SOPRALLUOGHI

Il Museo Nazionale del Cinema

di Francesca Pagnoncelli




Museo del Cinema, Mole Antonelliana, via Montebello 20, Torino

Orari:
dal martedì al venerdì 10.00-20.00;
sabato 10.00-23-00;
giorno di chiusura: giovedì

inforrmazioni:
tel: 011 8122814
fax: 011 8178364

Il Museo Nazionale del Cinema entra nel Sistema dei Musei torinesi ed è accessibile con la tessera annuale di abbonamento Musei (£.60.000) e con la Carta Musei valida 48 ore (£20.000).




[18nov2000]
Con l'apertura del Museo del Cinema, avvenuta nel luglio scorso, Torino continua la politica di recupero e restituzione dei suoi edifici e luoghi più rappresentativi alla città. Il nuovo Museo è infatti collocato all'interno della Mole Antonelliana, edificio che sin dalla sua costruzione, datata 1863, divenne il simbolo dell'allora capitale della neonata nazione. L'operazione di restauro ha coinvolto sia l'esterno che l'interno dell'edificio, con un di allestimento curato dall'attuale direttore artistico del Museo stesso, François Confino. Il percorso didattico che guida i visitatori tra cimeli, oggettistica, fotografie, manifesti che ripercorrono interamente la storia del cinema e le tecnologie che ne hanno consentito la nascita e l'evoluzione, si sviluppa su cinque livelli, svolgendosi su piani diversi, lungo rampe e scale, e gioca su atmosfere ed effetti speciali che mirano al coinvolgimento diretto del pubblico, a catturarlo con gli accorgimenti propri del mondo in celluloide. Il Museo raccoglie diverse importanti collezioni e materiale proveniente da più fondazioni, anche straniere, ma il nucleo centrale è costituito dal Fondo Maria Adriana Prolo, che da anni premeva per la realizzazione del Museo proprio all'interno della Mole. L'Archivio del Museo è stato recentemente pubblicato nel volume "Nero su Bianco", libro che cataloga tutti i documenti, le carte, i pezzi museali ed artistici delle collezioni, corredato da un ricco e prezioso apparato di ricerche.




Lo spazio viene spettacolarizzato con la scala elicoidale, con l'Aula del Tempio che consente di godere totalmente dello sviluppo verticale della Mole, e con l'ascensore panoramico in cristallo e acciaio che giunge sino ad 85 metri d'altezza, e diventa protagonista. Nella grande e vorticosa Aula del Tempio si può assistere alla proiezione di due filmati sulla storia del cinema comodamente sdraiati su rosse chiase longue, dalle quali risulta poi difficile alzarsi per proseguire la visita salendo fino al terrazzo posto alla cima dell'ascensore e dove, intelligentemente, verranno allestite mostre temporanee di arte contemporanea, quasi esclusivamente videoinstallazioni, in collaborazione con il Museo di Arte Contemporanea di Rivoli. Oltre a questa collaborazione il Museo ha stipulato forme di cooperazione anche con l'ormai famoso Festival del Cinema di Torino, durante il quale alcune proiezioni saranno ospitate proprio dal novello Museo. Per il mese di dicembre è in programma anche l'inaugurazione del Cinema Massimo multisala del Museo, con uno speciale dedicato a Cuck Jones, ottantaquattrenne regista americano creatore di personaggi come Willy il coyote e Duffy Duck, e dove saranno ospitate rassegne, festival, dedicate a tematiche o a personaggi importanti del mondo della comunicazione visiva.

La creazione di un museo dedicato alla settima arte è indubbiamente un segno positivo di apertura e di modernizzazione della cultura italiana e tra i suoi obiettivi vi è anche quello di farsi promotore di iniziative didattiche e di sperimentazioni filmiche a più livelli. Il pericolo, insito nel concetto stesso di Museo come istituzione tradizionalmente intesa, è che non sia in grado di rinnovarsi, di porsi continuamente in forse, trasformandosi camaleonticamente e inglobando, nei suoi contenuti ed interessi le plurime forme espressive che usano la telecamera come mezzo di indagine e traduzione della realtà. Le premesse sembrano buone, viste le già avviate collaborazioni con Istituti, Fondazioni e Collezioni di tutto il mondo e il diretto rapporto con il Museo di Arte Contemporanea di Rivoli ed il Torino Film Festival. Ai posteri l'ardua sentenza, sperando che le luci della ribalta continuino a brillare sulla Mole Antonelliana, simbolo cittadino finalmente riconquistato.

Francesca Pagnoncelli

pagnonc@mediacom.it
 








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