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Riviste

El Croquis





"El Croquis" (Spagna)
Rivista bilingue, inglese e spagnolo

http://www.elcroquis.es
elcroquis@infornet.es
Una rivista fuori moda, impassibile alla tentazione dell’esibizionismo grafico, delle immagini ad effetto, dell’ambiguità di un’informazione tutta basata su analogie e sofisticate allusioni.

Una pubblicazione contro tendenza, una rivista di architettura che parla di architettura; e basta. La coraggiosa fermezza, in questo, di non ricorrere ad altri ambiti disciplinari per spiegare la complessità delle problematiche contemporanee. Tutto questo è prima di tutto una scelta etica, un desiderio di chiarezza verso i lettori e gli architetti che vengono coinvolti. Questa posizione, difesa con determinazione nei venti anni di attività, ha reso El Croquis un punto di riferimento a livello internazionale sullo stato dell’architettura contemporanea, una vera e propria istituzione.


 
[29jan2003]













Gli ultimi numeri
El Croquis 100-101
Miralles-Tagliabue

El Croquis 102
Gigon-Guier

El Croquis 103
Zaha Hadid

El Croquis 104
Dominique Perrault

El Croquis 105
Bolles and Wilson

El Croquis 106-107
Spanish Architecture: in progress II

El Croquis 108
Steven Holl

El Croquis 109-110
Herzog & De Meuron

El Croquis 111
MVRDV

El Croquis 112-113
Jean Nouvel

Il segreto è forse nel fatto che i due fondatori, ed attuali direttori e editori, Fernando Márquez Cecilia e Richard Levene, hanno la stessa volontà, ed esigenza, dei primi numeri. Quello, cioè di favorire non solo la conoscenza di architetture ed architetti contemporanei, ma la comprensione del lavoro, dell’impegno intellettuale e progettuale necessario.

Gli strumenti necessari all’operazione sono una certa quantità di materiale informativo e la sensibilità di lasciare all’autore la descrizione del proprio lavoro. Lo scopo è dimostrare che dietro i singoli progetti c’è un lavoro unitario, che si sviluppa e modifica nel tempo, ma che ha una logica non nel singolo episodio architettonico, quanto nella totalità della personale ricerca intellettuale, che è teorica e pratica insieme. La scelta della monografia è il naturale esito di questa volontà. Tuttavia, almeno un numero l’anno è dedicato ad una selezione di ricerche architettoniche relative alla Spagna, oppure a ricerche internazionali raccolte in percorsi tematici.

Nel segno della correttezza, ogni numero monografico di El Croquis si apre con una lunga intervista all’architetto protagonista, nella doppia versione di inglese e spagnolo. È questo uno spazio ampio, dove l’autore ha grande libertà ed ha modo di spiegare personalmente il proprio lavoro, che è fatto salvo da interpretazioni critiche. Anche questa è una scelta precisa. L’atmosfera è amichevole, colloquiale, frutto di un rapporto che si è costruito nel lungo tempo necessario alla pubblicazione di ciascun numero. Si parla di quasi un anno per ogni pubblicazione: un grosso sforzo fatto di visite agli studi, colloqui, aggiornamento continuo attraverso mostre, pubblicazioni, concorsi. L’intervista è il risultato di questa lenta relazione, e l’architetto protagonista si affida con fiducia; si manifesta, si apre; è questo il luogo delle confidenze e dell’esposizione, il racconto della propria storia progettuale, dei dubbi, delle soluzioni sperimentate, degli entusiasmi e delle riflessioni teoriche. C’è qualcosa di molto umano in questo, al di là dell’architettura. E molti di questi testi, nella forma leggera dell’intervista, sono diventati dei classici, bibliografia indispensabile quando si tratta di architetti come Toyo Ito, Jean Nouvel, Frank O. Gehry, Rem Koolhaas, Daniel Libeskind, Herzog & De Meuron, Sejima+Nishizawa…

Il lavoro di questi architetti e delle persone che collaborano con loro è seguito con attento interesse dalla redazione di El Croquis, anche dopo un’eventuale pubblicazione, e non di rado ne seguono delle successive, come nel caso di Peter Eisenman, Zaha Hadid, Steven Holl, Enric Miralles, MVRDV. L’aggiornamento continuo è necessario, poiché si parla di architetti viventi. Grazie a questo impegno da parte della rivista, i discorsi architettonici e le relative evoluzioni sono raccontate nel loro naturale processo temporale e sono seguite quasi dal vivo dal lettore.

Nella seconda parte, c’è l’attività progettuale vera e propria, divisa tra progetti ed architetture realizzate. Questa sezione, molto ampia, raccoglie ogni genere di materiale per la comprensione non solo dell’opera, ma di tutto il lavoro che c’è dietro. Disegni tecnici si alternano a fotografie, a grafici, a schizzi e diagrammi, in rapida successione o a pagina intera, in un insieme equilibrato che rappresenta la più esaustiva raccolta di materiale informativo nel campo delle riviste internazionali. Il risultato è qualcosa di più simile ad un libro, date l’ampiezza della trattazione, che sfiora spesso le trecento pagine, ed il rigore analitico con cui è presentata. Accanto al materiale grafico e fotografico, in minima parte anticipato nelle pagine dell’intervista, non mancano brevi note che sono descrizioni tecniche, ma spesso digressioni teoriche ribadite ed esemplificate.

In questa vasta quantità di materiale, la grafica minimalista ed ordinata gioca un ruolo fondamentale nella comprensione. L’informazione è esauriente ed immediata, per promuovere non solo la comprensione da parte del lettore, ma anche un suo personale giudizio critico, e la consapevolezza del dibattito architettonico contemporaneo. Anche per questo, gli interventi critici sono ridotti ad uno o due brevi scritti, che sono anche spesso una riflessione sullo stato dei fatti dell’architettura contemporanea.

Insomma, il tutto è fatto con grande impegno, profonda dedizione, all’insegna del rispetto e della correttezza, tanto verso gli architetti recensiti, quanto verso il pubblico lettore. E con grande passione verso quel processo inesauribile che chiamiamo progettazione, che ancora ci emoziona, tutti, e ci stupisce; ciò che ancora ha dell’originale, singolare, inaspettato, personale.

Contro l’univocità dei metodi prestabiliti, il desiderio appassionato (la necessità) di rimanere aperti, di più, a molteplici strategie possibili.

Italia Rossi
if_rossi@hotmail.com
 

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la pagina riviste
è curata da Matteo Agnoletto.
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