N.1322/4134
DISPOSIZIONI DI PREVENZIONE INCENDI RELATIVE A SISTEMI DI RISCALDAMENTO DENOMINATI << A MODULI A TUBI RADIANTI >>, ALIMENTATI A GAS , DI POTENZA TERMICA SUPERIORE A 34,89 kw (30.000 KCal/H)
Sono pervenuti a questo Ufficio numerosi quesiti riguardanti
i sistemi di riscaldamento a raggi infrarossi comunemente
denominati "a moduli a tubi radianti".
In attesa della disciplina definitiva da assumersi nel
quadro del libero scambio dei prodotti tra i Paesi
membri della C.E.E., se ne trascrivono nell'allegato
le disposizioni di prevenzione incendi relative alla
loro installazione.
Poiché i sistemi in argomento costituiscono una
utilizzazione particolare dell'energia termica ottenuta
mediante la combustione di sostanze gassose, affidando
il trasporto di detta energia sostanzialmente al fenomeno
fisico dell'irraggiamento, piuttosto che alla convenzione,
si fa presente che, per quanto non esplicitamente modificato
dall'allegato, risultano valide le disposizioni impartite
a suo tempo da questo Ministero con la circolare del
25-11-1969, n.68 e successive.
Allegato
DISPOSIZIONI DI PREVENZIONE INCENDI RELATIVE AI SISTEMI
DI RISCALDAMENTO DENOMINATI << A MODULI A TUBI
RADIANTI >> ALIMENTATI A GAS DI POTENZA TERMICA
SUPERIORE
A 34,89 kw (30.000 KCal/h)
I - Moduli a tubi radianti alimentati a gas combustibili aventi densità inferiore a 0,8.
1. DEFINIZIONE
Ai fini dell'applicazione delle presenti norme vengono
definiti "moduli a tubi radianti" gli apparecchi
per la produzione di calore costituiti da una unità
monoblocco composta dal tubo radiante, dal riflettore
e relative staffe di supporto, dal bruciatore, dal
ventilatore, dai dispositivi di sicurezza e di controllo,
dal programmatore e dagli accessori relativi.
2. CAMPO DI APPLICAZIONE
Le presenti disposizioni si applicano agli impianti
di riscaldamento del tipo "a moduli a tubi radianti
a gas" di potenza termica superiore a 34,89 Kw
(30.000 KCal/h), con esclusione di quelli destinati
a cicli di produzione industriale, utilizzanti gas
combustibili di rete e gas combustibili canalizzati
destinati a:
a) attività artigianali ed industriali in cui
le lavorazioni ed i materiali in deposito non comportino
il rischio di formazione di gas, vapori o polveri suscettibili
di dare luogo ad incendi o esplosioni;
b) attività sportive in cui non sia ammessa la
presenza di pubblico;
c) locali destinati ad uso agricolo e zootecnico.
3. CARATTERISTICHE DEI LOCALI
3.1. Gli impianti dovranno essere installati in locali
attestati verso strade, intercapedini antincendi o
spazi scoperti; detti locali non dovranno risultare
sottostanti o contigui a locali destinati a pubblico
spettacolo o a locali comunque destinati ad affluenza
di persone con densità di affollamento non inferiore
a 0,4 persone/mq;
3.2. Le pareti dei locali in cui sono applicati i moduli
a tubi radianti dovranno avere resistenza al fuoco
non inferiore a REI 30 e classe di reazione al fuoco
zero; detti locali dovranno essere permanentemente
aerati con afflusso di aria per il ricambio (ventilazione)
attraverso aperture ricavate su pareti esterne di superficie
minima dedotta con l'applicazione della formula
S > Q/1000
dove S è espresso in cmq e Q in KCal/h;
3.3. Nel caso di moduli stagni verso l'ambiente la tubazione dell'aria per la combustione deve assicurare una portata di 1,1 mc/h per ogni 1,163 kw (1.000 KCal/h) di potenza totale;
3.4. La distanza minima tra le pareti del locale o qualsiasi punto esterno del modulo deve essere non inferiore a 0,60 m; la distanza fra la superficie esterna del modulo ed il pavimento deve essere non inferiore a 4,00 m;
3.5. La distanza fra la superficie esterna del modulo ed eventuali materiali combustibili in deposito deve essere tale da impedire il raggiungimento di temperature pericolose. Inoltre le temperature di esercizio del modulo non devono costituire pericolo per gli utenti e per i materiali costituenti il modulo stesso. Si considerano tali le temperature che generano radiazioni I.R. di lunghezza d'onda inferiore a 3 micron e le temperature superiori all'ottanta per cento delle temperature di snervamento dei materiali metallici costituenti la parte radiante del modulo;
3.6. Le temperature, rispetto a quella dell'aria ambiente,
non dovranno essere superiori di:
- 100 ^K per le parti suscettibili di contatti accidentali;
- 60 ^K per le materie plastiche o equivalenti del modulo;
- 50 ^K per le pareti ed il pavimento;
- 45 ^K per le porcellane o materiali equivalenti del
modulo;
- 35 ^K per le altre parti metalliche o materiali equivalenti
del modulo.
4. IMPIANTO DI ADDUZIONE DEL GAS
Oltre al rispetto delle specifiche prescrizioni impartite
dalla citata circolare n.68 del 25-11-1969 si dovrà
provvedere a che gli eventuali fori di ingresso per
le prese dell'aria di combustione siano situati a quota
inferiore delle condotte di alimentazione dei bruciatori.
Inoltre, per le attività indicate al precedente
paragrafo 2) dovranno essere verificate le disposizioni
indicate al punto 3) della lettera circolare Ministero
degli interni 26-7-1988, n.14795/4101.
5. APPARECCHI E BRUCIATORI
5.1. Ove sia prevista la presenza di persone i moduli
devono essere di tipo stagno verso l'ambiente stesso;
5.2. Lo scarico dei prodotti della combustione deve avvenire direttamente all'esterno del fabbricato ed a temperature superiori a quella del punto di rugiada dell'acqua;
5.3. Ove il modulo sia di tipo stagno verso l'ambiente, i tubi di raccordo al modulo per l'immissione dell'aria di combustione dovranno essere di classe di reazione al fuoco zero e tali da assicurare la tenuta verso l'ambiente servito, ivi comprese le varie connessioni. Tale requisito deve essere dimostrato mediante pressione di prova non inferiore a 0,5 mbar, ottenuto mediante gruppo di compressione di aria standard;
5.4. I bruciatori devono essere muniti di dispositivi automatici di sicurezza totale che interrompano il flusso del gas qualora per qualsiasi motivo venga a spegnersi la fiamma;
5.5. I moduli devono essere dotati di dispositivi limitatori di temperatura che interrompano il flusso del gas al raggiungimento di temperature pericolose;
5.6. Qualora il modulo sia realizzato mediante tubi concentrici, con quello più interno destinato alla circolazione dei prodotti della combustione, dovrà essere effettuato il controllo dell'intercapedine mediante pressostato che interrompa il flusso del gas combustibile in caso di penetrazione dei fumi;
5.7. E' obbligatorio il prelavaggio del modulo e delle diverse parti del circuito di evacuazione dei prodotti della combustione per ogni operazione di accensione e di riaccensione del bruciatore; il volume minimo dell'aria di prelavaggio deve essere di quattro volte il volume interno del modulo e del circuito di evacuazione dei fumi;
5.8. Gli apparecchi utilizzatori dovranno essere alimentati con gas a pressione non superiore a 0,04 mbar; l'allacciamento dell'apparecchio alla tubazione dovrà essere eseguito conformemente al punto 5.9 della circolare n.68 del 25-11-1969.
II - Moduli generatori di aria calda a scambio diretto alimentati con gas combustibili aventi densità superiore a 0,8.
Valgono le stesse prescrizioni impartite per i moduli alimentati a gas combustibili aventi densità inferiore a 0,8 ed inoltre:
6. CARATTERISTICHE DEI LOCALI
6.1. Gli impianti a moduli generatori di aria calda
a scambio diretto alimentati a gas combustibili aventi
densità rispetto all'aria superiore a 0,8 devono
essere installati esclusivamente in locali fuori terra
non aventi alcuna comunicazione con piani sottostanti
o cavedi;
6.2. I locali di cui al punto precedente devono essere permanentemente areati con afflusso di aria, sia per la combustione che per il ricambio di aria (ventilazione), mediante aperture con superficie complessiva non inferiore ad 1/15 della superficie in pianta del locale, con un minimo di 0,50 mq; almeno un terzo di tale superficie deve essere costituito da aperture, protette con grigliature metalliche tagliafiamma, situate nella parte inferiore delle pareti esterne e poste a filo pavimento;
6.3. Nel caso di modulo stagno verso l'ambiente, la tubazione dell'aria per la combustione deve assicurare una portata di 1,1 m3/h per ogni 1,163 kw (1.000 KCal/h).
7. IMPIANTO DI ADDUZIONE DEL GAS
Gli eventuali fori per le prese d'aria della combustione
devono essere situati a quota superiore alle condotte
di alimentazione.
8. APPARECCHI E BRUCIATORI
Gli apparecchi utilizzatori devono essere alimentati
a pressione non superiore a 0,03 mbar.
9. DISPOSIZIONI GENERALI
I moduli a tubi radianti devono essere di tipo approvato
dal Ministero dell'Interno a seguito di prove eseguite
presso il Centro Studi ed Esperienze antincendio per
l'utilizzazione negli ambienti consentiti.
In occasione delle visite e dei controlli di prevenzione
incendi i Comandanti provinciali potranno avvalersi
delle certificazioni rilasciate da professionisti iscritti
negli albi professionali, secondo quanto indicato nel
D.P.R. 29-7-1982 n.577, all'art.18.
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