizio PE: esse dovranno comunque risultare Pc
= 1.5 PE (salvo maggiori valori indicati nel capitolato
speciale di appalto), sempreché detto valore
risulti superiore a PE + 2 (kgf/cmq), valore limite
inferiore per le pressioni Pc. Le pressioni di collaudo
in campo per le tubazioni con funzionamento non a pressione
(fognature) sono riferite alle pressioni realizzabili
tra l'asse della condotta ed il piano stradale o di
campagna, per tratte caratterizzate da dislivelli non
superiore a m 0,50 circa.
Le operazioni di collaudo in campo possono essere ordinate
controllate e verbalizzate dal direttore dei lavori;
i relativi documenti dovranno essere sottoposti all'esame
del collaudatore per l'accettazione, fatta salva la
facoltà di quest'ultimo, di richiedere la ripetizione
delle prove prescritte.
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